LA RICERCA

Anche l’Horeca diventa phygital: gli italiani ordinano online ma non abbandonano i pasti al ristorante

Quasi tutti gli utenti delle piattaforme digitali di food delivery (96,1%) mangia anche al ristorante o in trattoria. Lo rileva il Censis: “Gli italiani mescolano i tradizionali canali fisici con le opportunità offerte dal digitale”. Con lo smart working 1 utente su 5 ricorre alle consegne a domicilio

Pubblicato il 13 Apr 2022

Horeca

Ordine cibo online non significa dire addio al pranzo in trattoria o alla cena al ristorante. Almeno non in Italia, dove il consumatore ricorre spesso e volentieri a un sapiente mix tra canali fisici e strumenti digitali. A certificarlo è la ricerca “Il valore economico e sociale della distribuzione Horeca nel post Covid-19” realizzata dal Censis in collaborazione con Italgrob, la federazione italiana dei distributori Horeca (Hotellerie-restaurant-café). Secondo l’indagine, infatti, quasi la totalità degli utenti delle piattaforme digitali di food delivery (96,1%) mangia anche al ristorante o in trattoria e l’80,6% si ritrova anche nei locali pubblici per l’aperitivo. Con grande pragmatismo, gli italiani mescolano i tradizionali canali fisici con le opportunità offerte dal digitale, scegliendo di volta in volta senza pregiudizi come e dove fare la colazione, il pranzo, l’aperitivo e la cena.

Horeca e smart working: consegne a domicilio per 1 su 5

Un maggiore impatto sulle attività Horeca lo ha forse avuto il massiccio ricorso allo smart working dovuto ai lockdown causati dalla pandemia. Tra i lavoratori in smart working – riporta l’indagine del Censis – il 66% cucina nella propria abitazione, il 19,9% ricorre alle consegne a domicilio e il 14,1% esce comunque per pranzare in un esercizio pubblico. Nei giorni di lavoro in presenza, durante la pausa pranzo il 53,0% dei lavoratori opta per un locale pubblico, il 31,9% si porta il pranzo da casa e il 15,1% ordina il pasto online.

Nel post Covid il ritorno alla convivialità

Tuttavia, dopo l’emergenza sanitaria, è tornata fra le persone la voglia di stare fuori casa. Negli ultimi due anni il 68,2% degli italiani (e il 78,1% dei giovani) ha avuto nostalgia dei momenti di convivialità trascorsi di solito nei locali pubblici. Il 71,1% della popolazione afferma che tornerà con uguale o maggiore frequenza a fare colazione fuori casa nei bar o nelle pasticcerie, il 68,9% tornerà a mangiare al ristorante o in trattoria, il 65,9% tornerà a consumare aperitivi e apericene in wine bar, enoteche o brasserie. Il 21,7% (il 40,9% dei giovani) è intenzionato a frequentare di più i luoghi della convivialità. Già oggi all’88,4% capita di pranzare o cenare negli esercizi pubblici e al 64,5% di incontrarsi con amici e colleghi per un aperitivo.

Il ruolo decisivo della distribuzione Horeca

3.800 imprese, più di 60.000 addetti e un fatturato pari a 17 miliardi di euro prima della pandemia: sono questi i numeri del settore della distribuzione Horeca. Una piattaforma che connette le industrie del food & beverage con gli oltre 300.000 esercizi pubblici presenti sul territorio, rendendo possibile ogni giorno la convivialità fuori casa, che migliora la qualità della vita delle persone e dà slancio economico e sociale ai territori.

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