Non ha cassieri, e non ha nemmeno casse, ma solo tornelli, app, sensori e telecamere: quello inaugurato a Seattle è il primo esperimento dal vivo di supermercato del futuro. E porta l’insegna di una delle aziende che ha fatto dell’innovazione la propria filosofia: Amazon. Il nuovo supermercato, Amazon Go, (con una superficie di vendita di poco meno di 170 metri quadrati) non a caso, si trova al piano terreno dell’edificio che ospita anche il quartier generale della multinazionale dell’e-commerce, ma è aperto non solo ai dipendenti ma a tutti coloro che vogliono provare questo nuovo modo di fare la spesa.
Il funzionamento, nella pratica, è semplicissimo: all’ingresso nel supermarket ci si fa riconoscere dal sistema aprendo l’app dedicata sul proprio smartphone e “passando” un QR Code ai tornelli d’ingresso. Da quel momento, è sufficiente prendere i prodotti che si desidera: il supermercato, che controlla la spesa di ogni cliente grazie a sensori posti sugli scaffali e a centinaia di telecamere posizionate sul soffitto, provvede automaticamente a conteggiare ciò che si è acquistato grazie a un sistema di intelligenza artificiale basato sul machine learning. E, quando si esce, si riceve il “conto” della spesa direttamente sullo smartphone, senza nessun altro tipo di controllo e senza dover passare qr o codici a barre su nessun tipo di cassa.
L’interno di Amazon Go (foto: www.amazon.com)
Un metodo di shopping decisamente innovativo, dunque, che ha richiesto parecchio tempo per essere messo a punto: nel 2016 Amazon aveva annunciato che sarebbe stato operativo a inizio 2017, ma diversi problemi pratici (durante periodi di particolare affollamento, il sistema “confondeva” i clienti con corporature simili) hanno fatto slittare di un anno l’apertura. Ora il sistema sembra essere perfettamente funzionante, ma sebbene secondo il WSJ Amazon intenda aprire altri 2mila supermercati del genere negli usa, Jeff Bezos ha chiarito mesi fa di non essere (almeno al momento) intenzionato a un roll-out dell’iniziativa né nei negozi fisici di Amazon né nei 470 supermercati della catena Whole Food Market che la compagnia ha acquisito a giugno 2017 sborsando 13,7 miliardi di dollari. Ma è facile prevedere che la tecnologia alla base di questo sistema possa essere presto utilizzata dai giganti della grande distribuzione, che già da tempo stanno testando metodi di riconoscimento automatico della spesa per ridurre le code e l’utilizzo di personale umano.
L’esterno di Amazon Go (foto: www.amazon.com)
E proprio sulla riduzione di personale, per il quale sono piovute critiche sul nuovo sistema, accusato di “rubare il lavoro” ai cassieri (professione che, a quanto pare, è la seconda più diffusa negli Stati Uniti), gli esperti americani, che da diverso tempo discutono della questione, sono dell’idea che in realtà coloro che sono attualmente impiegati come cassieri non perderanno il posto a causa della rivoluzione della spesa: semplicemente, saranno impiegati in altre mansioni (alcune delle quali verranno create ex novo proprio grazie alla nuova tecnologia) all’interno dei supermercati.
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