Acquisto immersivo, tecnologia integrata, storytelling, flagship store: ecco quale sarà il futuro degli store.
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Il ritorno al negozio fisico
Il settore retail, si sa, ha subito una trasformazione epocale negli ultimi anni, guidata dall’innovazione tecnologica: ma c’è da considerare un elemento molto importante e inaspettato, se solo pensiamo a 4 anni fa in piena pandemia quando esplodeva il commercio online e si pensava che il negozio fisico sarebbe finito per sempre: il ritorno a un’esperienza diretta. A dettare il trend di oggi, infatti, è proprio lo store fisico, che torna ad essere centrale e protagonista per far vivere l’innovazione. Acquisto immersivo, tecnologia che c’è ma non si vede perché parte integrante dello store, forte storytelling del brand e costruzione di una narrazione volta a lasciare memoria del prodotto, boom dei flagship store progettati per offrire esperienze di acquisto coinvolgenti e memorabili: in poche parole, forte esperienza, forte servizio.
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Lo dimostra l’avvento in Italia del primo autonomus store, il progetto di Retail Hub e DAO che ha rappresentato una svolta epocale e “al di fuori di ogni sospetto” per il nostro Paese: 23mila scontrini emessi e oltre 2500 spese fatte a settimana, e anche la clientela ha capito quanto questo progetto metta davvero la tecnologia a supporto della spesa. Possiamo dire che l’Italia dopo questa prima scommessa si sta dimostrando più audace, e vedere cosa “bolle in pentola” nelle altre città del mondo attrae le aziende e le spinge a osare.
Per i brand la necessità oggi è matchare in maniera strategica e funzionale la comunicazione di valori e posizionamento, e l’offerta di più servizi nello stesso posto, e avere un approccio innovativo che mira a coinvolgere i clienti in modo più profondo durante il processo di acquisto rendendo così lo spazio fisico al centro di tutto, grazie a un forte storytelling, ambienti sensoriali e innovativi, personalizzazione e c-creazione.
Il successo dei flagship store: ecco perchѐ si investe di più
Gli investimenti nei flagship store sono in aumento perché offrono alle aziende l’opportunità di aumentare la consapevolezza del marchio e differenziarsi dalla concorrenza. Questi negozi di punta fungono da vetrina per presentare i prodotti in modo esclusivo e attrarre i consumatori con servizi personalizzati e innovative tecnologie di vendita. Numerosi rapporti di settore e analisi indicano un aumento globale degli investimenti nei flagship store – specialmente nei settori fashion, luxury e tecnologia – trend spinto dalla crescente domanda dei consumatori di esperienze uniche e coinvolgenti, nonché dalla necessità per le aziende di distinguersi in un mercato sempre più competitivo.
Dispositivi integrati, la tecnologia c’ѐ ma non si vede: dallo store senza cassa a quello in cui si paga con il palmo della mano
In questi negozi, i clienti possono utilizzare app mobili o dispositivi per eseguire autonomamente il check-out senza dover interagire con un cassiere o con il personale di vendita. La tecnologia utilizzata include sensori, telecamere, RFID e sistemi di pagamento senza contatto, il tutto progettato per offrire un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità, consentendo ai clienti di risparmiare tempo e di evitare code alla cassa. La tecnologia però è integrata nell’ambiente in modo tale da essere fluida e intuitiva per l’utente, senza essere invasiva o visibile, ma utile. Questo approccio mira a migliorare l’efficienza operativa del negozio e a fornire un’esperienza di acquisto più piacevole e senza stress. Per esempio, nei negozi di Amazon – Whole Foods negli Stati Uniti – per pagare si può usare il palmo della mano. Un passo significativo verso l’ulteriore semplificazione del processo di acquisto, e l’adozione di una tecnologia all’avanguardia che – dopo l’autonomus store – potrebbe arrivare anche nel nostro Paese. L’Italia è pronta.