Sempre più vivace la scena internazionale delle startup proptech, che raggiungono risultati economici significativi e attirano capitali crescenti. Accade soprattutto negli Stati Uniti ma anche in Europa cominciano a vedersi segnali interessanti, soprattutto nel mercato britannico. Ecco le notizie della scorsa settimana.
Round serie A per l’americana Inspectify: 8 milioni di dollari
La startup proptech americana Inspectify ha raccolto 8 milioni di dollari con un round di investimenti di Serie A guidato da Nine Four Ventures a cui hanno partecipato, tra gli altri, Foundation Capital, l’HSB Fund di Munich Re Venture, Redfin e Socially Financed oltre a una serie di investitori privati come Guy Gal (Side) Tushar Garg (Flyhomes) e Darren Nix (Steadily).
Nata a Seattle nel 2019, la piattaforma di Inspectify permette di gestire digitalmente le operazioni di ispezione degli immobili, rendendo tutto il processo – dalla prenotazione alla stesura del rapporto finale – più rapido ed efficiente.
Oltre che per i singoli proprietari immobiliari i servizi della startup sono disponibili anche per investitori istituzionali e iBuyers, che possono accedere a un’ampia serie di dati e informazioni e migliorare così il flusso di lavoro.
Nel corso degli ultimi 12 mesi la compagnia è cresciuta del 2500% e ha avviato collaborazioni con compagnie immobiliari di primo livello come Flyhomes, Homie, Homelight e Orchard.
I nuovi fondi saranno utilizzati per accelerare la crescita e lanciare nuovi prodotti verticali in collaborazione con assicuratori, fornitori di servizi per la casa e intermediari finanziari.
Usa, Mosaic supera i 6 miliardi di prestiti per la transizione energetica
La startup proptech Mosaic continua a crescere: lo scorso 30 novembre la compagnia ha annunciato di aver superato i 6 miliardi di dollari in prestiti finanziati attraverso la sua piattaforma.
Basata a Oakland, in California, Mosaic aiuta i clienti a sostenere i costi legati alle operazioni di transizione verso fonti di energia rinnovabili, come l’installazione di pannelli solari. Dal 2012 i suoi servizi finanziari hanno aiutato più di 180mila abitazioni a passare all’utilizzo di sistemi ecosostenibili.
“Con le conseguenze del cambiamento climatico in continua crescita è bello vedere come sempre più persone si stiano avvicinando alle energie rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale delle proprie abitazioni” ha detto Billy Parish, founder e Ceo di Mosaic.
“L’opportunità e la sfida che abbiamo davanti a noi è enorme: vogliamo migliorare il parco immobiliare a livello globale, in modo da affrontare il cambiamento climatico e adattarci ai mutamenti che stiamo già attraversando” ha aggiunto Parish.
In Gran Bretagna Coadjute raccolte 6 milioni di sterline
La startup proptech britannica Coadjute ha raccolto 6 milioni di sterline – circa 8 milioni di dollari, o 7 milioni di euro – con un round di Pre-Serie A guidato da Praetura Ventures. Hanno partecipato anche diverse compagnie americane tra cui Collab+Currency, The LegalTech Fund e Rocket One Capital.
Coadjute offre una piattaforma digitale che aggrega i diversi software oggi utilizzati dagli agenti immobiliari, permettendo quindi di gestire tutte le transazioni attraverso un unico sistema. Per farlo la startup opera come un open network e utilizza la tecnologia blockchain per collegare le diverse parti coinvolte in transazioni immobiliari, riducendo i costi e rendendo più rapide le operazioni.
“Coadjute ha dimostrato che è possibile collegare diversi sistemi in tempo reale e in modo sicuro” ha affermato il Ceo Dan Salmons. “Dopo la nostra prima transazione, conclusa lo scorso luglio, la domanda è stata fenomenale. Grazie al supporto di Praeutra Ventures e altri investitori internazionali potremo cominciare a diffondere il nostro network nel mercato britannico. La rivoluzione nel settore delle transazioni immobiliari è cominciata”.
I nuovi fondi saranno utilizzati per espandere le attività di marketing e vendita, allargare il team e introdurre nuovi servizi finanziari.