“L’acquisto di una casa per la maggioranza degli italiani è la spesa più importante e costosa della vita. Una scelta che non esito a definire sacra. Eppure, non riusciamo a capire che bisogna cambiare, rendere quell’acquisto più trasparente, digitalizzato e+ semplice”. Ha pochi dubbi Lorenzo Fontanelli, ideatore, founder e CEO del progetto Simplex Domus, startup iscritta al registro delle aziende innovative della Camera di Commercio di Firenze, dove ha la sua base operativa.
Una lunga esperienza di lavoro nel settore immobiliare con un’importante exit nel Regno Unito, periodo che traspare dall’accento british utilizzato per spiegare lo spirito di Simplex Domus, fondata nel 2021, quando Fontanelli lancia l’idea di un sistema di compravendita in cui si fa a meno dell’agenzia e si abbattono i costi riducendoli ad una fee di 1000 euro.
Simplex Domus, una piattaforma che non prevede le agenzie immobiliari
“L’Italia sembra essere l’unico Paese per cui l’agente immobiliare lavora sia per chi vende sia per chi acquista casa, generando così uno scontato conflitto di interessi, che si concretizza nelle commissioni riscosse da entrambe le parti della compravendita e che, quindi, alla fine sono poco tutelano entrambe. All’estero, inoltre, soprattutto nel mercato anglosassone, la percentuale viene pagata solamente da chi vende la casa e non da entrambe le parti, come avviene invece in Italia”.
La ricetta di Fontanelli è ben definita. “La nostra piattaforma, sulla quale abbiamo investito molto in termini di tecnologia, mette in contatto acquirenti e venditori senza alcuna presenza di agenzie. Una piattaforma online che accompagna il cliente in tutti i passaggi della trattativa immobiliare, dal punto di vista tecnologico, burocratico e fisico, in cui i costi sono fortemente abbattuti ma che garantisce attendibilità, presenza e sostegno in ogni fase”. E i numeri, secondo quando sostiene Fontanelli, confermano la validità del progetto. “Nell’arco di pochi mesi, Simplex Domus ha raggiunto la quota di 4500 immobili presenti sulla piattaforma, registrando un aumento esponenziale dei contatti che oggi si attestano attorno ai 6000 mensili, di cui 4000 sono contatti unici solo per aste immobiliari. Inoltre, in un’ottica di rapida espansione, Simplex Domus punta a far crescere il proprio team. attualmente composto da 15 figure, con un piano di assunzioni che porterà a raddoppiare i dipendenti”.
Come funziona il sistema di Simplex Domus
Ma come funziona il sistema Simplex Domus? “Chi vuole vendere o mettere in affitto casa, può caricare l’immobile su Simplexdomus.it, facilmente e in pochissimi minuti, e la proprietà verrà così pubblicizzata, automaticamente e gratuitamente, su tutti i maggiori market place. Chi cerca invece casa, in affitto o da acquistare, potrà trovare gli immobili sui più importanti market place, registrarsi gratuitamente su Simplexdomus.it e contattare così direttamente e in autonomia i proprietari, locatore o venditore, per richiedere informazioni e una visita, attività che compete direttamente al venditore o al locatario. In questo modo tagliamo i costi delle visite che sono una delle ragioni delle provvigioni. Al nostro consulente immobiliare da remoto, che non è un mediatore, vanno 1000 euro + iva. La nostra piattaforma mette poi a disposizione on line, in modalità trasparente, informazioni utili come la valutazione dell’immobile, grafici con l’andamento del mercato in comparazione con immobili simili ed in zone limitrofe e infine statistiche dell’annuncio per visualizzare l’interesse su un determinato immobile”.
La polverizzazione del mercato immobiliare e la crescita delle aste
Piattaforme come Simplex Domus, secondo Fontanelli, aiuteranno a rivoluzionare l’attuale mercato immobiliare, troppo polverizzato e tecnologicamente indietro. “Nel Regno Unito ci sono solo 14.000 agenzie a fronte delle circa 50.000 attive in Italia”. L’altro fronte sul quale l’imprenditore scommette è quello del servizio di consulenza commerciale, tecnica e legale per la partecipazione ad aste immobiliari. “Lo proponiamo a un costo di 100 euro + iva. Solo in caso di successo con l’aggiudicazione dell’immobile in asta il cliente sarà tenuto al pagamento di una success fee, che in questa fase abbiamo fissato a 3900 euro + iva. Il cliente è seguito ed assistito durante il processo di partecipazione all’asta da un partner esperto in materia e presente nel settore da più di 30 anni”.
“In tempi difficili come quello che stiamo attraversando – conclude Fontanelli – con l’aumento dei tassi dei mutui e le incertezze del sistema economico che si ripercuotono sulle valutazioni immobiliari, l’acquisto di un’immobile all’asta è oggi uno dei pochi modi messi a disposizione dei giovani per risparmiare o per acquisire proprietà da mettere a reddito. Anche qui i numeri ci dicono che nel 2022, stando ai dati raccolti dal Portale delle Aste Giudiziarie, le aste immobiliari in Italia sono state 113.056, una media di 309 al giorno, 13 all’ora. Il Nord Italia si conferma la regione con maggior presenza di aste (37,89%), a cui seguono Centro, Sud e Isole. Se la regione Lombardia è al primo posto, con il 15,22% del totale, tra le province è quella di Roma a svettare in classifica, con il 5,35%”.
Articolo originariamente pubblicato il 20 Giu 2023