Una storia da annuario dell’innovazione quella di Sofia Locks, la startup protagonista della più importante exit 2021 per il Proptech italiano: a fine ottobre, infatti, Iseo, multinazionale italiana leader da oltre 50 anni nella sicurezza e nel controllo accessi, ha acquistato la quota di maggioranza della startup che applica la tecnologia IoT alle serrature per innovare il mercato del controllo accessi. Un caso di open innovation che conferma la crescita e la vincita del mercato italiano delle tecnologie applicate al real estate e in particolare nel segmento smart building.
“Abbiamo deciso di proseguire il nostro percorso con il gruppo Iseo che, forte della sua presenza internazionale, aiuterà l’iniziativa ad avere un respiro ancora più ampio”, ha spiegato Alessandro Nacci, imprenditore seriale e fondatore di Sofia Locks. Ripercorriamo la storia della proptech.
La storia di Sofia Locks
Sofia Locks è una società proptech fondata nel 2015 a Lodi da Alessandro Nacci per rispondere al bisogno di una gestione sicura e flessibile degli spazi. La società è stata incubata all’interno del PoliHub, acceleratore di startup e distretto dell’innovazione del Politecnico di Milano. Nacci ha affermato: “Abbiamo fondato Sofia Locks con l’obiettivo di portare innovazione nel settore real estate. Sofia Locks è una proptech che si avvale dell’esperienza del suo team nella creazione di prodotti digitali e cloud native (IoT). Il nostro percorso ci ha reso oggi un elemento essenziale per progetti innovativi di top player del settore immobiliare, a cui offriamo agilità, flessibilità, e automazione nella gestione degli spazi fisici”.
Le soluzioni di Sofia Locks sono state progettate per rispondere ai bisogni degli spazi di lavoro, come i coworking e gli uffici, gli spazi residenziali e di co-living, cohousing e social housing, oltre al mondo del retail e della logistica. La startup ha già stretto accordi con alcune importanti realtà, tra cui Cisco, NTT Data, TopLife Concierge e la stessa Iseo.
Come funzionano le serrature smart di Sofia Locks
Le tecnologie di controllo degli accessi smart di Sofia Locks si basano sul cloud, la virtualizzazione e l’integrazione con partner tecnologici come Cisco e Iseo. La proptech da un lato sviluppa i suoi servizi e prodotti sulla tecnologia cloud, per raggiungere la completa integrabilità e scalabilità. Dall’altro, offre una vasta gamma di competenze, che le consentono di seguire i clienti nella definizione di business basato sul proptech. Il controllo accessi Sofia Locks si integra su qualsiasi spazio anche senza la posa di cavi o lavori di muratura.
La tecnologia cloud-based infatti permette di controllare in tempo reale qualsiasi mumero di serrature intelligenti, gestendo l’accesso con smartphone (mobile credentials), PIN e tessere RFID, ossia le smart card che utilizzano la tecnologia di identificazione a radiofrequenza e che contengono dati che possono essere letti da lontano, senza bisogno di un lettore. La proptech offre tre soluzioni:
- Sofia Easy: la più semplice da installare, che prevede un utilizzo principale tramite smartphone, senza impianti cablati o gateway;
- Sofia Smart: una soluzione che combina la facilità d’installazione della soluzione precedente con la completezza della soluzione standard;
- Sofia Advance: la soluzione che offre il maggior supporto alle tessere RFID. Grazie a un impianto cablato per tutti i varchi dell’edificio e tramite l’installazione di alcuni gateway che collegano tali varchi al sistema cloud, è possibile aggiornare in tempo reale le autorizzazioni delle tessere RFID, nonché avere in tempo reale le informazioni di accesso per tutti i varchi.
Tra i clienti della proptech rientrano: gli spazi di coworking della rete di Talent Garden, gli spazi di pro-working Wellio di Covivio, il consorzio Italbiotec, la rete di poliambulatori italiani Santagostino.
La exit: chi è Iseo
Iseo, con sede a Pisogne (Brescia), dal 1969 è attiva nel settore della sicurezza e del controllo accessi. Nel 2018 il fondo di private equity Italmobiliare ha acquisito dalla società svizzera Dormakaba il 40% di Iseo, affiancando la holding Gifi, che fa capo alle famiglie Facchinetti e Faustini. Dormakaba a sua volta era entrata nel capitale di Iseo nel dicembre 2012.
Il core business di Iseo sono prodotti e sistemi connessi per la sicurezza e il controllo accessi innovativi e affidabili per edifici di vario tipo: residenziali, uffici, strutture ricettive, trasporti e infrastrutture critiche. Iseo conta oltre 1.200 dipendenti in giro per il mondo e più di 13 società. Commercializza i suoi prodotti e soluzioni in Europa, Asia, Medio Oriente, Sud Africa e Sud America. Iseo, guidata attualmente dal presidente e amministratore delegato Evaristo Facchinetti, nel 2020 ha fatturato 129,3 milioni di euro, a fronte di un ebitda di 11,1 milioni e di una posizione finanziaria netta di 11 milioni.
Un caso esemplare di open innovation
L’acquisizione di Sofia Locks da parte di Iseo è un caso esemplare di open innovation, cominciato con una collaborazione sull’IoT nel 2019. Le soluzioni di Sofia Locks si integrano nell’offerta sempre più completa di piattaforme digitali per il controllo dei flussi ed accessi del gruppo Iseo: i sistemi Argo, V364, SDK e sistemi Locken, accelerando il processo di innovazione digitale e permettendo ancora maggiore flessibilità nel controllo elettronico tramite app che garantiscono la sicurezza di edifici ed abitazioni.
Roberto Gaspari, amministratore delegato del Gruppo Iseo, ha chiarito: “Il team di Sofia Locks è fatto di giovani brillanti proiettati nel mondo della tecnologia e digitalizzazione, al settore degli edifici e degli accessi. Queste caratteristiche si sposano e aumentano le competenze di Iseo fatte di dinamismo, innovazione e gestione degli accessi. Potremo costruire un percorso di sviluppo speciale nel settore. Inoltre, questa operazione permetterà ad Iseo di promuovere l’ampio catalogo Iseo in nuovi segmenti di mercato a livello internazionale”.
Un mercato della sicurezza e controllo accessi in netta crescita: nel 2020 è stimato nel 30% del mercato globale dell’automazione degli edifici, con un valore in Europa di oltre 8 miliardi di euro e una previsione di crescita annuale nei prossimi anni del 10%.