Milano, Bicocca: qui sorge un edificio progettato per ridurre del 100% le emissioni durante tutto il suo ciclo di vita. Si chiama Open 366, dal suo numero civico in viale Sarca, ed è frutto del progetto congiunto della società d’investimento americana Barings Real Estate con Savills Investment Management e, come fornitore della tecnologia, il Gruppo Fervo, azienda italiana specializzata in soluzioni di Facility ed Energy Management.
Open 366 è un progetto realizzato in nome della decarbonizzazione e dell’architettura responsabile. Con 5 piani più 2 di parcheggio interrato, è stato pensato con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale, dalla sua costruzione fino alle emissioni e ai consumi che sosterrà negli anni a venire.
Come? Utilizzando la tecnologia Eco2Air sviluppato da Fervo Group, che si occuperà di gestirne le attività di Facility Management.
Che cos’è Fervo Group
Fervo Group nasce nel 2009 come FSI, società specializzata in General Contracting e servizi di gestione dell’immobile. Si arricchisce negli anni con l’entrata di Vme, realtà operativa in ambito progettazione e manutenzione del verde, opere di urbanizzazione e di ristrutturazione edilizia; la fondazione di Eco2zone, Energy Service Company, dedicata a soluzioni di efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale di edifici pubblici e privati; e la partnership con Reclean, società cooperativa che si occupa di servizi di pulizie, reception, portierato e guardiania.
Oggi, con 4 sedi in Italia (Nova Milanese, Verona, Bologna e Roma) e oltre 2 milioni di metri quadri gestiti, Fervo Group si occupa di consulenza, progettazione, fornitura e gestione di servizi di Facility ed Energy Management, applicando soluzioni e strumenti digitali innovativi.
Come lo smart building Open 366 assorbe la CO2
La capacità di assorbire CO2 dell’edificio nasce dalla tecnologia Eco2Air installata nella sua Unità di Trattamento Aria (UTA): utilizzando uno speciale filtro in materiale biologico e biodegradabile, filtra l’aria assorbita, estraendo e trattenendo la CO2 presente, e la immette negli ambienti interni. L’anidride carbonica trattenuta non viene così immensa nell’atmosfera, ma riutilizzata per processi quali ad esempio il vertical farming o la gasificazione di bibite, in un’ottica di economica circolare.
Il filtro, sviluppato da Fervo e dotato di Certificazione delle Perfomance DAC curata dall’Università degli Studi-Bicocca di Milano, è in grado di assorbire oltre 24mila Kg di CO2 in 20 anni. Un singolo filtro raggiunge la saturazione dopo circa 600 ore di utilizzo, al termine delle quali può essere svuotato della CO2 accumulata, rigenerato e riutilizzato fino a sette anni.
L’intero sistema è monitorato e gestito tramite tecnologia digitale: l’impianto di trattamento dell’aria è connesso a una piattaforma chiamata FEAMS che, attraverso molteplici sensori, oltre alla CO2 è in grado di leggere in tempo reale tutti i parametri di consumi e funzionamento, così da segnalare eventuali anomalie. In più, grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di prevedere gli interventi necessari prima che i guasti si verifichino, ottimizzando la manutenzione.
Open 366, un modello di edificio per combattere il cambiamento climatico
“Barings Real Estate si impegna a fornire ai propri clienti piattaforme di investimento sostenibili e responsabili, che eccellono per impegno etico, nella convinzione che questo sia sinonimo di maggior resilienza degli investimenti stessi. Continuiamo a evolvere il nostro approccio all’ambiente, al sociale e alla governance (ESG) per supportare la creazione di valore in maniera più sostenibile. Investiamo con coraggio nelle nuove tecnologie nella convinzione che si debba e si possa essere più efficaci nel contribuire all’abbattimento della CO2” ha dichiarato Valeria Falcone, Head of Value Add Investing Europe di Barings. “Open 336 è uno dei molti progetti Europei di Barings che hanno l’ambizione di essere parte della soluzione al cambiamento climatico. Questo edificio contribuirà concretamente al conseguimento degli obiettivi di carbon zero e carbon neutrality delle aziende che lo hanno scelto”.