Ok, l’affitto è giusto e lo dice un algoritmo. L’intelligenza artificiale dopo le valutazioni degli immobili – servizio offerto da diverse società (qui l’articolo di Proptech360) – sbarca anche nel mondo della locazioni. A lanciare il nuovo servizio, la PMI innovativa Locare, che propone al canale b2c l’applicativo Valutaffitto. A spingere in questa direzione, come spiega Andrea Napoli, ceo e founder di Locare, la particolare situazione del patrimonio immobiliare italiano, che sottovaluta o non ha una piena consapevolezza del valore delle abitazioni che vengono locate.
Calcolare l’affitto giusto per i piccoli proprietari
“Ricerche e studi si occupano quasi sempre dei grandi patrimoni. La nostra applicazione aiuta invece a valutare correttamente un patrimonio di piccoli e medi proprietari che diverse stime valutano in 12,3 milioni di immobili, di cui 6,8 milioni da locare. Il nostro applicativo prende in considerazione le principali banche dati immobiliari (Immobiliare.it Insight, Euromq su dati Airbnb ed Airdna, Restat su dati Nomisma, Aigab (Associazione Italiana Affitti Brevi). Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale elaborati al nostro interno, il software restituisce – per ogni richiesta – il canone d’affitto più adeguato a incontrare la domanda, evidenziando al contempo valori di rendimento solidi e realizzabili per ogni tipo di investitore, privato o professionale”.
Per gestire l’affitto giusto Locare si è anche impegnata per rendere la piattaforma facilmente accessibile attraverso qualsiasi dispositivo mobile. “Bastano pochi click – continua Napoli – per inserire le informazioni principali sull’immobile e ottenere la quotazione ottimale della locazione”.
Le analisi nel documento di valutazione
Nel documento di valutazione sull’affitto giusto che viene offerto alle agenzie, l’immobile non solo viene contestualizzato nelle sua zona con una serie di dati sociodemografici, ma diventa oggetto di una vera analisi di mercato con le valutazioni aggiornate dei canoni medi di tutti gli annunci, del canone medio a mq e dei tempi di permanenza, cioè quanto ci vuole per affittarlo.
A questa analisi si aggiungono poi – e questa è una delle novità – le stime dei canoni secondo le principali tipologie di contratto e cioè libero (4+4), concordato (3+2 con regime ordinario o cedolare secca), transitorio (da 1/3 a 36 mesi) e affitto breve. Viene anche indicato il regime fiscale e quindi la redditività lorda e netta.
La redditività potenziale e il fisco
La piattaforma, con una serie di contratti-abbonamenti, è rivolta a chi si occupa di gestione di locazioni residenziali, a cominciare dagli agenti immobiliari sino alle società di property management, perché aiuta a ridurre notevolmente i tempi e quindi i relativi costi di gestione.
“La nostra proposta – conclude Napoli – si rivela utile anche per chi, volendo investire nella casa, può giungere a scelte più consapevoli e informate, valutando a priori la redditività potenziale dell’investimento stesso e incrociandola con dati quali la disponibilità di risorse da impiegare e la personale propensione al rischio/rendimento. In questa ottica, al momento solo su Roma, offriamo il servizio Concordaffitto, che permette di calcolare, certificare, stipulare e registrare un contratto a canone concordato per i contratti agevolati”.
Articolo originariamente pubblicato il 11 Dic 2023