LA RICERCA

Investimenti immobiliari nel metaverso: 3,5 miliardi entro il 2025

A livello mondiale quest’anno gli investimenti immobiliari nel metaverso ammonteranno a 1,5 miliardi di euro, per crescere fino a oltre 3,5 miliardi nel 2025. La stima in una ricerca di Scenari Immobiliari

Pubblicato il 01 Lug 2022

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Trattare di strutture e proprietà ‘immobiliari’ e del ‘mattone’ nel mondo del digitale e del Metaverso può ancora fare un certo effetto, ma dobbiamo abituarci in fretta. ‘Money talks’, i soldi parlano, fanno notare gli anglofoni, e in questo caso ci dicono che quello dell’immobiliare digitale collegato al Metaverso – quindi una branca del PropTech – è uno scenario in forte crescita e sviluppo, che di investimenti ne sta già raccogliendo e ne raccoglierà parecchi negli anni a venire.

Ecco i numeri e i soldi che parlano: dal 2018 gli investimenti che riguardano il settore immobiliare nel Metaverso hanno quasi raggiunto quota 2,5 miliardi di euro a livello mondiale; solo quest’anno secondo le stime ammonteranno a 1,5 miliardi, potrebbero sfiorare i 2,5 miliardi nel 2023, per crescere fino a oltre 3,5 miliardi nel 2025.

Investimenti e risorse finanziarie dedicate che quindi stanno già mettendo il turbo all’immobiliare nel Metaverso, secondo dati e previsioni raccolti da Scenari Immobiliari nella sua ricerca ‘La casa nel Metaverso’.

Metaverso, la nuova frontiera del PropTech

Il mondo del Metaverso promette di far vivere esperienze immersive, poter testare prodotti e, in questo caso, immobili prima della loro realizzazione, riuscire a incontrare persone inavvicinabili nella realtà, gestire proprietà – immobiliari – in una dimensione digitale ma con effetti e conseguenze economiche del tutto reali e tangibili.

Per tutti questi motivi “si assiste a un boom di interesse e di investimenti per il Metaverso anche nel mondo dell’immobiliare”, rimarcano gli analisti di Scenari Immobiliari: “tra i vari segmenti economici coinvolti in questa nuova dimensione digitale, anche quello immobiliare sta trovando una sua naturale collocazione, e ha registrato negli ultimi dodici mesi un’importante e costante crescita”.

Attualmente il Metaverso è, innanzitutto, un innovativo mezzo di divulgazione per il mondo della comunicazione, dei giochi, del marketing e della moda, che stanno trovando in questi spazi virtuali una nuova vetrina adatta a interessare i possibili acquirenti, che sono in costante aumento.

Le aspirazioni dei costruttori, investitori e operatori immobiliari, tuttavia, vanno oltre questa tradizionale caratteristica, e la progettazione digitale di ambienti molteplici e riconoscibili, tipologici e funzionali, punta alla realizzazione e allo sviluppo di un mondo virtuale che ambisce a diventare un asset class di investimenti concreti”, rimarca Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari.

Gli investimenti immobiliari nel Metaverso

L’aumento degli investimenti immobiliari nel Metaverso si è concretizzato alla fine del 2021: fino a dicembre 2020, infatti, nonostante gli annunci di transazioni di lotti virtuali di terreno a prezzi in crescita mensilmente anche oltre il mille per cento, il numero di transazioni era estremamente limitato e, dalle prime compravendite su SuperWorld nel 2018, aveva totalizzato circa 62 milioni di euro.

La prima grande svolta si è avuta nell’ottobre del 2021, quando Mark Zuckerberg ha cambiato la denominazione dell’azienda da lui fondata da Facebook in Meta Platforms, scegliendo per logo il simbolo matematico dell’infinito per una realtà che, attraverso le sue piattaforme digitali e vari Social network, raccoglie e mette insieme 5,45 miliardi di utenze nel mondo: è stato questo il primo passo deciso in direzione del Metaverso, dando inizio a una nuova era per il mondo digitale.

Da allora, l’interesse, gli affari e gli investimenti nella dimensione del Metaverso sono cresciuti e continuano a crescere esponenzialmente, la stessa Meta Platforms nel corso del 2021 ha investito un valore pari a oltre 490 milioni di euro per potenziare progetti e attività.

Otherside, terreni digitali e soldi reali

“La spiccata dipendenza dimostrata da questo tipo di investimenti nei confronti dell’interesse scatenato dall’informazione mediatica ha manifestato tutta la sua forza nei primi mesi dell’anno in corso, con gennaio e febbraio che hanno chiuso entrambi con circa 80 milioni di euro di allocazioni censite e i mesi successivi con circa la metà”, sottolinea il rapporto di Scenari Immobiliari, e da qui anche le grandi aspettative per il 2022, stimate in circa 1,5 miliardi di euro a livello mondiale.

Nel marzo scorso, poi, un altro passo decisivo in questa direzione: è stata annunciata la creazione di un nuovo Metaverso, Otherside, che ha portato sul mercato circa 55mila lotti di terreno digitale, ceduti in pochi giorni per un valore complessivo di circa 790 milioni di euro. E, come sappiamo, ogni prodotto e ogni bene non ha di per sé un valore assoluto, è il valore che gli dà il mercato il suo valore intrinseco: se e perché qualcuno è disposto a pagare e a investire migliaia di euro, anche decine di migliaia di euro, in case e terreni digitali, allora quelle case e quei terreni assumono il valore che gli viene riconosciuto.

Naturalmente, si tratta di un nuovo mercato digitale (anche) per il mondo immobiliare che sta muovendo i primi passi, è nelle sue prime fasi di sviluppo ed evoluzione, e ciò significa innanzitutto due cose: si stanno tracciando i primi percorsi, si stanno facendo i primi affari, all’interno di una prateria sterminata da esplorare e ‘colonizzare’. Allo stesso tempo bisogna stare in guarda da possibili ‘bolle’ speculative. I prezzi sono determinati dalla domanda e dall’offerta, ma anche dalla quantità di liquidità che circola in un mercato e, aumentando l’offerta di denaro, aumentano anche i prezzi.

Le compravendite immobiliari nel Metaverso

Sono sempre più numerose, e rilevanti in termini economici, le transazioni nei mondi del Metaverso. Attualmente a monopolizzare il mercato sono le quattro principali piattaforme, The Sandbox, Decentraland, Cryptovoxels e Somnium, su cui si trovano in commercio circa 270mila metaproprietà immobiliari di diverse dimensioni.

Le stesse non hanno un mercato regolamentato – e anche questo aspetto va tenuto bene in considerazione –, il funzionamento è basato sui Parcel, appezzamenti o lotti di terra virtuali messi a disposizione da ogni piattaforma. Gli utenti possono comprare un appezzamento per poi costruirvi un immobile – in formato digitale –, proprio simulando ciò che avviene nel mondo reale, con operazioni di acquisizione e compravendita che possono essere gestite da agenti o broker che operano nel Metaverso, e chiudono le transazioni tramite Smart contract.

Il valore di vendita dei singoli beni, nonostante lo scambio avvenga in un mondo virtuale, risponde a dinamiche immobiliari già presenti nel mondo reale”, fanno notare gli specialisti di Scenari Immobiliari.

The Sandbox, Decentraland, Cryptovoxels e Somnium

Tra tutte le realtà esistenti, spiccano le transazioni effettuate in The Sanbox che, nel 2021, ha fatto registrare i maggiori livelli di scambi, con 65mila transazioni e un totale di 350 milioni di dollari di investimenti. Un risultato tre volte superiore a quanto raggiunto dal secondo Metaverso più grande, Decentraland, che per lo stesso anno di compravendite ne ha realizzate 21mila, per un valore totale di 110 milioni di dollari.

Il mercato immobiliare del Metaverso è quindi in costante sviluppo, con un volume di affari in forte espansione e con grande attenzione anche nei confronti dell’asset immobiliare costituito dai metaterreni, considerati oggi meno rischiosi di altri tipi di investimento. Attualmente si stima che il valore complessivo del patrimonio immobiliare nei Metaverso ammonterà a quasi 2,5 miliardi di euro entro la fine del 2022 e che potrebbe crescere nel corso del prossimo triennio, fino a sfiorare i 28 miliardi di euro nel 2025.

Il Metaverso rappresenta quindi una nuova frontiera e una realtà da scoprire, un bacino di potenzialità e opportunità estremamente complesse e per le quali non sono ancora chiare regole, prospettive di durata e solidità. Ma rappresenta anche “un contenitore di desideri e mode e, se letto correttamente, di tendenze della domanda e del mercato”, rileva il report dedicato, “e come tale può essere strumento per dare risposta a desideri e progetti nella realtà”.

Crypto Economy, Metaverso, Nft e PropTech

Il Metaverso è uno dei fattori e componenti della cosiddetta Crypto Economy, la nuova economia digitale. Per comprare, vendere, scambiare beni – e immobili – nel Metaverso, un ruolo essenziale è quello degli Nft, acronimo che sta per ‘Non Fungible Token’, token non fungibile, ovvero un asset che ha un’informazione unica che lo distingue da tutti gli altri. Gli Nft sono quindi i ‘certificati di garanzia’, e di possesso, dei beni – e degli immobili – del mondo digitale e del Metaverso.

Come spiega Roberto Gorini nel suo libro ‘Crypto Economy’, pubblicato da Roi Edizioni, “nel caso di un Nft ogni asset, ogni token, è unico e diverso dagli altri, e numerato”, per cui in ogni contratto di compravendita il bene e l’immobile scambiato “è contraddistinto con un numero caratterizzante e distinguibile da tutti gli altri, un suo Codice identificativo”. È su questa tecnologia e su questi meccanismi che si basa tutto il mercato del Metaverso, anche quello del mattone digitale.

“Si prende un bene, una proprietà, con il suo riferimento Nft, lo si mette sul mercato, gli si dà un prezzo, oppure si decide una base d’asta e una scadenza per l’asta”, sottolinea Gorini: “è il mercato che fa il prezzo: puoi scrivere o proporre qualunque cosa, ma finché non c’è qualcuno che è disposto a pagare, il prezzo è solo un desiderio”. Quando si dice che una villa o un terreno digitali valgono mille euro o mille bitcoin “è perché più persone hanno già comprato a quel prezzo quelle proprietà”.

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