MARKETING IMMOBILIARE

Home staging: che cos’è, come funziona, i vantaggi e i costi

L’home staging è un’attività di marketing immobiliare che prevede l’intervento di professionisti per preparare al meglio un immobile prima di metterlo in vendita. Permette di chiudere l’accordo più velocemente e, in molti casi, di aumentare il valore

Pubblicato il 23 Mag 2022

Photo by Zac Gudakov on Unsplash

Il termine “home staging” fa riferimento a una pratica di marketing immobiliare che consiste nel preparare, dal punto di vista estetico, un immobile per la vendita sul mercato. L’obiettivo fondamentale è quello di rendere lo spazio in questione il più accattivante e piacevole possibile, catturando così l’interesse di un corposo numero di potenziali compratori.

Se portato avanti in modo corretto, l’home staging può far salire il prezzo di un immobile, e permette di concludere la vendita in tempi più brevi. Anche se generalmente questa pratica si applica agli appartamenti, l’home staging può portare beneficio a qualsiasi tipo di immobile, compresi gli hotel, gli spazi aziendali o commerciali.

Home staging, che cos’è e come si fa

Gli home stagers, i professionisti del settore, studiano ogni immobile da preparare in modo approfondito, osservando non solo la disposizione degli ambienti e la conformazione della casa, ma anche come questa si inserisce nel contesto che la circonda, in che tipo di quartiere si trova, quali servizi offrono le vicinanze.

Una volta costruito un quadro generale della situazione, l’home stager inizia a progettare il modo migliore per presentare gli ambienti, tenendo in considerazione ogni possibile aspetto legato al design: dall’arredamento e il mobilio alle luci, i colori e le texture da utilizzare.

Come spiegato dal New York Times, fino a qualche anno fa l’home staging veniva utilizzato soprattutto per appartamenti che avevano notevoli difetti, come soffitti o pavimenti rovinati, ma oggi la pratica è ormai diventata “la nuova normalità” per immobili in tutte le condizioni e fasce di prezzo.

Come funziona l’home staging

Generalmente, le compagnie professionali di home staging preferiscono lavorare in appartamenti vuoti, quindi appena costruiti oppure liberati dai mobili e dagli averi dei precedenti proprietari.

Negli spazi ancora occupati dagli inquilini, infatti, “non hai la possibilità di fare tutto ciò che potresti in un appartamento vuoto, una situazione in cui hai il controllo totale sul design, puoi scegliere lo stile e la palette di colori, e assicurarti che tutto sia delle giuste dimensioni” ha detto al New York Times Sid Pinkerton, proprietaria dell’agenzia americana Manhattan Staging.

Alcune compagnie, infatti, impongono un tariffario maggiore per lavorare in appartamenti ancora occupati. In questi casi, gli home stager lavorano con i mobili già presenti, ma possono aggiungere o togliere elementi di arredamento per migliorare l’estetica generale degli spazi.

Inoltre, una volta chiuso l’accordo di collaborazione, gli home stager acquisiscono pieno controllo sugli ambienti da arredare: i proprietari dell’immobile, se presenti, nella maggior parte dei casi non hanno voce in capitolo riguardo alle scelte stilistiche adottate dai professionisti.

Per organizzare al meglio le attività, in alcuni casi gli home stager possono predisporre un modello virtuale dell’immobile da allestire, in modo da avere un’idea chiara dell’attuale disposizione e stato degli ambienti.

I vantaggi dell’home staging

Come accennato, l’home staging è pensato per fare in modo che ogni immobile appaia al meglio delle sue possibilità. Di conseguenza, la proprietà si presenta come più allettante agli occhi dei potenziali compratori, facendo in molti casi salire il prezzo di listino, e permettendo di chiudere l’accordo in modo più rapido. Un investimento, dunque, potenzialmente molto vantaggioso.

Inoltre, quando si visita una casa completamente vuota può essere difficile immaginarla arredata e pronta all’uso. L’home staging risolve questa mancanza, e permette ai visitatori di vedere immediatamente come gli ambienti potrebbero effettivamente essere sfruttati al meglio.

Uno studio realizzato a maggio 2022 dall’Associazione nazionale home staging lovers e dall’Associazione professionisti home staging Italia ha rilevato che una casa in cui è stato effettuato l’home staging viene venduta oltre quattro volte più velocemente rispetto alla media italiana: appena 36 giorni, contro i tradizionali sette mesi. Inoltre, il 96% delle proprietà in cui viene effettuato l’home staging vengono effettivamente vendute, e gli sconti medi raggiungono appena il 3% del prezzo finale, contro il 9,7% della media italiana. 

Michela Galletti, Presidente dell’Associazione nazionale home staging lovers, che riunisce il maggior numero di professionisti attivi nella valorizzazione immobiliare, sottolinea i benefici del processo anche sulle locazioni a breve termine: “L’home staging si rivela un valido strumento per valorizzare anche gli immobili destinati al turismo, che si collocano sul mercato con un prezzo di locazione più alto del 10% e registrano un aumento del tasso di occupazione medio del 36%”, dice Galletti commentando i dati dello studio. 

Digital home staging

La trasformazione digitale ha coinvolto anche la pratica dell’home staging trasformandola, in alcuni casi, in un processo virtuale che si svolge principalmente online. Alcune tra le compagnie più innovative infatti offrono ai clienti servizi ad hoc pensati per creare portfolio digitali – per esempio, una pagina web – che ottimizzano la presentazione di un immobile, mostrandolo nella sua forma migliore, con l’obiettivo di velocizzare il processo di vendita. 

In Italia è il caso per esempio dello studio di architettura Bruno Gorlani, che con il suo servizio di web staging costruisce “web brochures”, quindi pagine web pensate appositamente per la presentazione virtuale di un immobile, studiate per “affascinare i futuri inquilini o acquirenti”.

In alcuni casi, la “visita” non si ferma alle foto o ai rendering statici: il digital home staging può anche declinarsi in veri e propri tour dell’immobile in vendita, che permettono ai potenziali acquirenti di girovagare virtualmente per i diversi ambienti e farsi un’idea di come gli spazi potrebbero essere sfruttati al meglio. 

Inoltre, il digital home staging può essere utile anche nei casi in cui l’immobile da vendere è ancora in fase di costruzione o di rinnovamento, e non può quindi essere fisicamente arredato. Come sottolineato sul suo sito da Ilaria Mari, consulente di marketing immobiliare, la creazione di un portfolio virtuale che mostra come saranno gli ambienti una volta terminati i lavori rappresenta una soluzione estremamente interessante per chiudere la vendita in tempi brevi.

Home staging, i costi

Il prezzo dell’attività di home staging può variare notevolmente in base a diverse variabili, tra cui il tipo di immobile da allestire, la sua dimensione e la presenza o meno di inquilini.

Di conseguenza, il metodo migliore per conoscere i prezzi specifici riferiti alla propria situazione è quello di contattare direttamente diverse compagnie e chiedere un preventivo personalizzato.

Secondo alcuni siti di settore, in Italia il lavoro di un home stager può valere dai 500 ai 5mila euro al mese, ma la spesa media si aggira tra 1.600 e i 2.400 euro.

In ogni caso, sostiene Galletti,  generalmente il costo dell’home staging rappresenta “un investimento inferiore rispetto ai costi di una proprietà che resta a lungo sul mercato”, e quindi la strategia migliore consiste nel “pianificare sin dall’inizio un investimento che è contenuto e viene subito ripagato”.

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Laura Loguercio
Laura Loguercio

Primo ho studiato Filosofia, poi ho scoperto il mondo del digitale. Scrivo di società, ma con un occhio per l’innovazione.

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