La domanda di dati e di software da parte dei proprietari immobiliari sta alimentando la crescita del mondo proptech, che continua ad attrarre l’attenzione degli investitori nonostante la pandemia non sia davvero finita. È la lettura che da il Wall Street Journal del nuovo record raggiunto dagli investimenti a metà novembre: 9,5 miliardi di dollari. Siamo, quindi, ben oltre un ritorno al livello precedente alla pandemia.
La richiesta di servizi innovativi per il mondo immobiliare arriva sia dai proprietari di edifici residenziali che commerciali. Il tema è particolarmente interessante per i gestori di grandi spazi aziendali utilizzati come uffici, i quali sperano di sfruttare la trasformazione digitale per convincere i lavoratori ad abbandonare la flessibilità dello smart working.
“Ci sono grosse opportunità e i capitali scorrono come l’acqua” ha detto al Wall Street Journal Mihir Shah, co-Ceo di JLL Technologies. “Quando questi due fattori coesistono, le valutazioni sono destinate a salire”.
La crescita arriva dopo un periodo di stallo causato dalla pandemia di Covid-19: nel 2020 infatti il mondo proptech ha raccolto complessivamente 8,1 miliardi di dollari, l’11% in meno rispetto al 2019.