La startup proptech Flyhomes, specializzata nell’offerta di servizi end-to-end (gestisce ogni fase del processo di home buying, dall’intermediazione alla sottoscrizione del mutuo) in ambito residenziale, ha raggiunto una valutazione di 800 milioni di dollari dopo aver raccolto 150 milioni di dollari con un round di investimenti di Serie C guidato da Norwest Venture Partners e Battery Ventures. Il Ceo Tushar Garg intende utilizzare i fondi per espandersi in altri stati americani e in India.
Basata a Seattle, Flyhomes velocizza le operazioni di acquisto di un immobile attraverso due tipologie di programmi differenti. Il primo, chiamato “Cash Offers”, consiste in 21concesso dall’azienda a chi intende comprare casa, cosicché l’interessato possa avere a disposizione nell’immediato la liquidità necessaria per presentare al venditore un’offerta d’acquisto e saldare l’acconto. L’idea dietro questa strategia di business è la convinzione per cui un ipotetico venditore sia maggiormente propenso ad accettare un’offerta immediata in contanti, anche se dovesse essere meno consistente di altre. Flyhomes, in cambio, riceve un canone d’affitto dal proprio cliente, che potrà interrompere questo rapporto obbligazionario una volta approvato il mutuo con il quale diventerà proprietario dell’immobile. Se per puro caso l’acquirente si dovesse ritirare dall’accordo a giochi fatti, Flyhomes si farà carico in prima persona dell’acquisto dell’edificio, che entrerà a far parte del suo portafoglio.
Il secondo programma invece, come si intuisce dal nome (Buy Before You Sell), permette agli utenti della piattaforma di comprare una nuova casa non appena lo desiderano, visto che Flyhomes garantirà loro la vendita della vecchia abitazione, a un prezzo concordato, entro 90 giorni. Se il prezzo con cui verrà liquidato l’immobile sarà superiore a quello pattuito, la differenza resterà in capo all’ex proprietario. Flyhomes infatti, come sottolinea il suo Ceo Tushar Garg, guadagna dalle commissioni di intermediazione. La startup di Seattle tra l’altro si assume la responsabilità della mancata vendita, acquistando, allo scadere delle tempistiche stabilite, l’edificio in questione.
Dalla sua fondazione, nel 2016, l’azienda ha lavorato con 2.700 clienti e favorito operazioni di compravendita per 2.6 miliardi di dollari.