INTERNAZIONALIZZAZIONE

Dopo Madrid, Casavo arriva a Barcellona: prosegue l’espansione internazionale

Procede la crescita internazionale dell’Instant Buyer italiano Casavo: dopo aver inaugurato nel 2020 la sede di Madrid, la startup fondata da Giorgio Tinacci ha annunciato il suo ingresso nel mercato immobiliare catalano che, da ormai un paio di trimestri, gode di ottima salute

Pubblicato il 20 Set 2021

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Nel 2020 toccò a Madrid, ora è la volta di Barcellona: l’Instant Buyer milanese Casavo si appresta a piantare le tende anche nell’altra metropoli spagnola, aggiungendo così un ulteriore tassello alla propria strategia di internazionalizzazione. Questo programma espansivo, iniziato come detto un anno fa con l’inaugurazione della sede madrilena, si sta concretizzando grazie alle cospicue campagne di finanziamento che la startup ha incamerato nel breve arco temporale che va dall’anno della sua fondazione, datata 2017, ad oggi.  Non è un caso che l’annuncio in questione sia arrivato a pochi mesi dal round record da 200 milioni di euro, tra capitale e debito, chiuso in marzo dalla società guidata dall’ex bocconiano Giorgio Tinacci. Queste recenti iniezioni di liquidità risultano ancora più preziose alla luce degli ambiziosi obiettivi che la compagnia si è prefissata per il suo sbarco in terra catalana: il piano di acquisizione di immobili nella città prevede infatti un esborso di oltre €100 milioni per i primi 12-24 mesi. Nell’investimento, naturalmente, rientra anche il nuovo ufficio scelto da Casavo come suo quartier generale, dove per il momento lavoreranno 5 persone, anche se si punta a quadruplicare tale numero entro il 2022. Un’impresa decisamente alla portata di Casavo che oggi conta oltre 270 dipendenti tra Italia e Spagna, dopo aver fatto registrare un incremento del 100% rispetto all’anno precedente.

Come mai Casavo punta forte su Barcellona?

Non è un caso che lo sguardo della più innovativa piattaforma Proptech italiana sia caduto proprio su Barcellona. Il capoluogo della Catalogna sta infatti attraversando un momento molto positivo sul fronte immobiliare: la regione ha concluso il secondo trimestre dell’anno con 22.062 transazioni residenziali, un livello di attività mai raggiunto dopo il boom immobiliare del 2007, come segnalato nel report trimestrale del mercato immobiliare catalano dell’Associació d’Agents Immobiliaris de Catalunya (AIC) e il Col·legi Oficial dels Agents de la Propietat Immobiliària (COAPI). 

Numeri che non sono sfuggiti a Giorgio Tinacci, Fondatore e CEO di Casavo: “Barcellona è un mercato dinamico e molto frammentato, caratterizzato da uno stock immobiliare datato. Rappresenta quindi per noi una scelta strategica, che ci permette consolidare la nostra presenza in Spagna cambiando il modo di vendere casa per migliaia di consumatori”. L’Instant Buyer milanese vuole assolutamente sfruttare questa congiuntura favorevole, tagliando nel minor tempo possibile il traguardo delle 100 compravendite (ad oggi l’azienda ha effettuato nelle città in cui opera più di 1700 transazioni immobiliari per un valore di oltre €500 milioni), ossia il primo vero step che la filiale spagnola cercherà di completare nei prossimi mesi.

Al di là degli aspetti numerici e finanziari, Casavo punta soprattutto a rivoluzionare il mercato catalano attraverso la digitalizzazione di tutte le fasi della compravendita immobiliare, al fine di garantire una drastica riduzione dei tempi di vendita, grazie anche alle sue offerte istantanee. Tinacci stesso ha voluto sottolineare la mission che da sempre guida l’attività di Casavo, visto che lo farà anche in questo nuovo progetto: “Adotteremo un approccio inclusivo a beneficio dell’intero ecosistema immobiliare e continueremo ad investire in persone e in tecnologia per offrire la migliore esperienza utente ai nostri clienti. Questa apertura rappresenta un’ulteriore sfida per la crescita di Casavo in Europa, ma anche un’opportunità importante per continuare a innovare.”

 

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