Nonostante il fallimento della startup Katerra, finanziata tra gli altri anche dal colosso SoftBank, l’interesse degli investitori per il mondo del construction tech (contech) continua a rimanere alto. Il 24 agosto la startup ICON, specializzata nel settore della stampa 3D per l’edilizia e le costruzioni, ha raccolto 207 milioni di dollari in un round di investimenti di Serie B guidato da Norwest Partners.
La compagnia – nata a Austin, in Texas, nel 2018 – ha contribuito alla realizzazione delle prime abitazioni costruite negli Stati Uniti grazie alla tecnologia di stampa 3D con la sua stampante 3D Vulcan. Da lì in poi, ha seguito un percorso di costante crescita. Nel 2020 aveva ottenuto un round di seria A da 35 milioni guidato da Moderna Ventures, e oggi impiega più di 100 dipendenti e ha stretto accordi anche con l’esercito americano e con la NASA.
Finora ICON ha realizzato case in Messico (in collaborazione con New Story) e negli Stati Uniti. Tra i suoi progetti di costruzione, ha lavorato con Mobiles Loaves & Fishes, associazione senza scopo di lucro di Austin, per costruire case per i senzatetto cronicamente a Community First! Village, e con la Defense Innovation Unit e il Corpo dei Marines degli Stati Uniti per addestrare i marines all’uso della sua tecnologia.
“La domanda per nuove abitazioni è sempre molto alta, e centinaia di imprenditori ci hanno contattato per iniziare a collaborare, abbiamo migliaia di richieste per nuove case” ha dichiatato a Forbes il Ceo di ICON, Jason Ballard. “Non abbiamo un team dedicato al marketing, e nonostante questo tutte le nostre quattro stampanti sono già prenotate per i prossimi due anni”.
Con i nuovi fondi, infatti, la compagnia punta a quadruplicare la sua flotta di stampanti 3D entro la fine dell’anno e a migliorare la tecnologia per rendere il processo più veloce, automatizzato ed economico. ICON sta anche continuando ad allargare il team, puntando soprattutto sulla figura dei data scientist.