Che cos’è e cosa fa Ibimi, l’associazione italiana dell’open BIM, il Building Information Modelling

Guidata dalla presidente Anna Moren, Ibimi vuole sostenere e diffondere la cultura dell’open BIM, il Building Information Modelling per accelerare la trasformazione digitale del settore immobiliare. Le attività e i principali progetti

Pubblicato il 11 Apr 2022

Le nuove tecnologie PropTech riducono i costi complessivi dei progetti immobiliari

La digitalizzazione del settore delle costruzioni – il PropTech – porterà enormi benefici a tutta la filiera, compresi gli utenti finali: i cittadini. Ne sono certi anche soci promotori dell’Associazione Ibimi – BuildingSmart Italia, che ha come obiettivo prioritario quello di essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per promuovere e diffondere la cultura dell’open BIM, il Building Information Modelling.

Tra i soci di BuildingSmart International che hanno come riferimento territoriale Ibimi – BuildingSmart Italia ci sono anche la multinazionale Bosch, il Politecnico di Milano, Geodata, Acca software, Rfi (Rete ferroviaria italiana).

Diffondere la cultura del Building Information Modelling significa portare innovazione nell’intera filiera edile, contribuendo non solo a migliorare e aumentare la produttività di tutti i professionisti che intervengono in un’opera edile, ma anche riducendo i costi per committenti, proprietari e affittuari. Il vantaggio che ne deriva sarà tanto maggiore quanto più i professionisti condivideranno, in un unico modello, le informazioni inerenti la progettazione e realizzazione dell’edificio o dell’infrastruttura.

Ibimi, sviluppare la transizione digitale del Real Estate

Attraverso nuove metodologie di produzione e scambio di informazioni in formato digitale, chiamate ‘open BIM’, il settore svilupperà la sua transizione al digitale, secondo le prospettive dell’Industria 4.0: l’open BIM “è la capacità di tutti i professionisti che intervengono nella progettazione, realizzazione, gestione, manutenzione e smaltimento di un opera edile e civile”, rimarcano a Ibimi – BuildingSmart Italia, “di integrarsi tra loro per condividere e scambiare dati tecnici attraverso l’uso di software interoperabili e basati su standard internazionali”.

Quindi le nuove tecnologie digitali vengono utilizzate e valorizzate per innovare e migliorare il modo di lavorare dei vari professionisti coinvolti, scambiando, condividendo e mettendo a fattor comune dati, informazioni, evoluzioni e aggiornamenti di progetto, nonché tutte le esperienze e i progetti precedenti.

Servizi digitali per progettazione e costruzione degli immobili

Ibimi – BuildingSmart Italia, è guidata dalla presidente Anna Moreno, vicepresidente vicario e segretario è Lorenzo Nissim, mentre sono consiglieri direttivi Xenia Fiorentini, Liliana Bonfiglio, Miriam Nissim, Danilo Camerini, Guerrino De Marco, Sergio Strata. “Ibimi è costituita principalmente da persone fisiche”, rilevano i membri del board, “ma riunisce anche molte aziende e multinazionali del Real Estate e del PropTech”.

Tra i requisiti richiesti per accedervi, oltre a essere residenti o avere un domicilio professionale in uno dei Paesi dell’Unione Europea, anche “essere un professionista, un’impresa o un portatore d’interesse dell’industria delle costruzioni”, e “offrire servizi digitali durante una delle fasi del ciclo di vita di un’opera civile o edile: progettazione, costruzione, manutenzione, demolizione, e via dicendo. In sostanza, Ibimi – BuildingSmart Italia punta proprio a integrare e valorizzare insieme il mercato del Real Estate e il mondo del PropTech.

Due progetti di recupero e ristrutturazione di edifici in BIM

Sono molteplici e collocati un po’ ovunque i progetti sviluppati dai vari membri e professionisti dell’Associazione impiegando i dettami dell’open BIM. Uno di questi è il recupero dell’ex Albergo Scuola di Siracusa, un progetto che ha previsto la completa ristrutturazione dei locali attraverso l’adeguamento sismico delle strutture, la ri-progettazione delle unità tecnologiche a servizio degli spazi e un nuovo disegno in pianta degli ambienti residenziali.

Con una superficie di 6.500 mq, l’edificio è collocato lungo la principale arteria di accesso al centro cittadino, occupando l’area nei pressi della Stazione Centrale di Siracusa. Musa Progetti ha realizzato il rilievo digitale dell’edificio e del circondario secondo la metodologia Scan to Bim, e sviluppato il progetto degli impianti attraverso soluzioni Bim Mep.

Scansioni digitali attraverso laser scanner e droni

L’analisi dettagliata dello stato di fatto ha garantito una fedele ricostruzione dei modelli esistenti nelle discipline di riferimento (edile, strutture e impianti). Oltre alla scansione digitale attraverso laser scanner, è stata analizzata la consistenza e i volumi di oggetti non visibili dagli strumenti, come travi e pilastri nascosti, e di stabilire le stratigrafie degli oggetti di involucro come pareti, solai e coperture.

La ricostruzione dei modelli stato di fatto edile e strutturale, tra loro coordinati, ha permesso di computare dettagliatamente gli oneri per le demolizioni, oltre a risultare indispensabili per la corretta progettazione delle reti di distribuzione di impianti clima, idrici ed elettrici. Attraverso attività di Clash prevent e Clash detection è stato possibile instradare correttamente tubazioni, condotti e passerelle in modo da escludere qualsiasi interferenza con il comparto strutturale e con gli elementi architettonici, come ad esempio i controsoffitti. Utilizzando tecnologie digitali e mettendo a fattor comune i vari dati e informazioni, tutto il progetto di recupero e ristrutturazione dell’immobile è risultato quindi più funzionale, riducendo tempi e costi di realizzazione.

BIM Construction Management per progetto di recupero immobiliare a Mantova

Per i lavori di ristrutturazione dell’edificio ex-G.I.L di Mantova, sede del nuovo Collegio universitario Univermantova, Musa Progetti sta curando le attività di BIM Construction Management per conto dell’impresa Cmsa, consorziata esecutrice del Consorzio Integra. In questo caso, l’attività di digitalizzazione BIM è stata suddivisa in tre macro-fasi, fondamentali per la completa rappresentazione dell’edificio: il rilievo combinato laser scanner e drone per la digitalizzazione delle strutture esistenti; la digitalizzazione BIM del progetto esecutivo; la digitalizzazione BIM As-Built per la definizione del modello ‘come costruito’, indispensabile per le successive fasi di Facility Management.

Attraverso l’utilizzo dell’app Trimble per tablet e smartphone, le risorse di cantiere sono in grado di localizzare informazioni dettagliate sotto forma di foto, schede tecniche o elaborati grafici di dettaglio. Questa comunicazione consente anche ai tecnici di ottimizzare i dati di modello, potendo reperire informazioni multimediali dal cantiere attraverso l’Ambiente di condivisione dati. (Stefano Casini) 

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