A/O, il principale operatore di venture capital in Europa specializzato nel proptech, ha lanciato un nuovo fondo da 250 milioni di euro per investire in startup che creano tecnologie per rendere il settore immobiliare più sostenibile per l’ambiente e il clima. È il secondo veicolo di A/O e si concentrerà sulle startup che, nel Regno Unito, in Europa e Nord America, sviluppano soluzioni basate sulle tecnologie digitali, l’automazione e l’intelligenza artificiale. Investirà soprattutto in round serie B.
Il venture capital per il mercato immobiliare
Il settore immobiliare è uno dei mercati più ricchi al mondo: si stima che nel 2023 a livello globale raggiungerà i 613 trilioni di dollari. Ma è anche una delle industrie meno digitalizzate e più inquinanti, essendo una delle principali fonti di emissioni di carbonio
Con sede a Londra, A/O punta, con la prima chiusura del Fund II, a fornire capitali alle start-up che mirano ad accelerare la transizione energetica e la digitalizzazione nel settore immobiliare e delle costruzioni.
Su cosa investirà il nuovo fondo A/O per il proptech
«Il mondo delle costruzioni sta affrontando numerose sfide, dall’aumento dei tassi di interesse all’inflazione dilagante fino all’inasprimento delle normative ambientali», segnala A/O in una sua nota. «Senza una rapida adozione di tecnologie in grado di mitigare l’impatto del mondo costruito sul pianeta, la rilevanza e la sopravvivenza di molti degli operatori storici del settore potrebbero essere seriamente compromesse».
Il nuovo fondo di venture capital per il proptech investirà in queste aree: la filiera di approvvigionamento, i nuovi materiali, l’architettura, l’ingegneria, le costruzioni, le operazioni e la gestione degli edifici, la decarbonizzazione, la digitalizzazione, l’automazione e la gestione dei big data attraverso un mix di software, hardware, deeptech e intelligenza artificiale.
Su cosa ha investito il primo fondo proptech di A/O
L’A/O Fund I, lanciato nel 2020, ha investito in 22 società tra cui la start-up californiana di energie rinnovabili per gli edifici Span, la britannica Satellite Vu che fa rilevazione della terra dallo spazio, la società di intelligenza artificiale con sede negli Stati Uniti PassiveLogic, lo sviluppatore spagnolo di prefabbricati in legno 011H e la proptech britannica Plentific. Alcune delle società in portafoglio hanno continuato ad attrarre investitori globali nei successivi round, tra cui Coatue, Target Global, Brookfield, Wellington Management, Highland Europe e Nvidia.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo delle costruzioni
Gregory Dewerpe, fondatore e CIO di A/O, sostiene che l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore delle costruzioni sta mostrando un «potenziale molto promettente» per accelerare la transizione verso l’automazione, l’efficienza e la trasparenza lungo l’intero ciclo di vita degli asset. Adesso si tratta di «alimentare la prossima ondata di adozione».
«Crediamo che la transizione digitale dell’industria delle costruzioni sia il modo più tangibile per affrontare il cambiamento climatico oggi e con questo nuovo fondo continueremo a dedicarvi il nostro tempo, le nostre risorse e la nostra attenzione», conclude Dewerpe.
Articolo originariamente pubblicato il 02 Ago 2023