135 milioni di dollari: questa la cifra complessiva raccolta dalla startup proptech Casafari. Di questi, 120 milioni arrivano da investitori privati, come il gruppo ginevrino Stoneweg, e altri 15 milioni di dollari sono invece il risultato di un round di Serie A guidato da Prudence Holdings, venture capital di New York che ha sostenuto anche Uber, Spotify, Compass e Blockchain.com.
Fondata nel 2018 a Lisbona, con l’obiettivo di ovviare alla mancanza nel panorama europeo di un sistema MLS (Multiple Listing Service) unificato e transnazionale capace di organizzare i dati immobiliari e distribuirli agli operatori del settore, Casafari è oggi attiva anche in Spagna, Francia e Italia. In soli tre anni di attività la compagnia è cresciuta in modo esponenziale e conta oggi su un team formato da 90 dipendenti che servono 1,500 clienti e 15mila professionisti.
La piattaforma di Casafari digitale connette broker, agenti immobiliari e imprenditori attivi nel mondo del real estate tramite un database estremamente completo e preciso. La tecnologia di machine learning e le capacità di analisi dati di Casafari, infatti, scandagliano continuamente migliaia di siti per raccogliere nuovi annunci, eliminare i doppioni o le offerte ormai scadute e affinare quindi costantemente l’offerta messa a disposizione degli utenti.
Casafari si propone di porre rimedio a quelli che definisce i 7 peccati capitali del mercato immobiliare:
- Ogni zona ha decine di migliaia di proprietà vendute da migliaia di agenti immobiliari. L’esclusività è quasi inesistente e circa il 90% dei portfoli delle agenzie si sovrappongono. È impossibile avere una visione obiettiva di ciò che è sul mercato.
- Tra le diverse agenzie, il prezzo e le informazioni per uno specifico immobile possono variare significativamente.
- La ricerca di proprietà di Casafari ha dimostrato che i prezzi differiscono in media di circa il 30%.
- I dati che definiscono le superfici delle parcelle e delle metrature possono variare di oltre il 130%.
- È molto difficile e costoso trovare i dati corretti registrati nel catasto.
- Non è quasi mai chiaro in quale zona si trova la proprietà.
- Non c’è alcun benchmarking disponibile per i prezzi degli immobili nelle aree locali, il che significa che sia gli acquirenti che i venditori fanno fatica a trovare metriche utili per il confronto quando si valutano i prezzi degli immobili.
“Non stiamo parlando soltanto di un aggregatore di informazioni” precisa Stephen Nundy, partner di Lakestar, venture capital che ha investito in Casafari. “Si tratta di un sistema operativo completo e aggiornato in tempo reale, che rimuove le asimmetrie informative, accelera le transazioni e crea nuove opportunità per le figure professionali del settore e soprattutto per Instant Buyers, sviluppatori e investitori immobiliari, che si ritrovano tra le mani uno strumento in grado di supportarli nelle loro valutazioni di mercato”.
“La nuova liquidità ci aiuterà a portare avanti l’espansione in Germania, Austria, Svizzera e nel Regno Unito, posizionandoci quindi come un network di professionisti del real estate fondamentale a livello pan-europeo” anticipa Mila Suharev, Co-Ceo e Cpo di Casafari.