È pandemia. L'Italia, e non solo, resta a casa ma non si ferma, almeno per tutte quelle attività che è possibile svolgere comunque, grazie alle tecnologie digitali. Il mondo dell'innovazione si sta mobilitando per dare il proprio contributo a questa grande e obbligata esperienza digitale diffusa, che sta mostrando ritardi (l'autodichiarazione di carta, ad esempio) ma anche opportunità (dallo smart working all'elearning). L'Europa, intanto, chiede aiuto a startup e PMI e lancia una flash-call che scade mercoledì 18. L'emergenza coronavirus può diventare anche un fattore di rischio per la cybersecurity, spiega il presidente del Clusit Gabriele Faggioli, che sottolinea però come "dopo" molte cose dovranno cambiare nelle aziende. L'Italia che innova non si ferma e arriva la bella notizia di un importante finanziamento per una startup che propone la gestione digitale della partita Iva. Per essere sempre meno un Paese legato al pezzo di carta. Buona innovazione a tutti! |