Uber sta guidando un round di investimento da 170 milioni di dollari per Lime, la società di noleggio di monopattini e biciclette elettrici. Al round partecipano anche Bain Capital Ventures, Alphabet e, separatamente, il suo “braccio” di venture capital GV.
In base all’accordo, Uber trasferirà la propria divisione di biciclette elettriche e scooter chiamata Jump a Lime, e le aziende integreranno ulteriormente le loro applicazioni. Wayne Ting, il global head of operations and strategy di Lime, diventerà CEO del “nuovo” Lime, mentre il CEO uscente Brad Bao diventerà presidente.
L’accordo è arrivato il giorno dopo che il colosso americano, nato per chiamare vetture con autista da cellulare, ha annunciato l’intenzione di licenziare 3.700 dipendenti, ovvero il 14% della sua forza lavoro a causa della perdita di affari dovuta alla pandemia da coronavirus. Le prenotazioni globali di Uber sono scese dell’80%, secondo un rapporto del mese scorso di The Information. Il CEO Dara Khosrowshahi rinuncerà anche al suo stipendio base per il resto dell’anno.
Jump ha circa 500 persone nella sua divisione, ma alcuni di questi dipendenti potrebbero essere licenziati dopo il passaggio a Lime. Questi licenziamenti si aggiungerebbero ai tagli annunciati in precedenza da Uber. Lime ha detto alla Cbnc che cercherà di assumere alcuni dei dipendenti Jump.
Il titolo di Uber è cresciuto di oltre il 10% dopo l’annuncio, in anticipo rispetto al rapporto sugli utili del pomeriggio del giovedì.
Non è stato svelato quanto è valutata Lime, ma si è parlato di un valore pari a 510 milioni di dollari, il 79% al di sotto della sua valutazione precedente.
La mossa del ceo di Uber, Dara Khosrowshahi, coglie l’occasione portata dalla crisi della pandemia e dalla riduzione di valore di Lime per consolidare un settore nel quale la sua azienda si sta lentamente espandendo, e per evitare duplicazioni.