Uber Italia ha un nuovo Country Manager, Lorenzo Pireddu. A sei anni dal lancio in Italia, l’incarico che prima è stato di Benedetta Arese Lucini, oggi impegnata nella sua startup Oval, e poi di Carlo Tursi, viene assegnato a Pireddu, 36 anni, già top manager in GotU.io, società di tecnologie di marketing.
La ormai ex startup californiana che ha rivoluzionato il mondo della mobilità con la sua app per chiamare un’auto con conducente da smartphone inaugura così, si legge in un comunicato, “un nuovo capitolo della sua storia”.
Uber Italia: perché un nuovo country manager
La nomina, prosegue il comunicato, si inquadra nella rinnovata strategia di Uber che vede mettere in campo nuovi servizi e implementare quelli già esistenti, per contribuire a promuovere una nuova e integrata forma di mobilità, nel pieno rispetto delle normative vigenti nel nostro Paese.
La missione di Uber è, infatti, rendere il trasporto disponibile ovunque e per chiunque, con l’obiettivo di diventare una piattaforma multimodale per la vita di tutti i giorni capace di offrire le più diverse soluzioni di trasporto: dalle auto alle bici, fino alla possibilità di accedere al servizio di trasporto pubblico di linea, come succede in altri Paesi.
Chi è Lorenzo Pireddu, nuovo Country Manager di Uber Italia
Pireddu arriva in Uber dopo un’esperienza di oltre 4 anni in GotU.io, società di tecnologie di marketing che sviluppa advertising iperlocale e soluzioni di markerting per retailer, partner e aziende locali. Qui ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale prima e Country Manager della sede di Los Angeles dal 2016 in poi. Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi ha iniziato la sua carriera presso 77Agency, realtà che propone soluzioni e strategie integrate di digital marketing. Nel 2008 si è trasferito ad Amsterdam dove ha aperto e diretto la sede di 77Agency di Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo.
“Come sottolineato di recente in occasione dello sbarco a Roma di Jump, il nostro servizio di bike-sharing elettrico – ha commentato Pireddu – vogliamo essere un partner di lungo periodo dell’Italia e degli italiani. Continueremo a lavorare al fianco delle pubbliche amministrazioni per contribuire a costruire insieme un contesto equo per tutti e portare servizi sempre innovativi a disposizione di un numero sempre crescente di città e utenti”.
Oltre alla nomina di Pireddu, Uber ha rinnovato anche le prime linee dei dipartimenti di policy e comunicazione della sede italiana, con l’obiettivo di sostenere la crescita del brand e del business su tutto il territorio.
Uber e l’Italia
In Italia Uber ha avuto vita dura. Il suo servizio di ride-hailing non è stato mai accettato dai tassisti, che sono stati protagonisti di accese proteste contro la società e i suoi vertici regionali. D’altra parte la magistratura ha emesso alcune sentenze che hanno dichiarato sostanzialmente fuorilegge il servizio. Preso atto delle difficoltà, Uber ha cambiato la sua strategia locale puntando inizialmente sul delivery di UberEats ed estendendosi fino ai veicoli in condivisione con il bike sharing elettrico. Giunta ora a un nuovo capitolo della sua vicenda italiana, insieme ai rinnovati vertici sta evidentemente puntando a diventare uno dei player della smart mobility nelle nostre città.