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Truckscreenia: ecco come una startup vuole innovare la pubblicità sui van con la geolocalizzazione



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Truckscreenia propone display digitali sui van con annunci pubblicitari geolocalizzati. Così la startup punta a un nuovo approccio culturale alla pubblicità su strada. Il racconto di due founder

Pubblicato il 17 apr 2024

Luciana Maci

Giornalista



Truckscreenia
Truckscreenia

Immaginate un automezzo che passa dall’Italia all’Austria: sul retro espone annunci pubblicitari che possono interessare gli italiani ma non gli austriaci, o viceversa. In un certo senso è pubblicità sprecata. Truckscreenia, una startup innovativa, vuole rivoluzionare il modo in cui le aziende comunicano in movimento proponendo display geolocalizzati. Originariamente ispirata da una consapevolezza sociale (la prima idea era incentrata su avvisi contro l’abbandono dei cani in autostrada) e dalla volontà di sfruttare in modo strategico gli spazi pubblicitari, la startup ha intrapreso un percorso di collaborazione con spedizionieri per sperimentare l’uso di display digitali sui van, offrendo una pubblicità geolocalizzata e sostenibile. In pratica i display sono in grado di cambiare pubblicità in base alla posizione del veicolo. Un’innovazione che apre nuove frontiere per il marketing di prossimità attraverso una pubblicità mirata e dinamica, capace di adattarsi in tempo reale al contesto circostante.

Come nasce Truckscreenia

Fondata nel 2019 all’interno del parco tecnologico NOI Techpark di Bolzano, Truckscreenia nasce dall’incontro tra menti creative e competenze variegate. Luciano Delmastro, co-founder della startup, racconta a EconomyUp: “Siamo un team di sei soci fondatori, dalla formazione e provenienza geografica diversa, uniti dall’idea di rendere la pubblicità su strada più interattiva e meno invasiva.” L’idea iniziale di trasformare il retro dei camion in autostrada in display per promuovere messaggi sociali (per esempio contro l’abbandono dei cani) si è evoluta in un modello di business innovativo, che sfrutta i camion e i van commerciali come mezzi pubblicitari dinamici.

Christian Furtschegger, altro co-founder, radicato in Alto Adige e con una formazione universitaria a Roma insieme a Nicola Maio, l’amministratore delegato di Truckscreenia, sottolinea, sempre parlando con EconomyUp, l’importanza dell’open innovation e della smart mobility per il progetto. “L’Alto Adige – dice – è stato scelto come luogo ideale per la nascita della startup, grazie alla sua posizione strategica tra il mondo germanofono e italiano e la vicinanza con l’autostrada del Brennero, che offre un potenziale unico per la pubblicità sui van”.

“Il nostro modello di business”, aggiunge Delmastro, “si basa sulla creazione di un ponte tra inserzionisti e trasportatori, offrendo una soluzione pubblicitaria che rispetta l’ambiente e sfrutta le rotte esistenti.” La sostenibilità è infatti un pilastro fondamentale per Truckscreenia, che utilizza schermi digitali non retroilluminati, simili a quelli dei Kindle, per ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale.

La tecnologia di geolocalizzazione per i display

L’innovazione principale introdotta da Truckscreenia risiede però nella tecnologia di geolocalizzazione degli schermi, che permette di cambiare la pubblicità visualizzata in base alla posizione del veicolo. “Questo approccio consente di targettizzare la comunicazione in maniera estremamente precisa, massimizzando l’efficacia del messaggio pubblicitario”, afferma Del Maestro. Inoltre, la startup sta esplorando l’integrazione di sensoristica aggiuntiva negli schermi, trasformandoli in veri e propri oggetti IoT capaci di raccogliere dati sul veicolo e sull’ambiente circostante.

Spedizionieri protagonisti della gestione della pubblicità

“La filosofia di Truckscreenia – spiega Christian Furtschegger – si basa sulla convinzione che gli spedizionieri possano diventare protagonisti attivi nella gestione della pubblicità sui loro veicoli, trasformando gli spazi pubblicitari in opportunità strategiche per abbattere i costi di gestione e generare nuovi introiti. La startup, già attiva sul mercato, ha intrapreso una fase di sperimentazione con alcuni spedizionieri, mirando a consolidare un modello di business che permetta una gestione più attiva e consapevole della pubblicità veicolare”.

“La collaborazione con agenzie e concessionari di pubblicità – prosegue – si rivela fondamentale per facilitare questo passaggio culturale, integrando l’offerta di spazi pubblicitari con quelli gestiti da Truckscreenia. Questo approccio non solo mira ad aumentare l’efficacia della pubblicità ma anche a promuovere la sostenibilità, evitando chilometri extra e sfruttando i percorsi già programmati dai van per le consegne”.

La collaborazione con Fercam

La collaborazione con Fercam, una delle più grandi aziende di logistica in Europa, testimonia il potenziale di questa innovazione. Inizialmente focalizzata sull’autostrada, la pandemia di COVID-19 ha spinto Truckscreenia ad espandere la propria offerta ai centri urbani, dove la pubblicità sui van di consegna raggiunge un pubblico ancora più ampio e variegato.

Nonostante le sfide, soprattutto in termini di comunicazione e crescita, Truckscreenia è già una realtà sul mercato. Con una visione chiara e un prodotto già testato, la startup si appresta a fare ulteriori passi avanti nel suo sviluppo, puntando a una maggiore integrazione e collaborazione con gli attori chiave del settore.

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