Anche Bologna, dopo Roma, Milano e Chioggia, punta ad aver un vertiporto per i “taxi volanti”. È stata presentata il 13 aprile 2023 la proposta di realizzazione del primo vertiporto dell’Emilia-Romagna presso l’Aeroporto Marconi di Bologna. Si tratta, come sottolinea una nota, di una “infrastruttura che potrà fare da apripista ad una serie di iniziative analoghe diffuse in tutto il territorio, in coerenza con il Piano Strategico Nazionale “Advanced Air Mobility – AAM” predisposto da ENAC”. Non è stata ancora specificata ufficialmente la tempistica di apertura del vertiporto, anche se alcune fonti di stampa parlano di “due anni”.
Cos’è un vertiporto
Il vertiporto è “l’aeroporto” degli aerotaxi o, per riportare la definizione tecnica fornita dell’Easa, è “un’area, su terra, acqua o una struttura, utilizzata o intesa per essere utilizzata per il decollo e l’atterraggio di un velivolo VTOL”. Il VTOL è un velivolo a decollo e atterraggio verticale.
Via allo studio di fattibilità del vertiporto di Bologna
Il Marconi ha incaricato la società partecipata UrbanV di dare il via ad uno studio di fattibilità per lo sviluppo di una nuova rete di collegamenti tramite velivoli elettrici a decollo verticale. Una soluzione, si legge in un comunicato, che permetterà di raggiungere in maniera rapida, sicura e sostenibile i principali punti di interesse della città e del territorio regionale, in un raggio di circa 100-120 km. Lo studio di UrbanV comprenderà il design dei vertiporti da realizzare, la gestione delle operazioni a terra ed in volo, la definizione di un business plan, l’analisi delle possibili rotte e delle potenzialità intermodali, le infrastrutture elettriche necessarie per la ricarica dei velivoli, le attività cargo e ogni altro possibile caso d’utilizzo.
La nuova infrastruttura del Marconi potrà favorire gli spostamenti di turisti e viaggiatori d’affari, accrescendo le potenzialità della città di Bologna e della regione Emilia-Romagna in termini di accessibilità, intermodalità e sicurezza del traffico stradale, in coerenza anche con il Piano di Sostenibilità dell’Aeroporto di Bologna, che mira a diventare Carbon Neutral entro il 2030.
Il progetto AAM è realizzato in partnership con Aeroporti di Roma, Gruppo SAVE e Aéroports de la Côte d’Azur, che hanno costituito insieme all’Aeroporto di Bologna la società specializzata UrbanV. Avviata ad ottobre 2021, UrbanV punta ad essere tra le prime società al mondo a lanciare reti commerciali di AAM, partendo da Roma, dove si prevede di attivare la prima rotta (Aeroporto di Fiumicino – Roma Centro) entro la fine del 2024.
Gli altri vertiporti in Italia
Con l’apertura del primo vertiporto italiano a Roma il nostro Paese è ufficialmente entrato nell’era della Urban Air Mobility (UAM), la mobilità urbana che solca le strade aeree. La Capitale, grazie alla struttura inaugurata da Aeroporti di Roma (ADR) nell’area dello scalo internazionale di Fiumicino, prevede il servizio commerciale nel 2024. Anche a Milano il cielo sarà solcato da taxi volanti: partiranno nel 2024 i lavori per la costruzione dei primi quattro vertiporti, a Citylife, Porta Romana, Linate e Malpensa. A gennaio 2023 è stata annunciata la futura apertura del primo vertiporto del Veneto, a Chioggia. È il primo tassello del piano di Mobilità aerea avanzata del Gruppo Save, che vede Chioggia apripista di un network più ampio: sono già una decina le località del NordEst sotto esame come possibili sedi di vertiporti che, da Venezia, puntano a collegare tutta l’area fino a lambire Cortina già entro il 2026, in contemporanea con i Giochi olimpici invernali.