Taxi volanti, si fa sul serio. Con l’apertura del primo vertiporto italiano, Aeroporti di Roma ha la pista di decollo e atterraggio per i velivoli eVTOL (electric vertical take-off and landing), gli “elicotteri” elettrici che si alzano e abbassano verticalmente. La nuova infrastruttura di circa 5.500 metri quadrati è stata battezzata il 6 ottobre 2022 da Aeroporti di Roma (ADR), Atlantia, UrbanV e Volocopter con il volo di prova equipaggiato dell’aerotaxi elettrico Volocopter 2X: per la prima volta il velivolo della startup tedesca, unicorno della mobilità aerea urbana (UAM), ha viaggiato con un pilota collaudatore dentro lo spazio aereo dell’aeroporto di Fiumicino.
A Fiumicino il primo vertiporto europeo
Non è una banalità: i voli degli eVTOL devono avere le loro rotte come gli aerei di linea. In quanto integrato nel contesto aeroportuale, il vertiporto di Fiumicino è il primo del suo genere anche in Europa. E il volo di prova di Volocopter 2X non è stato semplicemente una dimostrazione ad effetto per i media, ma un vero test con cui Volocopter (partecipata dal fondo Atlantia) ha dimostrato la sua tecnologia applicata all’interno di uno spazio usato dagli aerei e in contemporanea con un drone (che ha effettuato le riprese). Anche questa una prima assoluta.
Il primo volo dell’aerotaxi elettrico
Test perfettamente riuscito: l’aerotaxi elettrico (modello VoloCity) si è sollevato dalla classica piazzola di sosta definita da un cerchio giallo grazie alla forza dei suoi 18 motori alimentati dalla batteria elettrica, volando a 40 km orari per 5 minuti a 40 metri di altezza, con una traiettoria di volo a 8 davanti agli spettatori (compresi noi di EconomyUp). Tutto questo, ovviamente, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità italiane competenti, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) e l’Ente nazionale assistenza al volo (ENAV), che stanno già lavorando anche a livello Ue e internazionale per definire il futuro ecosistema di Mobilità aerea avanzata (AAM).
Da Fiumicino al centro di Roma in 20 minuti
Il flight test è il primo passo di un più ampio ecosistema di mobilità aerea urbana installato presso l’aeroporto internazionale di Fiumicino Leonardo da Vinci: l’idea di ADR e di Atlantia è di essere pionieri delle nuove modalità di trasporto sostenibili per l’ambiente e per le persone, aiutando a ridurre non solo le emissioni di CO2, ma anche l’inquinamento acustico (i rotori emettono un brusio in fase di decollo e atterraggio, ma per il resto sono silenziosi) e i tempi di percorrenza: da Fiumicino si arriva al centro di Roma in 20 minuti.
Video – l’interno del taxi volante con il joystick
Christian Reinhardt, Chief risk and certification officer di Volocopter, in questo video (clicca qui per vedere il video) illustra l’interno dell’eVTOL usato il 6 e il 7 ottobre a Pianabella, la test area dell’Aeroporto di Fiumicino che ospita il primo vertiporto italiano. Il modello è modificato per il volo di prova e ha quindi un solo sedile, a sinistra, per il pilota, mentre a destra (dove nel normale Velocopter per uso commerciale c’è il sedile del passeggero) è alloggiata la strumentazione per registrare i dati del test – fondamentalmente un computer portatile. Al centro si vedono il cruscotto digitale e il joystick per il controllo della guida: una strumentazione “semplice che rende anche la guida facile e intuitiva”, dice Reinhardt.
Aerotaxi per il pubblico dal 2024, dal 2030 senza pilota
Ora la domanda è: quando voleremo con un taxi eVTOL dall’aeroporto a casa e quanto ci costerà? Alla presentazione i manager che sono intervenuti – tra cui Marco Troncone, CEO di Aeroporti di Roma, Christian Bauer, Chief Commercial Officer e Interim Chief Financial Officer di Volocopter, Carlo Tursi, CEO di UrbanV, Ivan Bassato, Chief Aviation Officer ADR e Christian Reinhardt, Chief risk and certification officer di Volocopter – ci hanno indicato che l’apertura al pubblico dei servizi di mobilità aerea avanzata a Roma è prevista nel 2024. Inizialmente si viaggerà guidati dal pilota ma, presumibilmente dal 2030, sarà autorizzata la modalità driverless (è già pronta a livello di software di automazione di Volocopter, ma deve avere l’ok dei regolatori). A quel punto entreremo nel taxi volante, imposteremo la destinazione sul cruscotto e il resto lo farà il computer e il controllore remoto. Nel 2024 questo servizio ci costerà “più di un taxi e meno di un elicottero”, ma i prezzi scenderanno gradualmente fino a fare dell’aerotaxi aereo un lusso accessibile, l’equivalente di 100 euro oggi.
Nel frattempo gli aerotaxi elettrici di Volocopter saranno ampliati per ospitare 4 persone (oggi ne ospitano 2, incluso il pilota) e avranno un range nettamente maggiore: il modello di Volocopter già disponibile e certificato (la terza generazione) ha un’autonomia di 30-35 km, ma la quarta generazione (già pronta e in via di certificazione, si chiamerà VoloConnect) arriva a 150-200 km e permetterà, dall’Aeroporto di Fiumicino, di raggiungere mete più lontane della Capitale. La ricarica si effettua con lo scambio delle batterie: quella esaurita viene sostituita da una carica; la prima viene attaccata a un’apposita colonnina elettrica e ricaricata.
Come è organizzato il vertiporto
Urban V, la società fondata da ADR, insieme ad Aeroports de la Cote d’Azur, Aeroporto di Venezia (SAVE) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna per progettare e costruire vertiporti a livello internazionale, ci ha mostrato le diverse aree del vertiporto: situato all’interno di una sandbox regolamentare approvata dall’ENAC ospiterà vari tipi di test sia per il volo sia per le operazioni a terra con un sistema elettrico ideato e costruito per consentire il rodaggio di varie tecnologie di ricarica eVTOL e per garantire la compatibilità con i principali eVTOL che saranno certificati nei prossimi anni. Per i passeggeri sarà costruita una struttura dedicata: una sorta di sala lounge per l’attesa, il ristoro e il relax prima di decollare verso casa.