Le startup innovative italiane nei settori legati alla mobilità sono 836 e rappresentano il 5,7% del totale delle startup innovative italiane. Queste società operano soprattutto nell’automotive, nei servizi di delivery, nella logistica e nella mobilità elettrica e micromobilità.
A dirlo è un rapporto su caratteristiche e performance economiche delle startup attive nella mobilità, dal titolo “Le startup innovative in ambito mobilità” di Assolombarda, pubblicato in occasione dell’edizione 2023 di MCE4x4.
Rispetto agli altri settori, le startup della mobilità si distinguono per un numero maggiore di brevetti depositati e software registrati (+3,8 rispetto al resto delle startup) e per una più spiccata prevalenza giovanile (+3,9) tra i propri amministratori e soci.
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Startup della mobilità: valore economico e dipendenti
Nel 2021, le startup della mobilità hanno generato 140,6 milioni di euro di valore della produzione e 28,6 milioni di euro di valore aggiunto, occupando 1,3 mila dipendenti.
Tra il 2019 e il 2021 il peso economico delle startup della mobilità sul totale è aumentato considerando diversi indicatori quali valore della produzione, valore aggiunto e numero di dipendenti. Nonostante la crisi pandemica, il loro valore della produzione medio è cresciuto del +59,5% (2021 sul 2019), significativamente di più che negli altri settori (+50,2%). Il numero medio di dipendenti è cresciuto del +40,4% nello stesso periodo, anche in questo caso superando la performance degli altri comparti.
La distribuzione territoriale: il 35% nel Nordovest
In termini di distribuzione territoriale, il 35% si concentra nel Nord-Ovest, in particolare quasi il 27% è localizzato in Lombardia. Inoltre, più della metà delle startup ha sede in città metropolitane, di cui il 18% a Milano. Le altre regioni che accolgono il maggior numero di startup sono Lazio, Emilia-Romagna, Campania, Veneto e Piemonte.
Anche il valore totale della produzione è concentrato per oltre un terzo nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia (28%). Guardando al numero di dipendenti, si ha una concentrazione ancora più marcata in Lombardia (38%), Lazio (17%) e Piemonte (10%). La distribuzione del valore aggiunto non mostra invece la chiara predominanza di una regione: i primi quattro territori sono Campania, Lazio, Piemonte e Lombardia, che si assestano su livelli molto simili che vanno dai 4,3 milioni di euro della Lombardia ai 4,7 della Campania.
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Il ruolo del Corporate Venture Capital
Le aziende mature giocano un ruolo fondamentale in veste di investitori delle startup italiane attive nella mobilità, infatti, circa 1/3 di esse è finanziato da Corporate Venture Capital (CVC). Considerando il valore degli investimenti, il ruolo del CVC risulta ancora più importante: su 53,7 milioni di euro investiti nel 2021 nelle startup della mobilità, più della metà proviene da Corporate Venture Capital.
In termini di performance economiche, inoltre, le startup della mobilità partecipate da CVC crescono ancora di più rispetto a quelle che ricevono altre fonti di finanziamento: tra il 2019 e il 2021 il loro valore della produzione medio ha registrato un incremento del +70,9% (contro il +59,5% delle altre startup).