L’Italia accelera sulle strade del futuro. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito l’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica.
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Che cosa fa l’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road
Diversi i compiti del nuovo istituto che, come riporta una nota del Ministero, dovrà “garantire, da una parte, il coordinamento nazionale tra le diverse iniziative locali presenti e future in ambito smart road e sperimentazione su strada di veicoli a guida automatica e, dall’altra, la promozione ed il supporto di studi, ricerche e approfondimenti, con particolare attenzione al tema “sicurezza” e potrà avvalersi di ulteriori soggetti interni ed esterni al Ministero di comprovata professionalità ed esperienza, senza alcun onere per l’Amministrazione”.
Ci avviamo, dunque, verso una trasformazione digitale epocale, volta a garantire una migliore gestione del traffico e maggiore sicurezza. E l’Osservatorio è solo uno dei tanti tasselli che il nostro Paese sta mettendo per raggiungere l’obiettivo.
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Secondo quanto riportato da CorCom, infatti, nell’ultimo anno il nostro Paese ha raddoppiato gli sforzi per investire sulle “vie connesse”. Anas ha firmato la convenzione con Open Fiber per la realizzazione le infrastrutture di rete in fibra ottica, anche per conto di Open Fiber, permettendo così di ridurre il digital divide. Il programma Anas prevede una prima fase di posa della fibra ottica (spenta) fino a circa 3.000 km di rete, a partire dall’anno in corso. Non solo. Anas ha messo sul piatto 140 milioni di euro per una procedura di Accordo quadro relativa alla fornitura e installazione di sistemi tecnologici avanzati per l’infomobilità e la sicurezza lungo circa 2.500 km di rete Anas distribuiti su tutto il territorio nazionale.
L’Italia, inoltre, con il Brennero parteciperà al progetto Ue delle “autostrade 5G” per la mobilità connessa e automatizzata: l’iniziativa prevede una prima serie di corridoi di prova su larga scala per lo sviluppo delle tecnologie 5G che consentono tra l’altro la guida automatizzata di mezzi di trasporto pesanti come i camion.
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Le smart road sono il tassello chiave del piano Cooperative Intelligent Transport Systems della Ue che ha come obiettivo quello di rendere le strade europee sempre più intelligenti per fare in modo che l’auto possa comunicare con le infrastrutture stesse. Un sistema, questo, che si muoverà grazie all’Internet of Things e alle comunicazioni via 5G e in cui tutto è connesso: dal semaforo fino al cartello stradale. I sensori delle vetture permetteranno agli utenti di ricevere quante più informazioni possibile, dagli aggiornamenti sul traffico fino alla velocità di marcia ottimale. Questo è il futuro, non lontano, che ci attende sulle strade.
Smart road, l’Italia accelera. Ecco la mappa dei progetti in campo: Per sapere di più continua a leggere su CorCom
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