Sono sempre più numerose le startup che offrono soluzioni innovative in ambito Smart Car & Mobility: un mercato caratterizzato da continue evoluzioni tecnologiche e nuovi modelli di business, in grado di stimolare un crescente interesse da parte di potenziali investitori, dai produttori di auto, passando per le compagnie assicurative fino alle telco.
Con l’obiettivo di avere una fotografia dei trend in corso a livello nazionale e internazionale, l’Osservatorio Startup Intelligence e l’Osservatorio Smart & Connected Car del Politecnico di Milano hanno censito ben 174 startup operanti proprio in questo campo. Le soluzioni analizzate sono state classificate a seconda dell’ambito applicativo (Smart Car o Smart Mobility) e della funzionalità di appartenenza. Complessivamente le startup hanno raccolto 21 miliardi di dollari da gennaio 2016 a giugno 2019 e, sebbene in termini di diffusione la spinta innovativa delle startup si distribuisca equamente tra gli ambiti Smart Car e Smart Mobility, a livello di finanziamenti è la Smart Mobility a registrare i valori più elevati.
I risultati della Ricerca sono stati presentati da Angela Tumino, Giulio Salvadori ed Elisa Vannini (rispettivamente Responsabile Scientifico, Direttore e Analista dell’Osservatorio Smart & Connected Car) lo scorso 22 ottobre all’interno del Workshop di Startup Intelligence dedicato a questa tematica. L’incontro ha ospitato il pitch di 11 startup di fronte alla platea della community degli Innovation Manager italiani; tra le aziende erano presenti anche A2A, ACI, Agos, Allianz Global Assistance, Altroconsumo, Amadori, Banca IFIS, BMW, Credem Banca, Edenred, Edison, Enel, Eni, Enjoy, Esselunga, Generali, Gruppo Hera, Here, IGPDecaux, Inail, Jaguar Land Rover, Kuwait Petroleum Italia, Leonardo, Mercedes-Benz, Pirelli, Prysmian Group, Saipem, Sara Assicurazioni, Sinelec, Siram, Sisal, Targa Telematics, Telepass, TIM, Vodafone, Volkswagen Financial Services, Sara Assicurazioni, Viasat Group.
Dall’analisi emerge un sostanziale testa a testa tra le aree applicative Smart Car e Smart Mobility, con una leggera prevalenza di startup operanti in ambito Smart Car.
In ambito Smart Car si trovano startup come AIR – Connecting Things, Auting e TUC Technology. Air, presentata al Workshop dal CEO Igor Valandro, si definisce come un “digital ecosystem orchestrator” e offre un prodotto che permette agli utenti di controllare la posizione della propria autovettura, gestire le proprie trasferte lavorative, verificare il livello di carburante, controllare che non vi siano guasti e anomalie. Ludovico De Giudici, Product & Business Developer di Auting, ha spiegato come la startup sia una piattaforma di car sharing tra privati in Italia che collega da un lato i possessori di un’automobile che vogliono abbattere i costi di gestione e dall’altro chi cerca una soluzione di mobilità sicura, comoda e conveniente. TUC Technology, nelle parole del Co-Founder, Administrator & Inventor Ludovico Campana, permette agli utenti di controllare l’intera esperienza a bordo grazie a TUC, piattaforma di connessione e personalizzazione, che è stata definita uno “Smartphone per la mobilità”. In questo ambito rientra anche la startup tedesca V2X Network, presentata dal CEO Ahsan Shamim, che incentiva i proprietari di automobili a condividere i dati raccolti tramite la propria auto connessa attraverso una piattaforma, offrendo l’accesso ad essa anche a sviluppatori e OEMs (original equipment manufacturers).
Non mancano casi interessanti anche in ambito Smart Mobility. In particolare, il Workshop ha ospitato il pitch di startup che rientrano nella funzionalità Sharing, come BicinCittà, Dott e GaiaGo. La prima, presentata dal founder Marcello Segato, cerca di soddisfare le richieste di utenti e municipalità per la condivisione di bici e scooter elettrici, fondendo il modello di business “free floating” con il tradizionale dock. Dott, raccontata dal Marketing Manager Italia Annalaura D’Angelo, permette agli utenti di una community di condividere l’utilizzo di monopattini elettrici all’interno della propria città, senza dover fare ritorno a una stazione di deposito. Mattia Zara, Marketing Director di GaiaGo, ha raccontato come la sua startup abbia lanciato una piattaforma di mobilità multi-elettrica (scooter, ebike e automobili) per comunità residenziali, che mira a fornire mobilità gratuita attraverso un marketplace dove le ore di mobilità degli utenti sono sovvenzionate da advertiser.
Nell’area della mobilità elettrica rientrano le due startup Sharge-Me e E-GAP. La prima, presentata da Marin Krosi, Co-Founder & Chief Executive Officer, mira a creare una nuova modalità di condivisione e ricarica delle batterie delle auto elettriche connettendo gli utenti tramite un’app e consentendo loro una gestione intelligente della carica residua in funzione delle proprie necessità. E-GAP, come ha raccontato Francesco De Meo, Head of Marketing, è uno dei primi operatori mobili di ricarica per veicoli elettrici a proporre una ricarica in mobilità e on demand, quindi ovunque si trovi il veicolo senza la necessità che sia presente anche il proprietario.
Tra le startup presentate figura anche Park Smart, unica attiva nell’area della gestione parcheggi, presentata da Pierluigi Buttiglieri, Co-Founder and Chief Operations Officer. La startup ha sviluppato un sistema basato su IoT e telecamere per riconoscere lo stato dei parcheggi (liberi o occupati) e trasmettere questa informazione agli utenti che si trovano nel traffico alla ricerca di un posto libero.
Ivan Stammelluti, Business Administrator della startup, ha presentato Sense Square, che sviluppa prodotti e servizi nell’ambito del monitoraggio della qualità dell’aria outdoor. In particolare, la startup ha avviato una sperimentazione a Milano in collaborazione con DHL che vede oltre cinquanta veicoli dell’operatore della logistica coinvolti in attività di monitoraggio sulla concentrazione di inquinanti grazie ai sensori di Sense Square a bordo.