Milano avrà un laboratorio sulle smart city. Lo Smart city lab, il primo incubatore interamente dedicato alle imprese e alle startup che operano per le città intelligenti, verrà costruito in via Ripamonti 88, su un’area di oltre 3.000 metri quadrati tra superfici coperte e aree esterne sistemate a terrazze e giardini. Il termine dei lavori è per il momento fissato tra 12 mesi.
Come nasce il progetto Smart city lab a Milano
È da poco meno di 6 anni, e più precisamente da maggio 2014 che, dopo una lunga serie di contatti necessari per definirne gli aspetti tecnico-economici, è stato siglato dal Comune di Milano, dal Ministero dello sviluppo Economico e dall’Agenzia Invitalia un accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un nuovo edificio destinato allo “Smart City Lab“. L’Amministrazione ha ritenuto più idonea all’intervento l’area di via Ripamonti 88.
La realizzazione dell’incubatore – è stato specificato in quel frangente – è totalmente a carico dell’agenzia Invitalia che impiegherà un finanziamento ministeriale di 5 milioni di euro, al quale si aggiungono 500.000 euro di cofinanziamento da parte del comune di Milano per attrezzature e infrastrutture leggere.
La cerimonia per l’avvio dei lavori
Finalmente, dopo un lungo periodo di attesa, in questi giorni i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, nel corso di una cerimonia, hanno consegnato simbolicamente le chiavi dell’area a Luigi Gallo, Responsabile area Innovazione e competitività di Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo che si occuperà nei prossimi 12 mesi di realizzare lo Smart city lab. Invitalia, infatti, Centrale di committenza con funzioni di Stazione appaltante, ha seguito tutte le attività funzionali alla realizzazione dell’incubatore. Ha predisposto il progetto preliminare dello Smart city lab e gestito le procedura di gara per l’affidamento della progettazione definitiva, di quella esecutiva e dei lavori.
Come sarà il nuovo incubatore milanese
Oltre a offrire spazi e servizi per le realtà più innovative nel settore delle città intelligenti, e porsi come un punto di attrazione per investimenti e talenti, Smart city lab sarà anche il luogo dove le imprese e le startup potranno mostrare risultati e soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambiti quali la domotica, la mobilità, il risparmio energetico ma anche proposte di tecnologia per la vita quotidiana.
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di circa 1.000 metri quadrati (piano terra e primo piano) oltre a diverse aree esterne, destinate in parte a piazza aperta al pubblico (circa 1.000 metri quadrati), parcheggio pertinenziale (530 metri quadrati) e verde.
Quando aprirà lo Smart city lab
L’apertura dello Smart City Lab è prevista nel 2021.
È stata Cristina Tajani, assessore di Palazzo Marino alle politiche per il lavoro, a consegnare simbolicamente le chiavi dell’area a Luigi Gallo di Invitalia. “Grazie a questo progetto – ha spiegato l’assessore Tajani – potremo non solo restituire alla città un’area che per anni è stata soggetta al degrado e all’abbandono ma proporre un nuovo spazio in cui imprese e tecnologie sono finalizzate al miglioramento della vivibilità, dell’accessibilità, dell’ambiente e dell’energia”.