Saranno Milano, Napoli e Roma a sperimentare la nuova mobilità urbana grazie all’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sono infatti risultate ai primi tre posti, su 13 Comuni, nella graduatoria del bando “Mobility as a Service for Italy” contenuto nell’ambito del PNRR, che vuole favorire lo sviluppo di servizi innovativi di mobilità per i cittadini e la gestione intelligente dei trasporti sul territorio. In ballo c’è un finanziamento complessivo pari a 40 milioni di euro.
Cos’è Mobility as a Service
MaaS è un nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato, accessibili all’utente finale attraverso un unico canale digitale. Questi servizi operano attraverso piattaforme digitali di intermediazione che abilitano diverse funzionalità – quali informazione, programmazione e prenotazione di viaggi, pagamento unificato dei servizi, operazioni post-viaggio, in grado di rispondere in modo personalizzato a tutte le esigenze di mobiltà.
Come funziona il bando del Ministero Infrastrutture e Mobilità sostenibili
Pochi giorni fa è stata pubblicata la graduatoria definitiva per il progetto MaaS, al quale hanno partecipato 13 Comuni capoluogo di Città metropolitane, precedentemente individuate dal Dipartimento per la trasformazione digitale (Dtd) e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims).
L’investimento rientra nella Misura 1.4.6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ed è volta a favorire lo sviluppo di servizi di mobilità innovativa per i cittadini, nonché la gestione intelligente dei trasporti sul territorio attraverso la condivisione di dati e la creazione di servizi su misura.
Che cos’è la Misura 1.4.6 del PNRR
Promuovere l’adozione di Mobility as a Service (MaaS) nei Comuni per digitalizzare il trasporto locale e fornire ai cittadini un’esperienza di mobilità integrata, dalla pianificazione del viaggio ai pagamenti: questo l’obiettivo della Misura 1.4.6 MaaS del PNRR.
Ogni Pubblica Amministrazione, si legge nel sito di PA Digitale, avrà la possibilità di allocare ed ottimizzare in modo efficiente le risorse destinate alla mobilità potenziando interventi di pianificazione territoriale secondo i reali bisogni dei cittadini.
L’utilizzo di soluzioni di Mobility as a Service (MaaS) miglioreranno i sistemi di trasporto, ridurranno il traffico urbano, gli incidenti stradali e, grazie ad un minore utilizzo dell’auto privata, vi sarà un’importante diminuzione dei consumi energetici, delle emissioni e dell’inquinamento. La PA potrà quindi raggiungere obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale per l’intera collettività.
“Grazie alla sperimentazione dei servizi Mobility as a Service si compie un passo importante verso un nuovo modello di trasporto, che sfrutterà il digitale per consentire mobilità integrata – spiega il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao – Diamo la possibilità a tre città pilota di progettare la futura mobilità urbana. Visto il successo del primo bando e la qualità dei progetti presentati, stiamo valutando di destinare ulteriori risorse dal Fondo Complementare Pnrr per estendere l’iniziativa ulteriormente”.
Milano, Roma e Napoli laboratori di innovazione
Le tre città capofila saranno laboratori di sperimentazione dei servizi MaaS, per testare l’introduzione di piattaforme digitali per la mobilità sostenibile e rispondere ai fabbisogni dei singoli territori. L’avviso pubblicato prevede anche di sostenere finanziariamente gli operatori del trasporto pubblico locale delle città selezionate nella digitalizzazione di sistemi e servizi.
A Milano un Living Lab per testare tecnologie emergenti
Oltre alla selezione delle tre città capofila nella sperimentazione di servizi MaaS, la città di Milano è stata prescelta anche per la realizzazione di un Living Lab, un laboratorio urbano dove sperimentare, in condizioni reali, innovazioni e tecnologie emergenti nel settore della mobilità, in co-creazione con gli utenti.
“La sperimentazione di una nuova concezione di mobilità attraverso l’uso della tecnologia digitale, che faciliterà gli spostamenti, migliorerà la qualità della vita degli utenti e produrrà effetti positivi sulla viabilità urbana – evidenzia il ministro per le Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini – Se la sperimentazione porterà come risultato quello di poter programmare e gestire meglio il trasporto pubblico fino a destinazione, utilizzando anche mezzi in sharing e di mobilità dolce, sarà un successo da generalizzare su tutto il territorio nazionale”.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili prevedono di indire nei prossimi mesi un nuovo bando Maas con ulteriori risorse, per l’estensione della sperimentazione ad altri comuni capoluogo di città metropolitane.