Pieve di Cento, la smart city che va controtendenza

Il Comune in provincia di Bologna ha avviato una fase di rinascita tecnologica: i cittadini avranno a casa propria la banda ultralarga grazie alla tecnologia FTTH e sarà aperto uno spazio di coworking per e sostenere la nascita di nuove imprese. Un’eccezione in un’Italia ancora lontana dal processo innovativo

Pubblicato il 27 Mar 2014

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Pieve di Cento

Italia Paese di santi, poeti e navigatori. Del mare, sicuramente; del web, decisamente meno. Tanto che, secondo l’ultimo bollettino del Centro Studi di Confagricoltura, siamo ancora in grave ritardo rispetto agli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea per il 2020; e stando all’osservatorio di SosTariffe.it solo il 15% della popolazione dei principali centri urbani è raggiungibile da fibra ottica o da connessioni VDSL.

In un panorama tecnologico decisamente non all’avanguardia, spicca la rinascita di Pieve di Cento, piccolo centro in provincia di Bologna che, distrutto dal terremoto del 2012, ha avviato un processo di trasformazione in smart city: i quasi 7mila cittadini avranno a casa propria la banda ultralarga grazie alla tecnologia  FTTH (Fiber To The Home, che oggi fornisce le maggiori performance possibili consentendo alla fibra ottica di arrivare direttamente all’utenza senza intermediazioni di altre tecnologie). L’intervento, tra l’altro, sarà a costo zero per il Comune grazie alla collaborazione tra pubblico e privato: il Comune mette a disposizione le tubazioni di sua proprietà e l’operatore locale Nexus srl investe nella realizzazione del cablaggio in fibra ottica sfruttando la rete di Lepida SpA, società in house di telecomunicazioni e servizi online degli enti locali emiliano-romagnoli.

“A Pieve di Cento – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico del Comune, Alessandro Pirani – abbiamo definito un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e aziende private locali che, se replicato, potrebbe consentire di superare il digital divide anche nei piccoli e medi centri urbani di scarso interesse per i grandi operatori di telefonia, raggiungendo così gli obiettivi fissati dal Rapporto Caio”.

Domenica verrà inaugurato il primo lotto della nuova BUL (Banda Ultra Larga): durante l’evento “Pieveloce”, tutti potranno avere libero accesso alla nuova rete nel “BUL Garden” e testarne le potenzialità nello “Smanettoni Lab”. Ed entro maggio nascerà il circolo Arci “Kino”, un grande centro giovanile dove sarà aperto anche uno spazio di coworking per promuovere e sostenere la nascita di nuove imprese.

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Redazione EconomyUp
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