Il telepedaggio? Può aiutare a ridurre traffico, inquinamento, incidenti, ad aumentare la sicurezza del guidatore e a consentirgli di spostarsi agevolmente da un Paese all’altro, oltre naturalmente a fargli risparmiare tempo. In questi mesi, poi, è ancora più conveniente grazie a un’iniziativa di Telepass in vigore dal primo luglio: per i nuovi clienti che attivano il Telepass entro il 31 agosto è prevista la possibilità di risparmiare il 5% su tutti i pedaggi fino a dicembre 2020. “È pensata per l’estate ai tempi della pandemia” dice Francesco Maria Cenci, Responsabile della divisione Pedaggio di Telepass. “Consentendo di non entrare in contatto con altre persone, il pedaggio è di per sé uno strumento anti Covid19, sicuro ed igienico. D’altra parte si stima che, a causa dell’emergenza sanitaria, la mobilità privata sarà incentivata e gli italiani si sposteranno prevalentemente entro i confini nazionali. Con questa promozione intendiamo promuovere strumenti veloci e soprattutto safe in un momento delicato come questo”.
La promozione si inserisce in un contesto europeo che ha visto i Paesi nordici introdurre agevolazioni economiche per i veicoli meno inquinanti (nelle autostrade in Olanda, Lussemburgo, Danimarca e Svezia per i veicoli da 12 tonnellate e lo Storebaelt Green Discount che verrà lanciato a partire dal 1 ottobre 2020 in Danimarca) e in generale rientra nell’ambito del Green Deal, piano europeo per un’economia più verde e sostenibile.
Partiamo proprio da qui: da come uno dei vantaggi del del telepedaggio sia quello di contribuire alla sostenibilità.
Il telepedaggio per una mobilità più sostenibile
Tra i driver di innovazione dei modelli di business delle imprese proiettate nel futuro, la sostenibilità è ormai un fattore imprescindibile. Per un’azienda significa adottare comportamenti volti a ridurre gli impatti negativi sull’ambiente naturale derivanti dalle proprie attività quali il controllo e la riduzione dell’uso di energia, dell’acqua e delle emissioni in atmosfera, l’uso di energia da rinnovabili, il riciclo e il trattamento dei rifiuti e molto altro. In questo contesto, l’imprenditoria del settore dei trasporti e della mobilità gioca un ruolo fondamentale. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il trasporto di merci e persone, in soli 25 anni, è raddoppiato mentre la rete stradale è aumentata del 30%. Questa crescita ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo industriale e nella libertà di movimento delle persone e delle merci, ma ha anche portato a una serie di problemi, primo tra tutti l’inquinamento. Negli ultimi anni le emissioni di gas serra sono aumentate a doppia cifra e il 60% del consumo di petrolio deriva da processi di combustione nel settore dei trasporti. Cosa fare? Una delle soluzioni è rappresentata proprio dal sistema di Electronic Toll Collection. Una ricerca del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha stimato la riduzione di emissioni di inquinanti grazie alla presenza di stazioni Telepass (Tps). Queste stazioni – ha certificato il report elaborato dai professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia – permettono ai veicoli di emettere meno inquinanti, dal momento che non c’è fermata per il ritiro e pagamento del biglietto autostradale. In altre parole le emissioni del veicolo vengono ridotte grazie all’eliminazione delle fasi di accelerazione e inattività, il cosiddetto stop and go.
La direttiva Eurovignette: chi meno inquina meno paga
“Telepass è anche lo strumento ideale per incentivare un comportamento ecosostenibile in accordo con la direttiva Eurovignette” spiega Francesco Maria Cenci. La Direttiva 1999/62/EC, detta appunto Eurovignette, recepita dal parlamento italiano a marzo 2014, stabilisce due principi fondamentali per il calcolo degli oneri pagati dagli utenti delle infrastrutture: “user pays”, secondo il quale gli oneri devono essere proporzionali all’utilizzo dell’infrastruttura; “polluter pays”, in base al quale gli oneri devono essere proporzionali ai danni causati all’ambiente. Il concetto di green e sostenibilità è racchiuso tutto in questa formula. “Ad oggi – spiega Francesco Maria Cenci – le tariffe auto dipendono da quanto si utilizza l’infrastruttura: l’algoritmo calcola quanto e quale spazio è stato percorso lungo il tratto autostradale e l’utente effettua il pagamento in base al percorso e alle dimensioni del veicolo. Stando alla Direttiva Eurovignette, gli utenti non devono pagare soltanto per quanto utilizzano l’infrastruttura, ma, sostanzialmente, per quanto inquinano. Ecco cosa significa pollution pay: i più inquinanti devono versare di più rispetto a coloro che lo sono meno”.
La Direttiva si applica a tutte le nuove concessioni e ai rinnovi delle concessioni esistenti (in tutto 26 in Italia), molte delle quali a breve scadranno. La tariffazione pedaggio in funzione della classe di emissioni CO2 è già in vigore per i mezzi pesanti ed entrerà in vigore dal 2027 per i veicoli leggeri.
La “Eurovignette” porterà inevitabilmente alla necessità di installare un apparato di bordo o device connesso. Più che per il pagamento, sarà utilizzato per il riconoscimento degli attributi del veicolo non misurabili in pista necessari per il corretto calcolo della tariffa autostradale da parte della concessionaria. Si potrà così tariffare in funzione degli attributi statici (classe di emissione Euro e tipologia di alimentazione del veicolo) o dinamici (classe di emissione CO2).
“Il Telepass è lo strumento ideale per consentire questo tipo di tariffazione perché, chi paga con contante o carta, non fornisce alcuna informazione sul tipo di veicolo di cui è in possesso. Il Telepass, invece, è in grado di ‘saperlo’ e di integrare gli attributi del veicolo a sistema o dentro l’apparato”.
Attenzione però: non si tratta di una tariffa in qualche modo “punitiva”, ma propositiva. Non vi saranno infatti aumenti della tariffazione ma sostanzialmente una sua modulazione in funzione di quanto il veicolo inquina al fine di incentivare utilizzo di veicoli sempre piu “green”.
Il tolling per la sicurezza e il risparmio
Time saving e fuel saving: la capacità del sistema di pedaggiamento elettronico di far risparmiare tempo e carburante agli automobilisti è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi tempi ha acquistato rilievo un elemento che forse in precedenza si dava per scontato: la sicurezza. Con la pandemia virologi ed epidemiologici hanno ipotizzato il passaggio di monete e banconote tra le persone come uno dei potenziali veicoli di contagio. Come è noto, il Telepass non prevede alcun scambio di denaro: il guidatore si limita a procedere oltre la sbarra e l’addebito arriva dopo 3 mesi. La parola sicurezza si può declinare secondo un’ulteriore accezione: è stato evidenziato che l’uso del pedaggio elettronico può portare alla riduzione di incidenti, in quanto riduce o elimina le lunghe code, che ne sono una delle potenziali cause.
Telepass e intermodalità
Iniziando la propria attività come provider di pedaggio sul mercato domestico, Telepass è diventata, tra le altre cose, una piattaforma in grado di offrire soluzioni pienamente europee e interoperabili per il settore dell’autotrasporto. Il Telepass è uno strumento di pagamento per la mobilità integrata: su un unico abbonamento si possono effettuare diversi servizi di mobilità attraverso più device (apparato, app, targa). Per esempio si può pagare il parcheggio in città, l’accesso all’area C a Milano, si possono prendere traghetti, si può utilizzare lo skipass. È l’universo della mobilità Telepass, vasto, variegato e integrato. Il tolling diventa così uno dei servizi di mobilità integrata offerti da Telepass.
In questo contesto si va a innestare la Direttiva (UE) 2019/520, detta Direttiva Telepedaggio, che riguarda l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e punta a semplificare lo spostamento di merci e persone all’interno dell’area europea.
Come è noto, l’interoperabilità è, in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti senza alcuna restrizione per l’accesso o le implementazioni, in maniera completa e priva di errori, con affidabilità e ottimizzazione delle risorse. L’interoperabilità è particolarmente rilevante per imezzi pesanti, che spesso varcano i confini dello Stato da cui provengono per trasportare altrove ogni tipo di merce.
Con la Direttiva Telepedaggio è previsto che, all’interno dell’Unione europea, ci sia un unico servizio pensato per questo scopo, in qualche modo la somma di tutti i servizi, ma con un solo apparato e un solo contratto. “Oggi Telepass – ricorda Francesco Maria Cenci – è presente in 11 Paesi europei ed è market leader nel settore. Spinti dalla Direttiva, stiamo ulteriormente ampliando il numero degli Stati nei quali è possibile utilizzare l’apparato usando solo Telepass. Per quanto riguarda invece i mezzi leggeri, c’è il Telepass europeo: oltre l’Italia si può viaggiare in Francia, Spagna e Portogallo pagando solo con Telepass e potendo anche sostarenei principali parcheggi in struttura delle capitale europee. Un’estate al’insegna dei viaggi in Europa, sotto la stella di una mobilità più smart, green e safe.