“Io non avevo certo l’idea o il sogno di fare l’imprenditore. Volevo solo portare l’astratto mondo accademico nella pratica vita quotidiana”. Così Andrea Fossati spiega perché ha ideato Parquery, un sistema di parcheggio intelligente che fornisce informazioni in tempo reale sull’occupazione dei parcheggi lungo le vie cittadine, per mezzo di algoritmi software di visione artificiale.
Progetto che ha vinto i Digital360Awards l’evento organizzato da Digital 360 dedicato ai fornitori hi-tech di imprese e PA in ambito business. “Un ulteriore stimolo a continuare su questa strada” dice il giovane imprenditore. Come se non bastassero i numeri di mercato a giustificare la sua scelta: secondo i dati di Frost & Sullivan, infatti, lo smart parking in Europa e in America del Nord ha un valore di 7 miliardi di dollari e raggiungerà i 43 miliardi nel 2025.
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Un mercato in crescita, dunque, nel quale Fossati vuole giocare la sua partita con Parquery. Nato a Legnano 35 anni fa, Andrea Fossati vive in Italia fino al 2005, anno in cui consegue la laurea in ingegneria informatica al Politecnico di Milano. Poi si trasferisce a Losanna per seguire un dottorato in visione artificiale e, nel 2010, segue un post-dottorato al politecnico di Zurigo.
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“Correva l’anno 2014: la finestra dell’aula nella quale mi trovavo al politecnico dava sul parcheggio dell’ospedale universitario. Con la collega Angela Yao, canadese, abbiamo iniziato a parlare del via vai di macchine quotidiano e delle numerose multe che affliggevano i poveri autisti. Da lì è nata l’idea di trovare una soluzione pratica al problema, utilizzando ciò di cui siamo esperti: l’intelligenza artificiale” racconta Fossati.
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Idea che non tarda a concretizzarsi. “Perché in Svizzera c’è una forte spinta alla nascita di nuove imprese da parte degli ambienti universitari e dei professori, rispetto all’Italia qui c’è una
grande sensibilità all’innovazione. Ogni anno dal Politecnico di Zurigo nascono circa 20 spinoff; e anche Parquery è nata così: siamo uno spinoff del Politecnico che ci ha messo subito a disposizione 150mila franchi per approfondire il progetto. Poi abbiamo ricevuto altri 150mila euro dal fondo di ricerca europeo per lanciare i risultati della ricerca sul mercato”.
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Un mercato che per risolvere il problema del parcheggio si è sempre basato su una soluzione standard: “Di solito vengono utilizzati sensori da installare in ogni singolo parcheggio; una soluzione costosa e complicata, visto che entrano in gioco batterie da installare e cambiare quando sono scariche” spiega l’imprenditore. “Parquery, invece, utilizza algoritmi software di visione artificiale e machine learning per estrarre informazioni di occupazione dei parcheggi e durata della sosta a partire da sequenze di immagini statiche. Queste immagini, provenienti da telecamere già esistenti o installate ad-hoc, vengono inviate ad una frequenza prestabilita, ad esempio un’immagine al minuto, al server cloud di Parquery dove vengono automaticamente analizzate. I risultati dell’analisi sono poi disponibili in tempo reale sotto forma di API e possono essere visualizzati in piattaforme software, app per smartphone, pannelli LED o direttamente in sistemi di navigazione assistita” spiega.
Ecco come funziona Parquery:
Il sistema è stato adottato nella città di Locarno, ma Parquery ha clienti anche in Italia, fra i quali la Project Automation di Monza e Ital Data di Avellino, società di si occupano di monitoraggio ambientale e smart city.
Oggi Fossati è affiancato da 6 persone, 4 dipendenti e due stagisti. Un team che è già a caccia di investimenti per realizzare nuovi progetti: “cerchiamo 600mila franchi per cercare soluzioni per le smart city, in modo particolare soluzioni dedicate al monitoraggio del tipo di traffico cittadino e dell’occupazione dei mezzi pubblici, per capire quante persone salgono a bordo di un treno, quanti e chi preferiscono il pullman e così via”.