Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha firmato il decreto sulla micromobilità per avviare le sperimentazioni di monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard nelle città. Lo ha annunciato lui stesso in un post su Facebook datato 4 giugno 2019. In seguito è apparso un comunicato ufficiale sul sito del ministero dei Trasporti (MIT).
L’iter della normativa
Le norme sulla micromobilità elettrica sono state previste dalla Legge di Bilancio 2019, dopodiché il Ministero delle Infrastrtutture e dei Trasporti (MIT) ha redatto una bozza di decreto attuativo, che lo scorso aprile ha condiviso con varie istituzioni, al fine di ricevere osservazioni utili prima della pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale. Oggi è arrivata la firma di Toninelli sul decreto.
Decreto micromobilità: che cosa prevede
Monopattini elettrici: circolazione anche in aree pedonali
La sperimentazione dei veicoli di micromobilità potrà prendere avvio da quest’estate e permetterà la circolazione in città di questi mezzi non previsti dal Codice e dunque fino ad oggi vietati. Si stabilisce che monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. La sperimentazione, che dovrà essere chiesta dalle singole città entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento del Mit, potrà durare minimo un anno e massimo due anni.
Obbligo del regolatore di velocità per i mezzi
Il decreto stabilisce che i monowheel e gli hoverboard sono ammessi solo nelle aree pedonali e a velocità inferiori a 6 km/h. Nelle aree pedonali potranno circolare anche i segway ed i monopattini ma sempre entro i 6 km/h. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h, a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti.
Obblighi di comunicazione e segnaletica per i Comuni
Il dm specifica inoltre le caratteristiche tecniche che i veicoli devono possedere per essere ammessi alla sperimentazione. Tutti i monopattini dovranno essere certificati secondo la Direttiva Europea e avere luci anteriori e posteriori per essere utilizzabili in sicurezza anche durante gli orari notturni. I Comuni che intendano avviare la sperimentazione devono prevedere una “campagna di informazione della sperimentazione in atto nel proprio territorio in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel proprio centro abitato, destinate allo scambio modale quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, autostazioni”.
In corrispondenza dell’inizio del centro abitato, i Comuni che avviano la sperimentazione installeranno il segnale sperimentale che indica le zone in cui possono circolare i mezzi oggetto della sperimentazione.
L’obbligo di copertura assicurativa per lo sharing
I Comuni che istituiscono o affidano servizi di noleggio dei dispositivi in condivisione devono provvedere a definire aree per la sosta dei dispositivi, in particolare nei punti di scambio più elevato, per garantire una fruizione più funzionale dei dispositivi ed evitare l’intralcio di marciapiedi e aree pedonali con dispositivi abbandonati in posizioni non consentite e non sicure per i pedoni. Gli stessi Comuni prevedono, nella istituzione o nell’affidamento del servizio di noleggio, l’obbligo di coperture assicurative per l’espletamento del servizio stesso.
Il Decreto ministeriale è disponibile per la consultazione cliccando qui.
A QUESTO LINK COME SI È ARRIVATI ALLA NUOVA NORMATIVA
Decreto micromobilità: le prime reazioni
Dott
Tra i primi a commentare la firma del decreto da parte del ministro Toninelli c’è Dott, startup olandese fondata da Maxim Romain e Henri Moissinac, attiva nel settore della micromobility e che ha anche in cantiere una flotta di e-bikes. “Dott – si legge in un comunicato – è molto soddisfatta per la conclusione dell’iter ministeriale che permetterà anche all’Italia di poter adottare nuove soluzioni di micro-mobilità; tra i benefici, ci sarà la riduzione dell’intasamento e dell’inquinamento nelle strade delle città Italiane, la possibilità di spostarsi più rapidamente e la creazione di nuove opportunità lavorative. Dott si ritrova pienamente nell’approccio adottato dal Ministro che ha dato massima priorità al garantire le condizioni di sicurezza per utilizzatori e non, potendo così avviare delle sperimentazioni in contesti controllati per poter trarre il massimo beneficio dalla sperimentazione. Infatti, in tutte le città in cui siamo già attivi seguiamo un approccio responsabile, e avere delle condizioni di sperimentazione chiare ed orientate alla tutela dei cittadini rappresenta per noi il contesto ideale in cui operare secondo i nostri principi”.
Helbiz
Non tarda ad arrivare la risposta al decreto da parte di Salvatore Palella, CEO di Helbiz, uno dei primi operatori ad effettuare test su Milano in partnership con Telepass. ” Abbiamo atteso mesi e siamo molto soddisfatti: siamo sicuri che si tratta di un punto di svolta per tutta la mobilità del paese”, ha commentato. “Finalmente possiamo lanciare ufficialmente il servizio. Come Helbiz, grazie alla data collection, vogliamo collaborare nel modo migliore con le istituzioni cittadine e con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con l’obiettivo di condividerli come già abbiamo fatto in fase di test e di portare avanti la rivoluzione della mobilità smart”.