È il momento dei corsi per diventare Mobility Manager. La trasformazione in atto nel settore dei trasporti sta portando alla progressiva affermazione del paradigma della smart mobility, nuovo modello di mobilità più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Servono dunque nuove figure professionali che ricoprano il ruolo di “change agents” all’interno delle rispettive organizzazioni, per cogliere le opportunità emergenti. Opportunità che riguardano sia le imprese che offrono tecnologie e servizi afferenti la smart mobility, sia le aziende acquirenti. Muoversi bene oggi – e domani – significa inquinare di meno, sia a livello globale sia locale, riducendo le emissioni nocive e le polveri sottili. E significa spostarsi in modo più smart ed efficiente, riducendo gli sprechi e valorizzando tutte le opportunità messe a disposizione dalle nuove tecnologie digitali.
Di tutto questo si può e si deve occupare il Mobility Manager, figura professionale la cui adozione è diventata obbligatoria nel 2020 per aziende ed enti pubblici con più di 100 dipendenti. Vediamo chi è, cosa fa e soprattutto quali sono i corsi in grado di formare un dirigente della mobilità.
Cosa può fare un Mobility Manager
Per aiutarci a fare tutto ciò esiste – ormai da un paio di decenni – la figura del Mobility manager, ovvero il responsabile della mobilità (istituito per decreto nel 1998), le cui attività riguardano, ad esempio, la raccolta di dati sugli spostamenti delle persone e la riorganizzazione dei servizi di trasporto; la gestione della domanda; la diffusione di informazioni; il coordinamento della logistica; la progettazione di iniziative per incentivare la mobilità sostenibile.
Il tutto per una mobilità migliore nel territorio di sua competenza, oppure nell’azienda di sua competenza, a seconda che si tratti di un Mobility manager territoriale o aziendale. Mentre nel 2000 è stato istituito anche il Mobility manager di area, per coordinare i vari Mobility manager aziendali e locali.
Facciamo un esempio che riguarda il Mobility manager aziendale: invece di proporre la costruzione di un nuovo parcheggio per i dipendenti, può suggerire di formare piccoli gruppi per raggiungere il luogo di lavoro insieme con la stessa automobile, o con un mini pullman, attraverso un Car pooling aziendale, in modo da garantire un risparmio sia per l’azienda sia per i lavoratori.
Mobility Manager: il “rafforzamento” nel Decreto Rilancio 2020
Il decreto Rilancio – convertito nella legge 77/2020 – ha introdotto l’obbligo di nominare un Mobility manager per tutte le aziende e gli enti pubblici con più di 100 dipendenti e nei Comuni con oltre 50mila abitanti, contro i 300 dipendenti per sede locale e gli 800 complessivi previsti dal decreto del 1998. Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Mobility manager ha (anche) il compito di preparare un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (Pscl), che contenga un’analisi delle abitudini di mobilità dei dipendenti, e le possibili soluzioni per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro.
E il decreto Sostegni bis ha invece previsto un fondo da 50 milioni di euro gestito dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili per favorire la nuova mobilità e in particolare per sostenere il lavoro dei Mobility manager.
È quindi una figura professionale fatta apposta per migliorare il modo di muoversi, per renderlo più efficiente e meno inquinante – all’interno di un mondo della mobilità in forte fermento.
Corsi per Mobility Manager: quali sono
Al momento non ci sono università italiane che offrano una laurea specifica, ma è possibile specializzarsi con master e corsi appositi, per esempio quelli di Assolombarda o Euromobility (l’Associazione dei Mobility manager). Secondo i dati dell’Associazione, oggi in Italia ci sono oltre 850 Mobility manager presenti soprattutto nelle aziende, e solo 66 a livello comunale o sovracomunale. Ma con l’introduzione dell’obbligatorietà di questa figura ci si attende un boom di richieste.
Il Percorso Executive in Smart Mobility Management del MIP
Il Percorso Executive in Smart Mobility Management del MIP Politecnico di Milano nasce con l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva sui principali trend abilitanti la Smart Mobility e sull’impatto strategico, imprenditoriale ed organizzativo derivante da questi trend per le imprese che offrono tecnologie e servizi in tale ambito ed i soggetti che ne usufruiscono all’interno del loro business (es. GDO, ho.re.ca., operatori logistici).
In partenza a maggio 2022 ed erogato in formato “blended” (sessioni tardo-pomeridiane di 2h erogate in digitale), il Percorso Executive in Smart Mobility Management consta di un primo macro-blocco di corsi che approfondiscono i diversi trend abilitanti la smart mobility, seguito da due “specializzazioni” alternative: una sui modelli di business abilitanti la smart mobility con riferimento al trasporto passeggeri, una relativa alla logistica smart.
Grazie al contributo e al diretto coinvolgimento degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, il corso è in grado di garantire un’esperienza formativa basata sui dati e i più attuali trend di settore. La compagine di docenti prevede la presenza di professori e ricercatori del Politecnico di Milano attivi su questi temi, affiancati da speaker aziendali di alto profilo. Il corso permette inoltre di acquisire gli strumenti e le competenze per ottenere la certificazione di Mobility manager.Il master di Lumsa con Assosharing
Lumsa master school in sinergia con Assosharing, l’associazione di categoria che riunisce le società del comparto della sharing mobility, ha lanciato il primo “Executive master in mobilità sostenibile e sharing“. Lo scopo è quello di “formare manager aziendali specializzati in policy, marketing e comunicazione legati alla mobilità sostenibile e lo sharing tra cui anche la nuova figura del mobility manager, per rispondere al contempo alle esigenze di mobilità dei dipendenti pubblici e privati, alla viabilità del traffico locale e alla tutela ambientale”. L’iniziativa si rivolge al personale d’azienda e ai professionisti che si candidano a guidare la transizione.
Il master ha una durata annuale e sarà diretto da Giovanni Ferri, ordinario per il corso di laurea in economia e gestione aziendale alla LUMSA, e da Matteo Tanzilli presidente di Assosharing. Il programma: Agenda Onu 2030; Eu Green deal; il contesto della sharing mobility in Italia; smart cities, data sharing e nuove tecnologie.
Il corso per Mobility Manager di Euromobility
Euromobility organizza un corso di formazione rivolto a Mobility manager di area, di azienda e scolastici, professionisti e tecnici del settore mobilità sostenibile, responsabili di aziende per servizi di trasporto collettivo e liberi professionisti. La prossima edizione è prevista in modalità telematica dal 27 al 30 settembre.
Il webinar online di Assolombarda
Il nuovo corso di Assolombarda – effettuato come webinar online – inizia il 6 ottobre, per 6 pomeriggi in totale e 24 ore complessive di lezioni e approfondimenti, con un particolare focus sulla mobilità elettrica, sulle alternative per l’ultimo miglio e sull’integrazione tra i vari mezzi di trasporto.
Il corso di Bureau Veritas Italia
Con l’obiettivo di sviluppare competenze, anche di tipo normativo, per pianificare nuove soluzioni di mobilità aziendale e di trasporto sostenibile, e per migliorare la conoscenza e l’applicazione delle più recenti pratiche di mobilità all’interno delle varie organizzazioni – pubbliche e private –, si può anche fare riferimento ad esempio al corso organizzato da Bureau Veritas Italia, in programma dal 14 al 30 settembre, rivolto alle aziende, Fleet manager (responsabile della flotta aziendale) o Travel manager (gestore delle trasferte di lavoro) che vogliono acquisire la qualifica di Mobility manager. Anche qui, a causa delle disposizioni anti-Coronavirus, la partecipazione sarà effettuata in modalità da remoto.
Il master della Luiss Business School
Un altro corso dedicato, che parte il 14 settembre, per un totale di 32 ore di formazione, è quello organizzato da Selefor, sempre in modalità a distanza, mentre il Gruppo Len l’11 ottobre avvia un percorso di 80 ore rivolto a nuovi Mobility manager aziendali, dipendenti che vogliono candidarsi per la nomina in azienda, neolaureati e liberi professionisti interessati ad apprendere le basi del ruolo. Anche il corso di TuttoAmbiente inizia l’11 ottobre e si conclude due giorni dopo.
La Luiss Business School organizza a Roma, a partire dal prossimo 5 novembre, un master in Sustainable Mobility per formare professionisti che operino nell’ambito della mobilità o che vogliano ricoprire il ruolo di Mobility manager sia in ambito privato che pubblico.
Il corso Mobility Manager PRO di ExtraGiro e Len
ExtraGiro e Len hanno lanciato a ottobre 2021 la terza edizione annuale del corso Mobility Manager PRO. Patrocinato da Federciclismo e Legambiente, ospita professionisti impegnati in vari settori, dagli enti pubblici alle aziende private, come ad esempio il Mobility Manager di INPS, o Cristina Doimo, ingegnere della Ferrero e ciclista impegnata in una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza.
Tra gli altri partecipanti al corso ci sono Mobility Manager nominati da aziende, Mobility Manager di Area e liberi professionisti che intendono formarsi per mettere le proprie competenze a servizio di imprese sprovviste di Mobility Manager interno.
Il corso prevede 80 ore di lezione con professionisti del settore per acquisire tutte le competenze necessarie allo svolgimento del ruolo, dal quadro legislativo alla redazione del PSCL. “Il corso – spiega Marco Pavarini, direttore di ExtraGiro – ha avuto ottimi riscontri e feedback positivi da parte dei partecipanti alle prime due edizioni, trovando una importante partecipazione anche in questa occasione. Il corso Mobility Manager PRO sarà riproposto anche nel 2022 nelle 3 edizioni PRO e in altre edizioni differenziate per target e mercati, per rispondere alle richieste già pervenute da parte di aziende, enti e liberi professionisti. Al tempo stesso, saranno attivati dei corsi personalizzati, cercando di rispondere alle esigenze specifiche di alcuni grandi gruppi interessati alla formazione del proprio personale in una direzione di maggior sostenibilità”.
Al completamento del percorso formativo, i partecipanti al corso potranno avvalersi anche di servizi di coaching personalizzabili sui bisogni delle aziende e dei professionisti, per orientarsi e operare nell’ambito della mobilità sostenibile
Districarsi nella mappa di offerte e corsi disponibili
L’Università degli Studi Niccolò Cusano propone un master di primo livello in Mobility management (per iscriversi c’è tempo fino al 30 settembre), di durata annuale pari a 1.500 ore di formazione in modalità e-learning.
Anche l’Accademia ED (gruppo Editoriale Domus) svolge un master in Mobility manager, ma in questo caso la seconda edizione si è conclusa da poco, si tratta quindi di attendere la presentazione della terza.
Per l’offerta formativa in questo campo c’è quindi l’imbarazzo della scelta: il candidato Mobility manager prima di sciogliere i nodi del traffico e dell’inquinamento sulle varie vie di trasporto, dovrà districarsi nella mappa di offerte e corsi disponibili.
(Articolo aggiornato al 25/03/2022)