Sono 13 i progetti presentati dai Comuni capoluogo di Città metropolitane nell’ambito del bando “Mobility as a Service for Italy”, bando contenuto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vuole favorire lo sviluppo di servizi innovativi di mobilità per i cittadini e la gestione intelligente dei trasporti sul territorio.
Dal trasporto pubblico innovativo al car-sharing, dal taxi del futuro all’autonoleggio: questi alcuni dei progetti presentati, finalizzati a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio in altrettante città “leader”. Al termine ne verranno selezionate tre. Ma vediamo meglio in cosa consiste “Mobility as a Service for Italy” e come è stato articolato finora.
“Mobility as a Service for Italy”: cos’è
Lanciata nel 2021, l’iniziativa mira a promuovere la condivisione dei dati, la riutilizzabilità e l’interoperabilità dei sistemi di trasporto a partire dalle grandi città metropolitane dove ci si aspetta che l’implementazione di soluzioni MaaS (Mobility as a Service) generi i maggiori benefici.
Cos’è il Mobility as a Service
Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato, accessibili all’utente finale attraverso un unico canale digitale. Questi servizi operano attraverso piattaforme digitali di intermediazione che abilitano diverse funzionalità – quali informazione, programmazione e prenotazione di viaggi, pagamento unificato dei servizi, operazioni post-viaggio – in grado di rispondere in modo personalizzato a tutte le esigenze di mobiltà.
Mobility as a Service e PNRR
Il MaaS rientra nell’investimento 1.4.6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nella cui attuazione sono impegnati il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS).
Tutte le tappe del bando
L’investimento 1.4.6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Mobility as a Service for Italy” prevede apposite procedure selettive pubbliche finalizzate a selezionare le città metropolitane in cui testare le soluzioni MaaS.
Dal primo ottobre 2021 i Comuni capoluogo delle Città metropolitane, anche delle Regioni a statuto speciale, hanno potuto inviare la propria manifestazione di interesse per entrare a far parte dei primi tre progetti pilota di servizi Mobility as a Service for Italy (MaaS).
La prima selezione intende appunto individuare e finanziare tre progetti pilota in altrettante città metropolitane tecnologicamente avanzate (le cosiddette città “leader”), nelle quali si prevede una più elevata probabilità di successo nell’implementazione dei progetti pilota di servizi MaaS, che saranno supportati anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni.
Successivamente saranno selezionati altri sette progetti in aree “follower”, che saranno supportati progettualmente dalle tre città leader e anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni.
Alla data di scadenza dell’avviso, il 10 gennaio 2022, tutte le 13 città ammesse hanno presentato un progetto.
Si avvia ora la fase di istruttoria dei requisiti di ricevibilità/ammissibilità a cui seguirà la fase di valutazione delle nuove soluzioni di mobilità a cura di una apposita Commissione che valuterà i progetti per selezionare i tre vincitori nelle prossime settimane.
Mobility as a Service: i vantaggi
Sono molteplici i vantaggi determinati dal MaaS per i privati, per le aziende che offrono servizi di trasporto e per la collettività. Primo fra tutti, la riduzione del traffico e dell’inquinamento (sia atmosferico sia acustico).
Inoltre, gli utenti del servizio possono spendere meno per i loro spostamenti, diminuirne i tempi, muoversi in maniera più sicura, grazie al fatto, tra l’altro, che possono sempre avere informazioni aggiornate in tempo reale sulla situazione del percorso che stanno compiendo.
D’altra parte, gli operatori del mondo del trasporto, avendo una vasta mole di dati su cui costruire le proprie strategie, sono in grado di ottimizzare i loro servizi rispondendo in maniera puntuale alle necessità dei propri interlocutori. A questo proposito anche i gestori del traffico, così come le autostrade, possono optare per soluzioni e prezzi modulari in base all’utilizzo, agli orari, alla situazione della strada e così via.
Alcuni esempi nel mondo
I primi a sperimentare questa tipologia di servizi sono stati i finlandesi e, nello specifico, gli abitanti di Helsinki che già dal 2016 hanno la possibilità di fruire di Whim app, applicazione che si occupa di identificare per loro la modalità migliore per raggiungere una località.
In base al progetto Communauto/Bixi, avviato nel Quebec in Canada, alcune aziende municipalizzate di trasporti hanno deciso di proporre pacchetti che includono nella propria offerta di mezzi pubblici la possibilità di usare sia il servizio di bikesharing (di Bixi) sia quello di carsharing di Communauto).
A Gothenburg, in Germania, UbiGo aggiunge la possibilità di affittare la macchina e utilizzare il taxi, tutto mediante una sola applicazione che, tra l’altro, include la possibilità di assegnare bonus agli utenti nel caso facciano scelte di spostamento sostenibili.