Nel mondo della mobilità 2021 si rafforzerà il ruolo degli enti pubblici o si aprirà la strada ai privati? Il nuovo modello di smart mobility arriverà dall’Asia? Quale ruolo avrà il data sharing? Deloitte prova a delineare 4 scenari post-pandemia. Con molti elementi sui quali riflettere
Pubblicato il 02 Feb 2021
La mobilità 2021 resterà sostanzialmente come prima della pandemia, tranne che per una maggiore attenzione agli aspetti igienico-sanitari. Oppure vedrà un deciso ingresso dei privati, che potrebbero usare l’enorme mole di dati raccolti durante l’emergenza per offrire modalità di trasporto “senza soluzione di continuità” ai clienti. Oppure saranno le nazioni orientali come Cina e Giappone a dettare la linea della nuova mobilità, diventando i principali hub per l’innovazione e la ricerca in questo campo. O ancora: saranno le amministrazioni pubbliche a rafforzare i propri interventi sulla mobilità grazie al data sharing e a un rigoroso monitoraggio dei dati.
La pandemia ci ha insegnato l’imprevedibilità: molte previsioni a breve termine sul suo andamento e sui suoi esiti sono risultate errate o fuorvianti. Tuttavia è nella natura dell’uomo cercare di prevedere cosa succederà. Ed è indispensabile per le aziende. Anche perché ipotesi, proiezioni e previsioni sono necessarie per delineare una strategia produttiva, commerciale e finanziaria. A cercare di capire cosa avverrà nel mondo della mobilità post Covid ci hanno provato varie società di ricerca e consulenza, tra cui Deloitte. Che, non a caso, non propone un unico scenario, ma 4 diversi. Ciascuno di loro contiene elementi rilevanti sui quali riflettere. E che potrebbero avverarsi (o meno) nei prossimi mesi.
Mobilità 2021, scenario 1L’emergenza sanitaria pubblica, acuta ma di breve durata, accentuerà alcuni cambiamenti nei trend della mobilità, tra cui un maggiore ricorso dei consumatori all’e-commerce e alle consegne a domicilio, oltre ovviamente a un’accresciuta attenzione agli aspetti igienici e sanitari. Nonostante un temporaneo arretramento, la maggior parte dei provider e degli enti pubblici tornerà a svolgere i propri compiti come nel periodo precedente alla pandemia. Si ripeteranno le dinamiche tradizionali di flessione del ciclo economico, con un consolidamento su tutta la linea, dalle piccole startup della mobilità agli operatori storici più grandi.
2. THE GOOD COMPANY – LA BUONA SOCIETÀ
Mobilità 2021 - Scenario 2I beni pubblici, compresi i trasporti, saranno sempre più forniti dal settore privato. Le aziende della mobilità, in particolare i principali fornitori di tecnologia, entreranno nei settori in cui i servizi forniti dalla pubblica amministrazione faticano a tenere il passo, offrendo un trasporto senza soluzione di continuità, “seamless“, per i propri clienti. Avendo constatato l’utilità dei dati sulla mobilità utilizzati nella gestione della pandemia, gli individui saranno sempre più aperti e disponibili a condividere informazioni con il settore privato. Perciò le tecnologie legate alla mobilità avanzeranno rapidamente.
3. SUNRISE IN THE EAST – ALBA AD EST
Mobilità 2021 - Scenario 3Il modello di gestione della pandemia adottato dai Paesi dell’Asia orientale e dagli occidentali percepito come modello di successo si estenderà alla mobilità. Cina, Singapore, Giappone e altre nazioni orientali diventeranno i principali hub per l’innovazione e la ricerca nello sviluppo della mobilità, oscurando la Silicon Valley e Tel Aviv. Le catene del valore fisiche e digitali per veicoli elettrici, veicoli autonomi e altre tecnologie si consolideranno a est, a scapito delle imprese europee e nordamericane. La gestione attiva della mobilità per affrontare, a livello di sistema, le sfide relative alla congestione e alla qualità dell’aria diventeranno la norma, abilitata da una solida raccolta e analisi dei dati governativi.
4. LONE WOLVES – LUPI SOLITARI
Mobilità 2021 - Scenario 4I governi nazionali, regionali e locali matureranno una maggiore autorità mentre guidano gli sforzi per combattere il coronavirus. Le amministrazioni municipali imporranno la condivisione dei dati e regoleranno attivamente la mobilità attraverso il monitoraggio e il controllo “top-down” (ad esempio per quanto riguarda i prezzi i prezzi), prima come un modo per controllare la pandemia da Covid-19, e poi come strategia per raggiungere altri obiettivi a livello di sistema. La privacy dei dati e la sicurezza informatica avranno bisogno di una maggiore supervisione governativa.
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