SMART PAYMENT

Milano e il parcheggio digitale: addio carta, sulle strisce blu ora si paga con le app

Milano regina delle smart city punta anche a diventare n.1 della smart mobility. Un ulteriore passo lungo il percorso è l’addio al “Gratta e sosta” per i parcheggi sulle strisce blu. In alternativa si possono usare applicazioni da smartphone come Telepass Pay. Ecco quali sono i vantaggi e come funzionano i controlli

Pubblicato il 17 Gen 2019

milano-strada

Milano, da qualche anno regina italiana delle smart city, si conferma sempre più smart anche nella mobilità: da martedì 15 gennaio non sono più venduti i “Gratta e sosta” per le strisce blu (del tutto inutilizzabili a partire da fine marzo) e vengono sostituiti (anche) da applicazioni di mobile payment. Il biglietto cartaceo simile a un “Gratta e vinci” comprato dall’automobilista presso gli esercizi autorizzati lascia il posto agli altri metodi di pagamento: oltre all’utilizzo del parcometro e all’invio degli sms (quest’ultima una novità introdotta il 20 dicembre 2018), si possono utilizzare le app gratuite Telepass Pay, EasyPark e myCicero. Per i controlli i vigili urbani hanno cominciato a utilizzare l’apposito palmare che è in grado di leggere le targhe.

STRISCE BLU A MILANO

In vaste aree della città la sosta è sottoposta a una particolare regolamentazione che prevede la riserva degli spazi per i residenti e il pagamento per i non residenti. Gli spazi in cui vige una limitazione della sosta sono facilmente riconoscibili perché contrassegnati da strisce colorate e da segnaletica verticale che indica le modalità di sosta. Nelle strisce gialle la sosta è riservata ai residenti, che espongono il contrassegno rilasciato dall’Amministrazione Comunale. Le strisce blu delimitano gli spazi in cui la sosta a rotazione è assoggettata al pagamento di una tariffa oraria. Le tariffe orarie sono fissate dal Consiglio comunale. Finora, tra i vari metodi di pagamento, c’era la possibilità di comprare un tagliando tipo “gratta e vinci” e grattare via le ore di sosta: un sistema “artigianale” e complicato. Milano, incoronata nel 2018 per il quinto anno consecutivo prima smart city d’Italia da iCityRate, ha deciso che era venuto il momento di trovare una soluzione più rapida ed efficace attraverso il digitale. Ed ha così scelto di smaterializzare il vecchio “Gratta e sosta” cartaceo in favore delle applicazioni su smartphone. Ma restano in vigore anche il metodo di pagamento tradizionale via parcometro e l’invio di sms, novità introdotta di recente.

Come pagare le strisce blu con gli sms

Dal 20 dicembre al posto delle tessere cartacee Gratta e Sosta, si può pagare il parcheggio sulle strisce blu con un sms al numero 48444. Nell’sms bisogna indicare il codice dell’area di sosta (visualizzabile sul cartello stradale) e la targa del veicolo separati da un punto. Se ad esempio l’area di sosta è 1234 e la targa del veicolo AB518FD, l’utente deve scrivere un sms con il testo 1234.AB518FD. Dopo pochi secondi si riceve un sms s conferma dell’acquisto. La sosta ha una durata standard di un’ora ma può essere rinnovata inviando un nuovo messaggio. Pochi minuti prima della scadenza si riceve un sms gratuito di preavviso. Il servizio è disponibile per i clienti di Tim, Wind, 3 e Vodafone e l’importo viene scalato direttamente dal conto o credito telefonico. Al costo della tariffa oraria si aggiungerà il costo dell’sms che varia a seconda dell’operatore telefonico. Prima del 20 dicembre 2018 il pagamento via sms non era possibile: è stato reso operativo per coadiuvare le fasce di popolazione meno abituate a usare le app di pagamento da smartphone.

Come pagare le strisce blu con il parcometro

Sono cambiate anche le modalità di pagamento della sosta sulle strisce blu attraverso la rete dei quasi 1700 parcometri dislocati a Milano: a partire da maggio 2018 è stata progressivamente introdotta l’obbligatorietà dell’inserimento della targa del veicolo all’atto del pagamento, ma non è più necessario esporre il biglietto sul cruscotto. Restano valide le modalità di pagamento con monete e carte bancarie (circuiti Mastercard, Visa, Fast Pay, Bancomat). Oltre al pagamento della sosta su strisce blu, è possibile effettuare diverse operazioni come l’acquisto dei ticket per l’ingresso in Area C, l’attivazione dell’abbonamento ricaricato online o presso i bancomat, la ricarica e attivazione con una sola operazione dell’abbonamento Atm e la ricarica della tessera RicaricaMi (con biglietto urbano, settimanale 2×6 o carnet 10 viaggi).

COME PAGARE LE STRISCE BLU VIA APP

Pagare le strisce blu con app è un sistema sempre più diffuso, soprattutto tra gli automobilisti under 35, ed è il più rapido, efficace ed economicamente vantaggioso. Tramite smartphone è possibile scaricare gratuitamente tre applicazioni convenzionate con ATM, compatibili per iOS, Android e WindowsPhone.

La comodità di questo servizio consiste nel poter impostare la durata desiderata della sosta, anticipandone o posticipandone il termine e spendendo effettivamente soltanto per il tempo trascorso in sosta. Ecco l’esempio di Telepass Pay.

COME FUNZIONA TELEPASS PAY

Che cosa è TelePass Pay

È un circuito di pagamento della mobilità che punta a integrare tutti i servizi legati al bisogno di mobility non solo dei possessori di auto, ma di chiunque si muova. Consente di pagare molto facilmente pedaggi autostradali, strisce blu in alcune grandi città (appunto a Milano), parcheggio nei principali aeroporti, traghetti privati nello Stretto di Messina e accesso all’Area C di Milano. L’anno scorso si è aggiunta la possibilità di pagare con la stessa facilità il rifornimento in alcuni distributori (non solo autostradali) e  dei taxi di alcune città. Al centro la nuova app multifunzione Pyng+, che prende il posto della precedente Pyng (con cui si potevano pagare solo le strisce blu).

Perché pagare le strisce blu a Milano con l’app Telepass Pay

Il servizio Strisce Blu è gratuito e offre i seguenti vantaggi:

–Non c’è più bisogno di monetine e carte di credito o di cercare parcometri
–L’utente può prolungare la sosta ovunque ti trovi, direttamente dall’app
–L’utente può terminare la sosta anche in anticipo, pagando solo il tempo necessario
–Non si paga nessun costo aggiuntivo sulle tariffe della sosta, né sui costi legati all’invio di sms o alle carte di credito

Come pagare le strisce blu a Milano con l’app Telepass Pay

Il pagamento della sosta auto è diventato ufficialmente virtuale a Milano e in altre città d’Italia da maggio 2015. Come funziona? È sufficiente scaricare l’applicazione Telepass Pay sul proprio telefonino, aprirla dopo aver trovato parcheggio sulle strisce blu, verificare la disponibilità del servizio e indicare quanto tempo si vuole sostare. Si può poi terminare la sosta oppure prolungarla sempre attraverso l’app Telepass Pay. In alcuni Comuni è obbligatorio esporre un tagliando scaricabile dal sito di Telepass Pay. La lista dei parcheggi presso i quali è possibile il pagamento con Telepass Pay è in continua espansione. È   possibile consultare la mappa di tutte le città, in costante aggiornamento, cliccando qui.

Le strisce blu sono state solo il primo passo di una piattaforma per la mobilità intelligente che va ormai ben oltre il parcheggio. A questo servizio, per esempio, su TelepassPay è stata associata la possibilità di lavaggio dell’auto, in collaborazione con la startup WashOut, il pagamento del bollo di circolazione, e molti altri che vanno oltre la mobilità con la propria auto.

PAGAMENTI STRISCE BLU: COME AVVENGONO I CONTROLLI

Per i controlli i vigili urbani l’apposito palmare che è in grado di leggere le targhe. Il vigile può digitare numeri e lettere della targa oppure fotografarla al fine di effettuare la verifica. Se la macchina è parcheggiata in divieto o senza che sia stata pagata la sosta, scatta un’immagine da allegare alla sanzione che servirà in caso di ricorsi. Per la sosta priva di autorizzazione negli spazi dei residenti la sanzione è di 42 euro, così come quella per chi parcheggia nei riquadri blu senza versare il dovuto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2