MOBILITà SOSTENIBILE

MAXI: come funziona la startup che vuole fornire flotte elettriche ai tassisti



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MAXI, startup innovativa e società benefit, vuole offrire ai tassisti una proposta all-inclusive per noleggio di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e servizi connessi. L’operatività è prevista a Milano e Roma entro marzo 2025

Pubblicato il 10 gen 2025



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Barbara Covili, General Manager di MAXI

Fornire auto elettriche ai tassisti con un servizio all-inclusive a Milano e Roma entro il primo trimestre del 2025: è l’obiettivo di MAXI, startup che punta a una mobilità più sostenibile nelle grandi città.

Cos’è MAXI, quando è nata, cosa fa

MAXI è una startup e società benefit focalizzata sulla mobilità urbana sostenibile in Italia, in particolare nel settore dei taxi. Costituita nel 2021 a Milano, nasce con l’obiettivo di facilitare la transizione verso veicoli elettrici per i tassisti. L’azienda offre servizi completi, includendo il noleggio di auto elettriche, accesso a infrastrutture di ricarica rapida, assicurazione, manutenzione e una piattaforma digitale per la gestione dei veicoli. Le collaborazioni con BYD, Pirelli, Atlante e WINDTRE Business supportano questo ecosistema. Il lancio a Milano e Roma è previsto per il 2025, con un particolare focus sui tassisti che richiedono nuove licenze.

“Dopo essere stati selezionati per partecipare al programma di accelerazione Innovit a San Francisco, ci prepariamo ora a lanciare il progetto a Milano e Roma” ha dichiarato a novembre 2024 la General Manager della startup, Barbara Covili.

Come funziona l’app MAXI

La app MAXI dedicata consentirà ai tassisti di monitorare le stazioni di ricarica, accedere ai servizi e gestire il veicolo in maniera smart anche in caso di seconde e terze guide. L’intero processo di onboarding sarà gestito tramite un assistente virtuale, il MAXI Agent, generato con intelligenza artificiale, per offrire una user experience semplificata e innovativa.

MAXI: un modello di business innovativo e sostenibile per il settore taxi

MAXI vuole supportare i piani di decarbonizzazione delle metropoli italiane, contribuendo a una migliore qualità dell’aria e aiutando a raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2030. L’azienda non solo fornisce veicoli elettrici ma sviluppa anche infrastrutture di ricarica, facilitando l’adozione di questa tecnologia e migliorando la percezione pubblica dei veicoli elettrici.

Flotte elettriche in Italia: a che punto siamo

L’Italia sta cominciando a interessarsi all’adozione di flotte elettriche, specialmente nel settore taxi. Progetti pilota e incentivi sono in corso in città come Milano e Roma, ma restano in piedi alcune sfide.

In generale, l’acquisto di auto elettriche stenta a imporsi nel settore delle flotte aziendali, come evidenziato nello Smart Mobility Report 2024 presentato il 2 ottobre scorso. Un sondaggio condotto su 300 aziende di varie dimensioni, sparse in tutta Italia, ha mostrato che le vetture elettriche hanno ancora un ruolo secondario. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, nelle flotte aziendali, i veicoli hanno una lunga durata di utilizzo (oltre 6,5 anni) e percorrono più di 35.000 km all’anno.

Secondo un’indagine globale di Accenture sui responsabili delle decisioni nella gestione delle flotte (qui puoi scaricare il report), i maggiori ostacoli all’elettrificazione sono rappresentati dai costi iniziali elevati e da un ritorno sull’investimento deludente. Questi costi derivano principalmente dall’alto prezzo dei veicoli elettrici, più costosi dei veicoli comparabili alimentati a ICE. La volatilità dei prezzi dell’energia e del carburante, la complessità della transizione che coinvolge l’intera organizzazione e le parti terze, oltre ai costi più elevati, rendono poco chiaro il business case immediato per i veicoli elettrici. Molte aziende incontrano difficoltà anche nella realizzazione delle infrastrutture necessarie, con solo il 32% che dichiara di avere piena fiducia nella capacità della rete elettrica locale di fornire le connessioni e la potenza necessarie.

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