SMART CITY & COMPETENZE

Lavorare per le tech city: quali sono le italiane 2023, quali competenze cercano, quanto si guadagna

Milano, Roma, Padova, Bologna, Verona sono le prime 5 “tech city” dove si guadagna di più lavorando in ambito tecnologico. Catania è all’ultimo posto. Ma le differenze tra città sono state ridotte dal lavoro da remoto, che contribuisce a portare alle aziende talenti da ogni parte d’Italia. Il report di Esperis

Pubblicato il 02 Nov 2023

Lavorare per le tech city in Italia

Nelle tech city italiane si cercano profili professionali altamente tecnologici: dal report Tech Cities 2023, lo studio di Experis sui profili tecnologici più richiesti nelle principali città italiane nel 2022, risulta che le professioni più ricercate e più pagate in ambito IT sono quelle emerse dal processo di digitalizzazione accelerato dalla pandemia da Covid-19.

In particolare Milano si conferma la provincia con la RAL media nazionale più alta, pari a 51.400 €. La RAL, lo ricordiamo, è l’ammontare totale della retribuzione lorda annuale, ovvero la somma dei compensi corrisposti dal datore di lavoro prima dell’applicazione delle ritenute fiscali e contributive. La “tech city” con la RAL media più bassa, con 39.000€, è Catania, considerando profili con media seniority.

Nonostante tra Milano e Catania si osservi ancora un’ampia differenza, i livelli di RAL tra le diverse province stanno progressivamente diminuendo nel tempo, con particolari segnali dalle province di Padova e Bologna, Bari e Napoli.

Cos’è una tech city

Una “Tech City”, nota anche come “Smart City“, è un tipo di città che utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per migliorare la qualità e il rendimento dei servizi urbani come l’energia, i trasporti e le utilities.

Nelle tech city, l’innovazione tecnologica è al centro delle attività quotidiane. Questo include l’uso di tecnologie come l’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale (AI), il Big Data e l’analisi dei dati per migliorare e ottimizzare le operazioni cittadine, migliorare l’interazione tra cittadini e governo, e promuovere lo sviluppo economico.

Tech Cities: il report

Nella quarta edizione di Tech Cities, gli studiosi hanno proseguito l’analisi delle figure con competenze IT&Technology più richieste dalle imprese italiane, approfondendo i dati della domanda da parte delle aziende, i trend del mercato del lavoro e i dati relativi alle RAL medie per i profili con una middle seniority.

Per questo Osservatorio è stato inserito un nuovo profilo, il Software Quality Assurance Tester, in gergo QA Tester, professionista dell’innovazione in crescita di importanza in termini di richiesta da parte delle aziende, grazie alle sue competenze di sviluppo software e testing, al confine con la sicurezza informatica.

In particolare, per questo semestre, è stato osservato un incremento del compenso lordo per i profili del Chief Technology Officer nella provincia romana e padovana, per il Devops Engineer sempre nel padovano, per il Model Based Design Engineer nella provincia napoletana e barese, per il Cloud Architect nel bolognese e nella provincia romana e per l’E-commerce Manager nel bolognese.

Il lavoro da remoto contribuisce a uniformare i salari e consente alle aziende di attrarre talenti da tutta Italia

Questo trend che gli analisti osservano già dal 2022 può essere attribuito alla crescente diffusione del lavoro da remoto, sempre più richiesto dai professionisti IT&Technology. Da un lato, il remote working sta contribuendo a uniformare i livelli salariali in tutto il Paese, riducendo le disparità regionali. Dall’altro lato, consente alle aziende che si aprono a questa modalità di lavoro di espandere la loro capacità di attrarre talenti su scala nazionale, anziché limitarsi a una regione specifica.

Le tech city dove si guadagna di più nell’IT

Le tech city sono si guadagna di più lavorando in ambito tecnologico in Italia sono, nell’ordine:

Milano
– Roma
– Padova
– Bologna
– Verona
– Torino
– Udine
– Bari
– Napoli
– Catania

A livello di retribuzioni medie, Roma supera Padova piazzandosi al secondo posto, con una RAL media di 45.600 €. Padova quindi, in passato seconda nel ranking insieme alla Capitale, scende al terzo posto per poche centinaia di Euro, con 45.400 €.

Il resto della classifica resta invariato rispetto al semestre precedente: sempre in termini di RAL medie, la provincia bolognese si riconferma al quarto posto della classifica con 45.000 €, sopra Verona, Torino e Udine, con RAL rispettivamente di 44.600€, 43.800€ e 43.100€.

La provincia di Bari mantiene il progresso registrato nelle precedenti edizioni con una RAL media di 40.100 €, difendendo la sua posizione davanti a Napoli, penultima rispetto alla classifica con 39.300€, uno scarto molto piccolo con Catania (39.000€).

Il 31% dei profili tecnologici in Italia è richiesto da Milano

In termini di domanda di profili dell’innovazione la provincia milanese permane in cima alla classifica, coprendo il 31% della domanda dei profili IT&Technology oggetto di quest’osservatorio semestrale, seguita dalla provincia romana (17%) e bolognese (8%).

Con Milano al vertice delle classifiche della domanda di profili e RAL media, nella provincia lombarda si conferma e consolida l’elevata competizione tra aziende per accaparrarsi i profili dell’innovazione, manifestandosi con un rialzo delle RAL e una maggiore attenzione alle tematiche di Employer Branding per migliorare l’attraction e la retention dei talenti.

I più richiesti: Java Developer, Data Scientist/Analyst, SAP Manager

A livello nazionale, come nel semestre precedente, i profili più richiesti restano il Java Developer, il Data Scientist/Analyst e il SAP Manager.

La domanda di questi tre profili – oltre che a livello nazionale – spicca nelle Tech Cities di Milano, Bologna, Padova, Torino e Udine. Troviamo invece delle variazioni per il terzo profilo che, a Roma diventa il Cloud Architect, sempre dopo il Java e il Data; nelle città di Bari, Napoli, Verona e Catania il terzo posto è invece dell’Ecommerce Manager/Specialist, trend già evidenziato su Napoli nel precedente semestre, segnale di quanto importante stia diventando la vendita online anche per il sud Italia e capoluoghi minori come Verona.

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Redazione EconomyUp
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