Certifica, in modo preciso e puntuale, il risparmio ambientale realizzato da chi fa carpooling, e lo premia, in quanto è in grado di analizzare e riconoscere i risultati delle attività di mobilità low carbon, a minori emissioni di CO2 e altri inquinanti.
È questa la specializzazione della startup Jojob, società benefit costituita 7 anni fa che ha sviluppato una piattaforma di welfare per la mobilità dei dipendenti. Attraverso la sua applicazione mobile di carpooling rende evidenti minore inquinamento e benefici per l’ambiente: perché condividere l’auto significa abbattere i costi e le emissioni di anidride carbonica. Un comportamento virtuoso, meglio ancora se nel farlo se ne ricavano dei vantaggi.
Un servizio, quello del carpooling, che il governo italiano ha deciso di incentivare. Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili nel 2021 ha stanziato 50 milioni di euro a favore di iniziative di mobilità sostenibile per i dipendenti delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di fondi erogati a imprese, P.A. e anche istituti scolastici dotati di mobility manager e che hanno predisposto piani di spostamenti casa-lavoro del proprio personale attraverso iniziative di mobilità sostenibile, inclusi carpooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing.
È in questo contesto che si muove JoJob, startup della mobilità che, come molte altre, ha sfidato ( e per il momento superato) la sfida della pandemia.
Come è nata e come funziona Jojob
Jojob Real Time Carpooling è un servizio innovativo di carpooling per gli spostamenti pendolari lanciato nel 2015 dalla società fondata due anni prima a Torino da Gerard Albertengo, mobility manager, docente di Mobility Management e fondatore nel 2011 di Bringme Social Carpooling, uno dei primi portali di carpooling in Italia. “Jojob Real Time Carpooling è un’applicazione mobile pensata per chi fa commuting, disponibile gratuitamente per sistemi Android e iOS”, sottolinea Albertengo, Ceo di Jojob.
Ecco come funziona: scaricando l’applicazione da App Store o Google Play e registrandosi gratuitamente al servizio, si possono visualizzare colleghi e dipendenti di aziende limitrofe che abbiano un tragitto compatibile, mettersi facilmente in contatto attraverso una chat integrata e prenotare i passaggi in carpooling. Ogni utente può pianificare i propri tragitti, individuare autisti o passeggeri con i quali condividere i viaggi, prenotare passaggi in carpooling e contribuire automaticamente ai costi di viaggio.
La società ottiene i propri ricavi attraverso gli accordi con le aziende che abilitano il carpooling per i dipendenti.
Il sistema di cashback di Jojob
Attraverso l’applicazione mobile viene certificato il risparmio ambientale, espresso in termini di emissioni di CO2 evitate, dopo ogni tragitto percorso in carpooling: ogni utente potrà quindi quantificare il proprio contributo all’ambiente e beneficiare di riconoscimenti e premi a esso collegati. In pratica, più si usa il carpooling e più si viene premiati.
“In questo modo – dice Albertengo – in accordo con le aziende, incentiviamo la mobilità sostenibile attraverso un sistema di cashback assicurando premi e riconoscimenti ai carpooler più virtuosi”.
Il carpooling in sicurezza in pandemia
La pandemia mondiale ha dato un durissimo colpo anche alle attività di sharing mobility, e in questo scenario Jojob ha portato avanti la sua proposta di #carEpooling, ovvero di un carpooling in sicurezza: equipaggio di massimo due persone, sedute una davanti e una dietro e indossando le mascherine protettive, tenendo possibilmente i finestrini aperti, con l’invito a igienizzare spesso l’abitacolo e a creare degli equipaggi stabili nel tempo.
“Promuovere il carpooling aziendale rappresenta una scelta strategica anche nello scenario attuale”, ribadisce Albertengo “una situazione in cui convivono elevate misure di sicurezza a causa della pandemia e in cui è altrettanto necessario mantenere alti i livelli di produttività e continuare a combattere l’inquinamento nell’aria”.
Inoltre, dai dati di chi utilizza il carpooling emerge come nel 70% dei casi gli equipaggi su Jojob siano già stabili: il contatto è quindi limitato sempre alle stesse persone, le stesse con cui magari si condivide poi l’ufficio e il posto di lavoro.
Il Premio speciale Repower per l’Innovazione 2021
Jojob si è anche aggiudicata il Premio speciale Repower per l’Innovazione 2021, che consiste in un percorso di affiancamento e trasferimento di competenze della durata di un anno.
“Quello realizzato da Jojob è un progetto che ha già avuto modo di mostrare la propria utilità e che ha saputo resistere anche al periodo di pandemia”, sottolinea Fabio Bocchiola, country manager della filiale italiana di Repower: “Crediamo e investiamo nelle nuove forme di mobilità intelligenti e Jojob rientra alla perfezione in questa visione”.
Il Premio speciale per l’Innovazione Repower, arrivato alla quarta edizione, ha visto vincere nella prima edizione Userbot, startup che utilizza l’Intelligenza artificiale per il customer care, nella seconda RiceHouse, il progetto di Biella di Tiziana Monterisi che riutilizza gli scarti del riso per il riutilizzo nell’edilizia, e nella terza Remodule, progetto che recupera le celle delle batterie delle auto ibride ed elettriche per riutilizzarle in altre applicazioni.