MOBILITÀ DEL FUTURO

Guida autonoma: come sarà la smart city irlandese di Jaguar Land Rover

Jaguar Land Rover guida un consorzio di aziende software, della mobilità e delle telecomunicazioni che realizzerà un sito interamente dedicato ai test dei veicoli a guida autonoma tra Limerick e Shannon, in Irlanda. Ecco come sarà e gli esempi analoghi nel mondo

Pubblicato il 25 Nov 2020

Jaguar guida autonoma

Se un giorno vogliamo poter sfrecciare sulle nostre strade a bordo di automobili a guida totalmente autonoma occorrono luoghi dove eseguire questo tipo di sperimentazione. In Italia ne nascerà uno in Irpinia, il Borgo 4.0. Da un’altra parte dell’Europa, in Irlanda, la casa automobilistica Jaguar Land Rover, insieme a un’ampia serie di altri soggetti, punta a creare una realtà analoga: una città-test per capire le potenzialità, e anche gli eventuali rischi, della guida autonoma. Il progetto, in collaborazione con Fmci (Future Mobility Campus Ireland), organizzazione non profit per la mobilità del futuro, prevede una città interamente dedicata ai test dei veicoli driverless nell’area metropolitana compresa tra Limerick e Shannon. Oltre 12 km di strade pubbliche verranno dotati di sensori per raccogliere i dati delle prove effettuati dalla Jaguar I-Pace elettrica.  

Come nel caso di Borgo 4.0, il progetto è partecipato da numerosi soggetti che contribuiscono alla sua realizzazione. Un’operazione di co-innovazione effettuata da un consorzio di aziende software, della mobilità e delle telecomunicazioni. Tra i nomi coinvolti Cisco, Seagate, Renovo, Red Hat e Mergon, ma soprattutto dall’ente governativo irlandese che finanzia e consente le sperimentazioni.

Come funzionerà la smart city irlandese per l’auto a guida autonoma

Il sito, che sorgerà in posizione strategica, vicino all’hub software di Shannon, sarà completamente servito da sensori e disporrà di sistemi di localizzazione, di un centro di gestione e controllo dati e di prototipi a guida autonoma. Saranno realizzati per lo scopo incroci intelligenti, strade connesse, parcheggi autonomi e punti di ricarica per veicoli elettrici, oltre a collegamenti con una tratta autostradale connessa di 450 km e un corridoio di traffico aereo per droni controllato dall’aeroporto di Shannon.

“La partnership con Fmci ci dà la possibilità di provare in condizioni reali le nostre tecnologie autonome, connesse, elettrificate e condivise in una location strategica – ha commentato John Cormican, general manager di Shannon Ireland Jaguar Land Rover – La collaborazione con altre grandi aziende ci consentirà uno sviluppo più efficiente dei nostri sistemi”.

“L’area della smart city è una struttura di prima classe dove queste aziende di livello mondiale possono collaborare allo sviluppo di tecnologie leader, dai veicoli autonomi alle infrastrutture connesse – ha aggiunto Russell Vickers, nominato amministratore delegato del nuovo campus – Il banco di prova consente di sperimentarle in condizioni reali, contribuendo a rispondere alle domande poste dal futuro della mobilità in modo efficiente e collaborativo”.

Altri esempi di smart city per la mobilità

L’italiana Borgo 4.0 è una piattaforma tecnologica per la mobilità sostenibile e sicura che riunisce imprese e università, con un investimento per oltre 76 milioni di euro. La promuove l’Anfia, l’associazione dell’automotive guidata da Paolo Scudieri. La sede dell’ambizioso progetto di smart mobility sarà l’Alta Irpinia, intorno al borgo di Lioni (provincia di Avellino), scelta per la sua connessione con Contursi e l’autostrada A2, dove il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato dal 2016 la realizzazione del progetto Smart Roads. Da qualche mese si attende il via ufficiale al progetto.

In Giappone, Toyota ha già annunciato l’intenzione di costruire un prototipo di città del futuro su un’area di 175 ettari alla base del monte Fuji. “Woven City” – questo il suo nome –  sarà dedicata interamente allo sviluppo di mobilità sostenibile, zero emissioni e guida totalmente autonoma.

Volkswagen ha firmato un accordo con il governo greco per avviare un’analoga sperimentazione sull’isola di Sampaia.

Nel 2019 Bosch e Daimler hanno fatto partire un progetto per testare in California la prima flotta di car sharing (car2go) e ride-hailing (mytaxi) senza guidatore.

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