La moto elettrica può diventare nei prossimi anni una delle protagoniste di una mobilità più sostenibile, oltre che più comoda e innovativa, anche fuori dall’ambito urbano. Per contenere i danni provocati all’ambiente dai veicoli a emissioni inquinanti, si punta a promuovere l’utilizzo delle automobili elettriche o ibride, ma un ruolo importante possono svolgerlo anche le moto usate per viaggi e turismo.
Tra le pioniere del mototurismo elettrico ci sono, non a caso, due donne, Lorena Bega e Valentina Bruno, che, partite da Vinci (Firenze) il 31 agosto, hanno percorso con le loro moto elettriche 1.000 km fino ad approdare a Ostuni, in Puglia, il 3 settembre. Risultato: un risparmio del 94 per cento di emissioni di CO2 rispetto a due moto convenzionali.
Il Girls Energica Tour (questo il nome del viaggio-esperimento) si è concluso da poco, ma non si conclude affatto il messaggio che sta alla base di questa avventura tutta al femminile, sostenuta da Telepass insieme a Legambiente. Anzi, la nuova impresa è un ulteriore passo, come sottolinea il CEO di Telepass, Gabriele Benedetto, nell’ambito di un “percorso sostenibile, intermodale e totalmente innovativo”. Percorso che rientra nel contesto di T va di partire?”, spazio editoriale (e non solo) di spunti, idee, consigli e itinerari creato appositamente da Telepass per proporre, grazie alla collaborazione con alcuni partner d’eccellenza, vantaggi agli utenti nell’ottica di questa particolare estate italiana.
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Il Girls Energica Tour, come è andata
Lorena Bega e Valentina Bruno hanno realizzato il primo viaggio tutto al femminile e tutto italiano a emissioni zero lungo la penisola utilizzando Eva EsseEsse9+ ed Eva Ribelle, moto 100 per cento elettriche costruite a Modena da Energica, note per le prestazioni brillanti, ma fino a oggi mai utilizzate per il mototurismo.
Il Girls Energica Tour è nato quasi per gioco, per poi trasformarsi in un grande evento mediatico, che ha combinato quattro tappe a emissioni zero con la condivisione di progetti ambientali patrocinati, come il tour, da Legambiente e Save the Planet. “Tutto è partito quando mio fratello Mauro – ha raccontato Valentina Bruno – ha deciso di aprire una concessionaria di moto elettriche in Toscana (la Elettricorse, che ha assicurato l’assistenza tecnica e logistica durante il viaggio) e si è offerto di farmene avere una da provare qui, nella mia Ostuni. A quel punto mi sono chiesta, perché spedirla? Vengo io a prenderla, ma non voglio partire da sola”. Ha fortemente voluto al suo fianco Lorena Bega, l’influencer milanese specializzata in moto e in missioni impossibili. Il Covid-19 ha imposto un rinvio della partenza, inizialmente prevista a luglio, ma alla fine le motocicliste ce l’hanno fatta.
Lo slogan del Girls Energica Tour: 2 donne, 2 moto elettriche, 1 viaggio, 4 giorni, 1.000 km. Tutto mirato a dimostrare che anche le moto non alimentate a benzina possono essere partner ideali in un viaggio, senza generare alcuna ansia per quanto riguarda l’autonomia.
QUI il video del tour
Moto elettrica: verso un mototurismo più sostenibile
Entusiasta Davide Cervellin, Chief Marketing & Data Officer di Telepass, la società che “da 30 anni alza le sbarre in autostrada, ma negli ultimi tre ha aggiunto nuovi servizi, fruibili attraverso Telepass Pay e una app dedicata. Si possono noleggiare monopattini, prenotare un treno o un lavaggio auto o moto a domicilio e molto altro ancora. Lorena e Valentina lo hanno dimostrato, trasformandosi nelle nostre ambasciatrici ideali. La nostra speranza – ha aggiunto Cervellin – è che nel 2030 si possa fare mototurismo in modo più sostenibile”.
Per Ruggero Ronzulli, direttore di Legambiente Puglia, il Girls Energica Tour è “la testimonianza vivente che quello che Legambiente sostiene da 40 anni è possibile: una mobilità sostenibile in scala più grande può essere una realtà molto vicina, bisogna soltanto crederci”.
L’avventura di Lorena Bega e Valentina Bruno è partita con una prima ricarica con energia proveniente da fonti rinnovabili, effettuata alle colonnine Enegan di Vinci. Enegan è un’azienda impegnata nelle forniture non solo di luce, ma anche di gas e telecomunicazioni, che ha dato vita anche a Save the Planet, onlus specializzata in progetti ecocompatibili. Quest’ultima ha confrontato l’impatto ambientale del tour 100 per cento elettrico con quello di due moto tradizionali e con prestazioni equivalenti, impegnate sullo stesso percorso: le emissioni complessive di CO2 non sono state superiori ai 20 kg per percorrere i 1.000 chilometri dell’itinerario. Un valore nettamente inferiore ai 193 kg di anidride carbonica liberata nell’aria da un’auto a benzina di media cilindrata e ai 336 di due moto convenzionali con cilindrata compresa tra gli 800 e i 1.000 cc. Non bisogna infatti dimenticare che le Energica Eva EsseEsse9+ ed Eva Ribelle hanno prestazioni di alto livello, rispettivamente con potenze di 80 e 107 kW e accelerazioni brucianti.
Il bilancio consuntivo che evidenzia un risparmio pari al 94 per cento delle emissioni di CO2 nell’ambiente – specifica il direttore Rete Vendita di Enegan, Vincenzo Campa – è riferito a ricariche effettuate con energia proveniente da un mix energetico. Se tuttavia lungo il percorso Lorena e Valentina avessero trovato colonnine come quelle della sede toscana, l’impatto in termini di emissioni di anidride carbonica sarebbe risultato completamente azzerato.
Moto elettrica: le differenze con la moto convenzionale
Il Girls Energica Tour ha definitivamente portato fuori dall’ambito urbano la moto elettrica. Ma in che cosa differisce da una moto convenzionale, rumore a parte? “Le esperienze sono evidentemente diverse – spiega Lorena Bega- non c’è il cambio e bisogna prendere confidenza con il freno motore che interviene appena si chiude l’acceleratore, contribuendo a rigenerare energia e ricaricare la batteria. La guida è diversa, ma comunque divertente, perché le prestazioni ci sono eccome. La differenza che mi ha colpito di più? L’assenza di vibrazioni e calore. Oltre all’impagabile soddisfazione di vedere scorrere le aree di servizio autostradali senza doversi fermare a fare il pieno di benzina”.