I “gemelli digitali” possono contribuire a una smart mobility sempre più sostenibile.
L’attenzione sempre più evidente e concreta all’ambiente e ai temi della sostenibilità passa indubbiamente anche attraverso il settore della mobilità. Ed è così che il concetto di smart mobility emerge come un pilastro fondamentale per plasmare un futuro più verde ed efficiente dal punto di vista energetico. Un’innovazione sostenibile che può, quindi, essere abilitata e accelerata dalla tecnologia, che per Dassault Systemes, una controllata di Dassault Group fondata nel 1981 da Avions Marcel Dassault, si traduce nel concetto di “gemello virtuale”.
L’universo della mobilità smart non riguarda solo l’adozione di veicoli elettrici e a guida autonoma, ma abbraccia un’ampia gamma di soluzioni innovative volte a migliorare gli spostamenti urbani e interurbani in modo intelligente.
Economia circolare e tecnologia alla base di una mobilità smart
La transizione verso la mobilità smart incoraggia anche lo sviluppo di un’economia circolare, in cui i veicoli e le loro componenti vengono progettati per essere facilmente riciclabili e riutilizzabili realizzando, così, un passaggio dall’idea di “vehicle as a product” a quella di “mobility as a service”.
Dalla ricerca di nuovi materiali riciclabili e leggeri alla simulazione di nuove forme di batterie, design, modelli e prototipi in ambienti virtuali: sono diverse le soluzioni – basate su AI, IoT realtà virtuale e non solo – che contribuiscono oggi ad alimentare un campo in continua evoluzione, rendendo i veicoli più green, riducendo la loro carbon footprint e promuovendo, in questo modo, un design più circolare.
Figura 1 Fonte: Dassault Systemes
Il ruolo dei gemelli digitali per la smart mobility
Il virtual twin costituisce una rappresentazione completa di un sistema o prodotto. Si parte dalla creazione di un modello 3D che ne riflette le caratteristiche fisiche, le misure e le proprietà, per poi passare alle fasi di simulazioni per esplorarne il comportamento anche all’interno dell’ambiente in cui verrà inserito, così come le esperienze di coloro che interagiranno e lo utilizzeranno nel mondo reale.
Come Dassault Systemes usa i gemelli digitali per una mobility davvero smart
“Sappiamo che il nostro pianeta ha risorse limitate e dobbiamo affrontare grandi sfide, prima tra tutte l’inquinamento – afferma Oliver Ripet, Executive Vice President, Europe, Middle East, Africa (EMEA) di Dassault Systemes-. L’impiego di tecnologie simili apre la strada alla creazione di prodotti, servizi e procedure in grado di superarle e forniscono le competenze necessarie per soddisfare le esigenze di consumatori sempre più attenti all’impatto ambientale”.
“Le tecnologie dei gemelli digitali accelerano la fase di concept del veicolo, la loro progettazione, le verifiche di design e la convalida dei materiali e dei processi di produzione riducendo, al contempo, il numero e il tempo impiegato per svolgere test nel mondo reale. Le decisioni prese durante questi step possono essere registrate e associate al gemello virtuale, fornendo una traccia dettagliata lungo l’intero ciclo di vita del prodotto fisico”, commenta Laurence Montanari, Vice Presidente Transport and Mobility di Dassault Systemes.
A differenza di un gemello digitale, questa tecnologia include infatti non solo la configurazione attuale di un prodotto, ma anche il suo passato progettuale, e offre una prospettiva sul potenziale futuro.
«Dobbiamo superare il focus sul singolo veicolo e invece considerare l’intero ecosistema della mobilità in cui viviamo. I gemelli virtuali sono fondamentali per immaginare, creare e testare soluzioni innovative per città, territori e attori privati e pubblici – aggiunge Montanari -. Le emissioni di CO2 generate dai veicoli durante l’intero ciclo di vita si sono già ridotte del 30% in 10 anni, mentre il 45% dei veicoli venduti nel 2030 sarà elettrico, rispetto al 16% nel 2023. Ancora, si prevede un aumento della produzione di batterie da 1,6 TWh nel 2022 a 6 TWh nel 2030».
Gemelli digitali: ottimizzazione operativa e accesso condiviso alle informazioni
Diventa, dunque, fondamentale poter contare su strumenti e soluzioni in grado di restituire uno scenario completo e dettagliato delle funzionalità di un prodotto, delle condizioni di utilizzo e del loro impatto sull’ambiente. E in questo contesto, il gemello virtuale del veicolo e la sua architettura elettronica consentono lo studio di oltre 109 varianti per le auto, numero che sale a 1021 per i veicoli pesanti.
“Attraverso la tecnologia dei virtual twin, o gemelli digitali, è possibile realizzare un’acquisizione immediata e costante di dati sempre aggiornati al fine di ottimizzare la circolazione urbana e interurbana, potenziare la sicurezza sulle strade e fornire agli utenti soluzioni di trasporto su misura e più efficienti”, continua il VP.
Servendosi di un gemello virtuale e grazie alla piattaforma 3DExperience – una tecnologia in Cloud che permette di connettere le persone ai processi e ai dati – le imprese possono quindi ottimizzare le attività operative, sviluppare una maggiore capacità di adattamento, creare modelli, simulare e verificare nuove procedure di produzione ed operazioni senza dover ricorrere a costosi e prolungati processi di implementazione da sviluppare e testare nel mondo fisico.