“Una partnership che nasce da una visione comune: la mobilità sta cambiando”. Così Gabriele Benedetto, amministratore delegato di Telepass, in questa video intervista, sintetizza il senso del lavoro di co-innovazione fatto con Generali che ha portato al lancio di Next, un nuovo telepass che è assistente per la mobilità.
In Italia il mercato delle auto connesse è in costante crescita (qui puoi vedere i dati dell’ultimo report dell’Osservatorio del Polimi) : rappresentano ormai quasi il 47% del parco circolante. Un’auto su due è quindi ancora sconnessa. Per questo vale la pena investire su soluzioni che portino su questi veicoli i vantaggi della connessione. “Per anni abbiamo investito sull’hardware, il telepass o la blackbox, e sappiamo che in prospettiva sarà soppiantato dalle auto connesse. Ma nel frattempo c’è l’opportunità di distribuire i servizi di nuova generazione a chi non ha ancora un’auto connessa o su quelle che non sono aperte allo scambio di dati”
Next è, quindi, un hardware connesso che da accesso a tutti i servizi di mobilità e assicurativi delle sue società e arriva dopo tre anni di collaborazione fra Telepass e Generali, in particolare con Jeniot la società del gruppo assicurativo che si occupa di tutte le applicazioni IoT. “Insieme abbiamo già lanciato un servizio che trovo straordinario”, ricorda Benedetto nella video intervista: il rimborso automatico in caso di ritardi in autostrada. “Lo abbiamo potuto fare lavorando insieme sui dati di viaggio autostradali”.
Che cosa fare si può fare con Next? “Pagare le strisce blu senza toccare il cellulare oppure far lavare l’auto rispondendo soltanto “si” alla domanda: vuoi trovare l’auto pulita? dopo aver parcheggiato”, esemplifica Benedetto.
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