Firenze si conferma smart city puntando a essere tra le prime città europee a sperimentare l’uso di droni e veicoli elettrici a decollo verticale per il trasporto di persone, merci e farmaci. Il Comune del capoluogo toscano e l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) hanno firmato a maggio 2022 un protocollo per la promozione della mobilità aerea avanzata, ovvero l’utilizzo di droni e veicoli elettrici a decollo verticale (VTOL) per il trasporto di persone, merci e farmaci. Una collaborazione che punta allo sviluppo di servizi di mobilità aerea efficienti, sicuri, sostenibili e interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e/o le infrastrutture di trasporto pubblico.
Firenze: droni per le persone e le merci entro 3 anni
La città che da due anni consecutivi è in testa ad ICity Rank 2021, l’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane di FPA (Gruppo Digital360), vuole innovare anche quello che avviene nei suoi cieli. Il progetto, come spiegato il sindaco Dario Nardella, è far volare i droni sopra Firenze entro i prossimi 3 anni. “Firenze sarà tra le prime città europee a sperimentare sistemi tecnologici avanzati per il trasporto aereo di merci e persone” ha detto. “Questo protocollo rappresenta una novità assoluta che ci metterà in condizione di cominciare a lavorare seriamente a una infrastruttura nuova e moderna che preveda ad esempio aree riservate a droni a decollo verticale per il trasporto persone, sistemi di controllo del territorio per la sicurezza urbana o ancora attività di delivery. Dopo il Covid chi si ferma nell’innovazione tecnologica è perduto”.
In altre parole tra qualche anno potremmo vedere droni che consegnano pacchi davanti all’abitazione di un residente, o portano farmaci a un anziano che ha difficoltà a muoversi, o trasportano individui da casa all’aeroporto con i taxicotteri.
“Partendo dalla certezza che dopo la pandemia, nulla sarà più come prima – ha dichiarato il Presidente dell’ENAC e Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma – è necessario accelerare i processi tecnologici che possano determinare un cambiamento nella società in cui viviamo. La rapida diffusione delle nuove tecnologie, incide infatti in modo significativo anche sul settore della mobilità urbana dei beni e delle persone, avviando una riconciliazione tra trasporto aereo e tutela dell’ambiente. Questo stravolgimento epocale porterà alla graduale implementazione di nuovi modelli integrati e intermodali di mobilità intelligente, sia aerea che terrestre, tali da sviluppare soluzioni innovative ed ecosostenibili su cui si baseranno nuovi scenari di business per la realizzazione della mobilità come servizio. Affinché l’Italia possa raggiungere anche in questo la leadership a livello globale, è fondamentale che si realizzi un coordinamento significativo tra le azioni di governo, il regolatore aeronautico, i territori e lo sviluppo industriale che tenga conto degli indirizzi europei per la costituzione di un sistema resiliente ai cambiamenti futuri”.
Il Piano di Enac per l’Advanced Air Mobility in Italia
L’intesa con il Comune di Firenze relativa ai droni è uno dei tasselli del Piano Strategico Nazionale Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030) annunciato a fine 2021 dall’Enac insieme alla Roadmap e al relativo Business Plan.L’Ente sta portando avanti il progetto nazionale di Advanced Air Mobility insieme al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e i principali stakeholder nazionali.
La sfida è quella di mettere in atto una strategia aperta all’innovazione tecnologica volta a creare un ecosistema in grado di integrare nuove tipologie di servizi per i territori e per i cittadini. L’Advanced Air Mobility include, infatti, le operazioni di trasporto di merci e persone e l’effettuazione di servizi in ambito urbano (Urban Air Mobility – UAM) e in ambito intra-urbano mediante l’utilizzo di sistemi aerei sia manned (ovvero con pilota a bordo) sia unmanned (ovvero senza pilota a bordo), con diversi livelli di autonomia.
Il Direttore Generale Alessio Quaranta ha evidenziato: “Uno degli obiettivi dell’ENAC è quello di traguardare il settore dal trasporto aereo al comparto aerospaziale, dagli ultraleggeri ai mezzi per i voli suborbitali. Siamo pronti per la nuova sfida: abbiamo una roadmap e un Piano elaborato con le istituzioni di riferimento e con i principali player del settore, che delineano una strategia nazionale in grado di sfruttare la terza dimensione e permettere alle imprese italiane di essere protagoniste nell’adozione e nella fornitura di prodotti di mobilità aerea. Siamo certi che l’ENAC avrà un ruolo decisivo per accelerare la crescita di un tessuto industriale e tecnologico nazionale cogliendo le opportunità offerte dalla mobilità aerea avanzata a livello globale con l’obiettivo di implementare la competitività del Paese, anche attraverso la creazione e la valorizzazione di nuove professionalità”.
Le fasi del progetto Enac
Il progetto di creazione dell’ecosistema italiano di Mobilità Aerea Avanzata alla base per Piano strategico Nazionale AAM, è articolato in diverse fasi:
- definizione di una Roadmap Nazionale di AAM volta a colmare i gap regolamentari, tecnologici e infrastrutturali individuati rispetto alla creazione dell’ecosistema;
- realizzazione del Piano Strategico, quale strumento di indirizzo e attuazione delle iniziative pubbliche e private per la creazione dell’ecosistema nazionale per l’AAM;
- ricognizione e allocazione delle risorse pubbliche e private necessarie ad abilitare l’implementazione della Roadmap.
Per l’elaborazione del Piano Strategico Nazionale AAM e del relativo Business Plan l’ENAC è stato supportato dalla società PWC Strategy, in coordinamento con la Direzione Generale DG ATA, con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e un gruppo ristretto di esperti della task force composto da alcuni main player nazionali, tra cui Leonardo, Telespazio, Aeroporti di Roma ed ENAV.