MOBILITÀ INNOVATIVA

Energie rinnovabili: FlixBus lancia anche in Italia gli autobus a pannelli solari

Il progetto pilota riguarderà inizialmente due mezzi impiegati per le tratte Milano-Marsiglia e Milano-Monaco. Si aggiungono ad altri sei autobus FlixBus dotati di pannelli solari, già operativi in Europa. L’AD Italia Andrea Incondi: “Così risparmiamo carburante e riduciamo le emissioni”

Pubblicato il 12 Lug 2023

Bus con pannelli solari FlixBus

FlixBus, giovane operatore europeo della mobilità, lancia i nuovi autobus con pannelli solari. Il progetto pilota riguarderà inizialmente due mezzi impiegati per le tratte internazionali Milano-Marsiglia e Milano-Monaco. Un’iniziativa ambiziosa, frutto della cooperazione tra FlixBus e l’operatore Morandi S.r.l., partner storico di Varese e responsabile dell’operatività delle linee coinvolte, che è stata presentata l’11 luglio 2023 alla Camera in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare Innovazione (IPI), insieme all’AD di Flixbus Italia, Andrea Incondi.

QUI TUTTO SULLE AUTOMOBILI A PANNELLI SOLARI

Cosa fa FlixBus

Fondata e avviata in Germania, la startup lavora a braccetto con le PMI del territorio. Dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche. FlixBus ha creato la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, con oltre 400.000 collegamenti al giorno verso oltre 5.500 destinazioni in 40 Paesi.

Dalle sedi di Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Zagabria, Stoccolma, Amsterdam, Aarhus, Praga, Budapest, Los Angeles, Madrid, Bucarest, Varsavia, Bruxelles, New York, Kiev, Belgrado, Lisbona, Norimberga, Istanbul, Londra, San Paolo e Sofia, il team FlixBus è responsabile della pianificazione della rete, del servizio clienti, della gestione qualità, del marketing e delle vendite, oltre che dello sviluppo del business e tecnologico.

Le aziende di autobus partner, spesso imprese familiari con alle spalle generazioni di successo, sono invece responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi.

Gli autobus a pannelli solari

“Rispetto ai veicoli impiegati finora – ha spiegato Andrea Incondi, Amministratore Delegato di FlixBus Italia – i due autobus dotati di pannelli solari consentiranno un risparmio di carburante del 3-4%, con una conseguente diminuzione giornaliera delle emissioni di CO2  di oltre 15 kg. Se si considera infatti la distanza media di entrambe le linee in partenza da Milano (500 km circa), è possibile prevedere una riduzione di almeno 6 litri al giorno e di oltre 2.000 litri di carburante in un anno. Questi due mezzi si aggiungono agli altri sei autobus FlixBus dotati di pannelli solari, già operativi in Europa di cui tre in Spagna, impiegati nelle tratte internazionali Barcellona-Bordeaux e Barcellona-Nantes, due in Germania, nelle tratte Monaco-Freiburg e Monaco-Milano, e uno nella regione del Benelux, usato nella tratta Parigi-Eindhoven”.

Partono anche in Italia progetti già operativi in altri paesi europei dove si stanno sperimentando autobus interamente elettrici o alimentati a biogas. Anche nel nostro Paese l’obiettivo è rendere la flotta sempre più sostenibile e competitiva come dimostra il progetto “Evadys” (modello IVECO operativo dal 2022 a ridotto impatto ambientale) che consente di ridurre di circa il 17% le emissioni di CO2.

Inoltre, questo progetto si configura come l’ennesima opportunità per riunire i diversi attori della filiera del trasporto collettivo su gomma intorno alla missione, profilata a livello istituzionale, di garantire agli utenti soluzioni di mobilità sempre più sostenibili ed efficienti, grazie al ruolo attivo delle PMI locali nell’innovazione.

Oltre al lancio dei primi autobus italiani con pannelli solari, Flixbus ha presentato il suo primo report volontario di sostenibilità, al fine di monitorare i propri sforzi in modo ancora più efficiente e incrementare ulteriormente il livello di trasparenza nella comunicazione con i suoi stakeholder. Tra i traguardi annunciati dalla compagnia: diventare completamente carbon neutral in Europa entro il 2040 e a livello globale entro i successivi due anni. L’azienda, infine, ha aderito a Science-Based Target initiative (SBTi), un progetto che fornisce alle società uno schema di riferimento per monitorare le proprie attività in termini di emissioni di gas serra e limitandole così come previsto nell’Accordo di Parigi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

E
Redazione EconomyUp
email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 2