I pagamenti digitali viaggiano a bordo della Smart mobility. Pagare trasporti e spostamenti, pedaggi e parcheggi con le carte elettroniche o App dedicate è sempre più frequente e diffuso, non solo per quanto riguarda la sharing mobility – dove questo tipo di pagamento è di fatto richiesto –, ma anche per treni, taxi, autobus a medio e lungo raggio. I pagamenti tradizionali e fisici, in contanti, restano invece ancora prevalenti per la mobilità urbana, come nel caso dei trasporti su autobus locali, metropolitana e tram, dove i Digital payments iniziano a essere utilizzati ma in misura ancora marginale.
La digitalizzazione dei pagamenti per la mobilità
Il trend d’innovazione portato dalla digitalizzazione dei pagamenti per la mobilità è comunque ormai ben avviato, come confermano le analisi di settore e scenario realizzate dagli Osservatori Innovative Payments e Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, sta ora ai vari operatori coinvolti incentivare e promuovere ulteriormente i pagamenti elettronici e cashless nel mondo dei trasporti e della mobilità.
Sul fronte dei pagamenti, “il contante è ancora predominante nella mobilità urbana, ma i pagamenti digitali sono in crescita per treni e autobus di linea”, come rimarca Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, mentre “sempre più consumatori inoltre scelgono carte e wallet per parcheggi e trasporto pubblico locale”.
Viaggi, soste e pedaggi pagati con carte elettroniche e wallet
Se infatti i servizi di Sharing mobility, per le loro caratteristiche, totalizzano un 100% di pagamenti digitali, per quanto riguarda ad esempio gli autobus a medio e lungo raggio aumenta di 12 punti percentuali rispetto al 2019 l’incidenza dell’acquisto di biglietti con carte elettroniche e wallet proprietari degli operatori di trasporto. Anche i canali online diventano più rilevanti, passando dal 54% di incidenza nel 2019 al 64% nel 2022 e recuperando a valore circa l’80% del mercato pre-pandemia.
Nonostante gli strumenti di pagamento elettronici nella mobilità riguardino complessivamente ancora solo una transazione su 10, il digitale sta aumentando la sua incidenza anche nei comparti più tradizionalmente legati al contante: ne è un esempio il mercato del trasporto su taxi, dove la penetrazione delle carte di pagamento nel 2022 ha raggiunto il 27% del totale.
Pagamenti cashless per treni e altri spostamenti
Anche nel mercato del trasporto ferroviario si conferma il ricorso a strumenti elettronici sia per prenotare che per pagare: l’online incide, infatti, sul 59% dei volumi del comparto nel 2022, segnando una crescita di ben 18 punti percentuali sul 2019 pre-pandemia.
“Il pagamento fisico resta prevalente per i servizi di mobilità urbana, come nel caso del trasporto su autobus locali, metropolitana e tram, dove più di 9 transazioni su 10 sono a oggi fatte attraverso i canali più tradizionali”, fa notare Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano: “tuttavia, il digitale sta aumentando la sua incidenza anche nei comparti da sempre legati al contante. Tutto ciò rappresenta un chiaro segnale che testimonia come i consumatori, fra cui turisti e persone che viaggiano per lavoro, siano sempre più propensi a utilizzare strumenti cashless”.