Con e-mobility, o mobilità elettrica, si fa riferimento a tutti i veicoli che utilizzano l’energia elettrica come principale fonte di energia al posto dei tradizionali combustibili fossili.
Il tema della mobilità elettrica rappresenta una delle più grandi sfide del nostro pianeta, sulla quale si stanno concentrando i Governi e le politiche mondiali con l’obiettivo di adottare programmi e misure per ridurre sensibilmente le emissioni di carbonio dei veicoli privati e commerciali al fine di ridurre sensibilmente le emissioni di gas climalteranti nei prossimi anni e di raggiungere, per quanto riguarda l’Europa, la neutralità climatica entro il 2050.
Secondo il Global Electric Vehicle Outlook della Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) nel 2022, il mercato globale delle vendite di auto elettriche ha superato i 10 milioni di veicoli e per il 2023 si stima una crescita del 35%, che potrebbe portare le immatricolazioni globali a quota 14 milioni.
Un mercato che necessita di un nuovo ecosistema.
Quando si parla di elettrico, infatti, il tema delle infrastrutture è sicuramente prioritario perché la presenza di una rete capillare di punti di ricarica è una condizione imprescindibile per la transizione alla mobilità green.
Per quanto riguarda l’Italia, nel 2023, i numeri delle installazioni di punti di ricarica per auto elettriche sono cresciuti notevolmente: secondo i dati del rapporto redatto da Motus-E nei primi tre mesi dell’anno sono stati aperti 4.401 nuovi punti di ricarica. Il totale sale così a 41.173 punti totali, dai 20.757 del 2021, con una crescita in termini percentuali del 98,36%.
Sempre in base ai dati di Motus-E, le auto elettriche pure circolanti in Italia al 31 maggio 2023 sono circa 193.619. Le immatricolazioni full electric registrate nei primi cinque mesi dell’anno sono pari a 26.525 unità, con un incremento del +41,10% rispetto allo stesso periodo del 2022.
I vantaggi dell’e-mobility per aziende e PA
La transizione energetica declinata in tema di mobilità offre alle aziende grandi opportunità. L’elettrificazione del parco auto promette, infatti, un’importante diminuzione del Total Cost of Ownership sia per le ridotte spese di manutenzione dei veicoli, sia per la possibilità di usufruire degli incentivi statali per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici e per l’installazione di colonnine di ricarica.
Inoltre, occorre considerare che i gas nocivi dei veicoli su strada, che sono una delle maggiori fonti emissive di gas serra (GHG) in Europa, contribuiscono alle emissioni Scope 3, dovute all’attività indiretta dell’azienda, considerate le più complesse da ridurre perché non sotto diretto controllo aziendale. Ci sono poi le emissioni Scope 1 che sono invece emissioni GHG dirette provenienti da asset di proprietà dell’azienda o che l’azienda controlla operativamente. Le flotte strumentali sono quindi le prime su cui intervenire per ridurre le proprie emissioni di CO2.
In un ambiente sempre più elettrificato, in cui gli incentivi per le stazioni di ricarica per auto elettriche stanno diventando la norma in quasi tutta Europa, le aziende che vogliono crescere devono cogliere questa opportunità e sviluppare la propria infrastruttura di ricarica per i dipendenti e/o i clienti.
I vantaggi che le imprese possono ottenere con l’installazione di colonnine di ricarica nei propri stalli sono molteplici: si va dall’aumento della brand reputation ambientale, a una gestione meno onerosa e più prevedibile delle proprie flotte, dalla diminuzione dei costi energetici, tramite la ricarica Vehicle-To-Grid (V2G) abbinata all’autoproduzione energetica, alla riduzione del Fringe Benefit, in quanto la tassazione aumenta a seconda della quantità di CO2 emessa dal veicolo aziendale.
Poi, per imprese dotate di parcheggi auto aperti al pubblico, come accade per esempio per la GDO, i vantaggi dell’installazione di colonnine di ricarica deriverebbero anche dall’aumento della sostenibilità percepita dai propri clienti e dall’offerta di un ulteriore servizio a una platea crescente di potenziali fruitori.
Ragionamenti simili valgono anche per la Pubblica Amministrazione: dotandosi di una flotta elettrificata, oltre a trarre un proprio vantaggio dovuto alla riduzione dei costi energetici, potrebbe risultare più sostenibile agli occhi dei propri cittadini. Consapevole del fatto che la diffusione dell’auto elettrica va di pari passo con quella dei punti di ricarica, la PA potrebbe contribuire a fornire un’offerta di ricarica più estesa sul territorio, migliorando sia il gradimento di cittadini e turisti, sia la propria immagine, ferma restando la possibilità di stabilizzare la rete con la ricarica V2G e ottenere apprezzabili risparmi economici.
Se infatti, si dispone di colonnine/veicoli compatibili con il V2G, la tecnologia che consente alla flotta di comportarsi come uno storage, accumulando energia nei pacchi batteria della vettura quando viene prodotta in eccesso e cedendo quella immagazzinata alla rete elettrica nei momenti di picco dei consumi, si ottiene una ulteriore riduzione dei costi.
Soluzioni integrate per aziende e Pa
Perché le colonnine di ricarica possano essere installate in maniera efficace, è necessario uno studio finalizzato al corretto dimensionamento degli impianti e all’implementazione di una piattaforma di controllo e amministrazione per la gestione degli stessi.
Edison Next è al fianco delle aziende e della PA per supportare e per accompagnare la trasformazione in elettrico delle flotte, per realizzare e gestire le infrastrutture di ricarica, anche facendosi carico dell’investimento, alimentandole con energia certificata 100% rinnovabile.
“Con i nostri servizi, siamo in grado di gestire l’infrastruttura necessaria per l’elettrificazione delle flotte di ogni tipo di realtà, dai player della logistica alle grandi aziende, dalle piccole e medie imprese fino alla PA, includendo la progettazione, la fornitura e l’installazione dell’infrastruttura di ricarica più adatta ai bisogni del cliente ed eventualmente di un impianto fotovoltaico associato per l’autoproduzione di energia verde”, afferma Marco Carvelli, Head of E-mobility di Edison Next.
Grazie alla formula “chiavi in mano”, Edison Next provvede a dimensionare correttamente, fornire, installare e gestire l’infrastruttura. “Sviluppiamo e realizziamo infrastrutture di ricarica integrando gli asset dell’azienda e adottando le migliori tecnologie in modo indipendente a seconda del tipo di utilizzo e della necessità dell’azienda: dagli Hub Super-Fast Charging, i punti di ricarica DC ad altissima potenza (150-350 kW), ai Charger aziendali, i punti di ricarica AC/DC su suolo privato per ricaricare le flotte dei dipendenti e/o della logistica (11–100 kW)”, spiega Carvelli.
I servizi di Edison Next possono essere anche di tipo CPO – Charge Point Operator (ad investimento Edison Next), Partenariato Pubblico Privato PPP in project financing o gestione di asset del cliente in outsourcing.
“Le nostre soluzioni sono sempre studiate su misura per il cliente e prevedono anche la scelta fra alimentazione elettrica, a biometano o a idrogeno, in un quadro di sostenibilità a 360°, la manutenzione e gli strumenti di amministrazione, cruciali per i fleet & mobility manager, le figure incaricate della gestione delle flotte aziendali, che necessitano dei dati, comprese le emissioni di CO2 equivalente risparmiate grazie alle colonnine di ricarica, per l’ottimizzazione dei costi e per rendere la flotta più sostenibile”, conclude Carvelli.
Partecipa al Webinar sull’e-mobility di Edison Next in collaborazione con EconomyUP: E-Mobility, il futuro delle infrastrutture di ricarica.
(Questo articolo è realizzato in collaborazione con Edison Next)