mobilità aerea avanzata

Droni per il trasporto di materiale sanitario sensibile: un progetto innovativo



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Il progetto CRAWFORD, che ha ottenuto un finanziamento dal bando “Accordi per l’Innovazione”, prevede l’uso di droni autonomi per consegnare materiale medico. Grazie all’IA e a stazioni di ricarica intermedie, i droni potranno trasportare organi, sangue, farmaci e vaccini su lunghe distanze, riducendo tempi e costi di consegna

Pubblicato il 18 set 2024

Fabio Pasquazi

Amministratore ICTLAB PA



Droni per trasporto materiale sanitario
Droni per trasporto materiale sanitario

Dopo aver superato con successo la lunga fase di valutazione prevista dal bando “Accordi per l’Innovazione”, il progetto CRAWFORD (advanCed seRvices And netWorks FOr aiR Drone transport) ha finalmente ottenuto il finanziamento richiesto.

La soluzione prevede la realizzazione di un ecosistema di soluzioni mobili (droni) dotate di Intelligenza Artificiale (IA) in grado di viaggiare in autonomia con l’obiettivo di consegnare organi umani, sacche di sangue per trasfusioni, vaccini, farmaci o materiale di soccorso medico in maniera veloce, per tragitti medio-lunghi, compatibilmente con vincoli operativi legati al volo e alla ricarica delle batterie di cui sono dotati.

Al progetto CRAWFORD partecipa un raggruppamento formato da Wakala s.r.l. (in qualità di capofila), Consoft Informatica s.r.l.. l’Università del Salento e l’Università della Calabria.

Cosa fa Wakala

Wakala opera dal 2014 nell’ambito dell’Information & Communication Technology offrendo ai propri clienti competenze e affidabilità su soluzioni digitali tecnologicamente avanzate in ambito Mobile, Web, Business Intelligence, Smart Tv, Back-end, Smart Wearable e Artificial Intelligence. La società ha sedi in Italia (Roma, Milano e Torino) e in Spagna (Alicante).

Cosa fa Consoft Informatica

Consoft Informatica è una società di consulenza informatica che supporta e accompagna i propri clienti nel loro percorso di Digital Transformation utilizzando piattaforme tecnologiche leader di mercato, applicativi custom e servizi professionali di qualità.

Cosa fa Università del Salento

Università del Salento offre percorsi accademici di laurea triennale e magistrale e di dottorato in diversi settori, alcuni dei quali altamente specialistici e fortemente agganciati al mondo della ricerca applicata e industriale. Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, contribuisce allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio in cui opera.

Cosa fa Università della Calabria

Università della Calabria istituita nel 1968, è una istituzione accademica che si è sviluppata nel corso degli anni intorno all’idea di Campus Universitario. Ad oggi offre corsi di laurea tradizionali e innovativi ed è coinvolta in numerosi progetti di ricerca industriale, in ambito nazionale e internazionale. Ha l’obiettivo di radicare nel territorio una risorsa strategica per lo sviluppo della Regione, capace di creare prospettive di crescita culturale sociale ed economica per i propri studenti e per le loro famiglie.

Cosa fa ICT LAB PA

ICT LAB PA (gruppo Digital 360) ha contribuito fattivamente all’ottenimento del finanziamento collaborando con l’intero partenariato nell’elaborazione della proposta. Attualmente è impegnata nella fase realizzativa.

In cosa consiste il progetto CRAWFORD

Il progetto CRAWFORD consiste nella realizzazione di un ecosistema di droni autosufficienti ed energeticamente efficienti, in grado di consegnare farmaci, materiale di soccorso medico-sanitario, sacche di sangue per trasfusioni, vaccini e organi umani.

Il servizio offerto con il progetto CRAWFORD prevede l’utilizzo di droni in grado di garantire le seguenti funzioni avanzate:

  • viaggiare in autonomia su un percorso pre-assegnato, che può essere aggiornato in tempo reale sulla base di eventi non previsti;
  • evitare eventuali ostacoli in volo grazie ad una fotocamera ad alta definizione e ad un sistema basato su Intelligenza Artificiale appositamente sviluppato;
  • muoversi in sicurezza non arrecando danni alle cose o alle persone in seguito ad eventuali malfunzionamenti critici dell’hardware;
  • trasportare materiale che richieda specifiche temperature per la conservazione;
  • ricaricare automaticamente la batteria durante il viaggio, tramite un sistema di stazioni di ricarica collocate lungo il percorso, per consentire di percorrere tratte medio-lunghe;
  • fornire costantemente informazioni sullo stato dei dispositivi (percentuale di carica della batteria, autonomia di volo, stato dell’hardware) e sul loro posizionamento;
  • scegliere il percorso migliore tenendo conto di una serie di fattori critici: assenza di strade e centri abitati, distanza, presenza di stazioni di ricarica e scambio lungo il tragitto.

Scarsità di mezzi d’emergenza: numeri e dimensioni del problema

La Regione Lazio (fonte: La Repubblica) dispone di circa 220 autoambulanze di cui un centinaio private. Tra queste ci sono le ambulanze definite “spot”, ovvero auto private chiamate occasionalmente, per coprire gli imprevisti con un costo di 5 milioni l’anno.

Se trasferiamo queste cifre a livello nazionale possiamo stimare la presenza di oltre 3.000 ambulanze ed un costo annuo per i soli interventi “spot” di 70 milioni.

Si tratta di un sistema complesso in cui, vista la scarsità dei mezzi a disposizione, spesso si è costretti ad utilizzare autoambulanze al di fuori del proprio raggio di azione con il rischio di non arrivare in tempo a destinazione.

I problemi legati al traffico complicano enormemente questo tipo di interventi e, per sopperire a questo tipo di problematiche, si è ricorsi all’utilizzo di elicotteri con costi elevatissimi.

Il cosiddetto elisoccorso può essere ovviamente pensato solo per situazioni estreme dove non è possibile intervenire con i mezzi normali (es. montagne o zone non raggiungibili in genere).

La piattaforma CRAWFORD può pertanto costituire una valida soluzione a questo tipo di problematiche con costi infinitamente più contenuti.

Obiettivi del progetto CRAWFORD

Uno dei problemi più importanti che si riscontrano nel trasporto tramite droni è rappresentato dalla scarsa autonomia di cui essi sono dotati. Il trasporto di materiale medico, in particolare, richiede apparecchiature di un certo peso, che richiedono un consumo di energia significativo durante il trasporto. Per avere un’adeguata autonomia nell’effettuare trasporti di lunga gittata occorre pertanto equipaggiare il drone con un consistente parco batterie e ciò comporta un aumento sensibile dei costi e notevoli criticità progettuali per mantenere il peso entro limiti prestabiliti dalle normative per il sorvolo di aree abitate.

Il presente progetto ha invece l’obiettivo di proporre un paradigma operativo non convenzionale: oltre all’utilizzo di batterie estremamente performanti dal basso peso, è previsto l’inserimento di stazioni di ricarica intermedie che mettono a disposizione batterie sempre cariche, pronte per la sostituzione.

Gli obiettivi concreti e specifici che il progetto intende perseguire sono la disponibilità di una piattaforma in grado di:

  • Ridurre significativamente i tempi di trasporto, garantendo l’integrità delle merci trasportate;
  • Garantire tempi di consegna sicuri indipendentemente dalle condizioni del traffico cittadino;
  • Ridurre i costi di consegna e migliorare il servizio di assistenza al cittadino/paziente;
  • Trasportare merci, molto delicate, sul lungo raggio, garantendo un trasporto “point to point”.

Mercato di riferimento e possibili clienti

È prevista una crescita significativa nei prossimi anni per il mercato dei droni per la consegna di materiale medico sensibile.

Un’analisi di Frost & Sullivan ha stimato che il mercato globale dei droni per la consegna medica potrebbe raggiungere i 400 milioni di dollari entro il 2025.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del mercato dei droni per la consegna medica è previsto intorno al 24-25% nel periodo 2020-2025, secondo diverse analisi.

In considerazione delle notevoli opportunità presenti, il partenariato intende posizionarsi in modo forte sul mercato del trasporto di materiale medico sensibile e indirizzare alcuni clienti chiave:

  • strutture ospedaliere interessate ad avere in modo efficiente e tempestivo un servizio di trasporto “end-to-end” di questo tipo di materiale;
  • medici e farmacie potranno, in prospettiva, fornire servizi più adeguati alle necessità dei propri pazienti;
  • addetti al trasporto merci che potranno verificare la possibilità di utilizzare la soluzione anche in altri contesti applicativi.

Entità dell’investimento e elementi di innovatività

L’investimento totale che è stato approvato per il progetto CRAWFORD è pari a quasi 6 milioni di mila euro con un contributo in conto capitale di circa 2,8 milioni di euro e un finanziamento agevolato di circa 1,2 milioni di euro.

L’investimento è atto a coprire le spese del personale interno, strumenti e attrezzature, le consulenze e i servizi, nonché le spese generali calcolate in modo forfettario.

Il progetto, come visto, realizza una nuova soluzione destinata ad apportare un miglioramento significativo nel settore dell’assistenza medica. A beneficiare di questa innovazione saranno infatti principalmente i cittadini/pazienti, che potranno godere di un servizio sanitario più efficiente e reattivo a costi contenuti.

Attualmente non esistono sul mercato soluzioni paragonabili in quanto il trasporto di queste tipologie di medicinali e organi richiede l’utilizzo di mezzi di trasporto tradizionali.

Le soluzioni avanzate di “Advanced Air Mobility” attualmente disponibili sono limitate da due fattori:

  • non riescono a percorrere distanze troppo elevate e possono essere tipicamente utilizzate per il cosiddetto “ultimo miglio”;
  • riescono a percorrere distanze più lunghe ma utilizzando droni più pesanti e costosi.

La soluzione che si intende sviluppare presuppone l’utilizzo di droni elettrici medio-piccoli, realizzati a costi contenuti ed in grado di coprire percorsi di qualsiasi lunghezza. Tramite l’introduzione di stazioni automatiche di ricarica lungo il percorso viene completamente modificato il paradigma attuale di riferimento di questo tipo di servizi aprendo notevoli possibilità di sviluppo.

Il trasporto di medicinali ed organi verso punti molto distanti rende pertanto possibili interventi medico/chirurgici attualmente impossibili. L’eliminazione del trasporto a terra minimizza inoltre il rischio di incidenti migliorando la sicurezza sul lavoro e garantendo l’integrità del trasporto.

CRAWFORD: parola ai protagonisti

Il progetto CRAWFORD mette a disposizione un innovativo strumento per rendere più efficace e meno costoso il trasporto di materiale medico sensibile tramite droni.

La soluzione contiene elementi di assoluta innovazione dal punto di vista del processo di consegna. L’introduzione di punti di ricarica completamente automatizzati costituisce attualmente una novità assoluta sul mercato. L’automazione dell’intero processo di trasporto migliora la qualità del servizio e ne allarga le possibilità di utilizzo.

Abbiamo rivolto alcune domande ai principali attori del progetto per cercare di capire meglio cosa si aspettano da un investimento così importante per loro.

Alla domanda di quali fossero le principali aspettative dalla positiva conclusione del progetto, Emanuele Cordaro, Founder e CEO di Wakala nonché capofila del progetto, ha così risposto: “L’obiettivo sfidante della Piattaforma CRAWFORD è la creazione di una nuova interessante opportunità di business. L’attività commerciale si concentrerà nella prima fase sul settore ospedaliero promuovendo il trasporto di farmaci e organi umani che richiedono la conservazione a determinate temperature. Successivamente ci rivolgeremo alle farmacie ed agli ambulatori. In una fase più avanzata si potrà pensare di indirizzare il trasporto di merci sensibili coinvolgendo ad esempio il settore alimentare o della Protezione Civile.”.

Con riferimento agli interessi connessi al progetto da parte di Consoft Informatica l’ing. Simone Campofranco (Managing Director della società) ci ha detto: “Il nostro obiettivo principale è rafforzare la partnership con Wakala per indirizzare insieme questa nuova linea di business da cui ci aspettiamo importanti risultati. Pensiamo anche che il progetto creerà delle interessanti opportunità di crescita professionali per i nostri collaboratori”.

Per quanto riguarda invece il ruolo svolto nel progetto dalle Università, il prof. Giulio Avanzini, dell’Università del Salento ha sottolineato come “l’Università del Salento metterà a disposizione del consorzio le sue competenze nell’ottimizzazione tanto della configurazione dei droni, quanto nella definizione delle traiettorie che massimizzano il payoff della rete di distribuzione. In particolare, il gruppo di ricerca studierà le configurazioni più promettenti dei veicoli per la tipologia di missione, in funzione dei vincoli operativi identificati nell’ambito delle attività di pianificazione automatica delle missioni.

Il prof. Demetrio Laganà ha infine così specificato il coinvolgimento dell’Università della Calabria nel progetto: “L’Università della Calabria, forte di esperienze di ricerca nel campo dell’ottimizzazione combinatoria applicata alla logistica distributiva, nel settore dell’elettronica e della meccanica applicata a sistemi complessi, quali quelli rappresentati dai droni di ultima generazione, intende fornire un contributo significativo al progetto dal punto della ricerca scientifica applicata a contesti reali, quali quello simulato nel progetto CRAWFORD. Nello specifico, il contributo consisterà nello studio di modelli di reti logistiche per l’operatività dei droni in contesti urbani, nella progettazione delle stazioni di ricarica e di consegna dal punto di vista elettronico e meccanico”.


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