Digital Cities e smart mobility, 5 scaleup europee da tenere d’occhio

Dall’app per pagare il parcheggio di una società inglese alle soluzioni per l’auto autonoma provenienti dalla Germania, sono varie le soluzioni proposte dalle startup europee “cresciute” per portare l’innovazione digitale nelle città e nel modo di spostarsi dei cittadini. Vediamone alcune

Pubblicato il 15 Nov 2018

Smart mobility e automotive

La smart mobility è un’opportunità non solo per cittadini e aziende, ma anche per le startup innovative. Il nuovo modo di interpretare e declinare la mobilità urbana è composto da una serie di elementi: la tecnologia, le infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli), le soluzioni per la mobilità (tra cui i modelli di new mobility o mobility on demand, quali car sharing, bike sharing ecc. ecc.) e le persone. La smart mobility è tuttora terreno di studio e sperimentazioni. Per questo le startup innovative possono offrire alle aziende soluzioni e tecnologie utili alla mobilità del futuro, dai sensori alla raccolta dati.

Ecco 5 esempi di scaleup europee (startup che attraversano una fase di crescita per dimensioni, fatturato e investimenti) che stanno portando avanti progetti in ambito smart mobility e Digital Cities. Sono arrivate finaliste all’EIT Digital Challenge, contest europeo per premiare le migliori realtà imprenditoriali innovative del continente, e ora contano di attirare l’attenzione di investitori e imprese. Vediamo cosa stanno facendo per portare l’innovazione nella mobilità.

1. TOPOSENS, IL SENSORE CHE IMITA I PIPISTRELLI

Fondata nel 2015 a Monaco (Germania), Toposens punta a rimpiazzare i sensori di parcheggio o i sensori all’interno degli edifici con ultrasuoni in 3D. Questi sensori, basati su hardware e algoritmi brevettati e di proprietà, sono convenienti, robusti e consumano meno energia. Si ispirano alla ecolocalizzazione, chiamata anche biosonar, ovvero il sonar biologico usato da alcuni mammiferi quali pipistrelli (sebbene non da tutti), delfini ed altri . Gli animali ecolocalizzatori emettono suoni nell’ambiente e ascoltano gli echi che rimbalzano da diversi oggetti per localizzare, identificare e stimare la distanza degli oggetti. Similmente i sensori di Toposens sono usati per individuare gli oggetti in 3D in tempo reale. Sono utilizzabili per l’auto a guida autonoma ma anche per gli smart building. Il suo fondatore, Tobias Bahnemann, ha dato vita alla sua prima società di e-commerce a soli 19 anni, per poi studiare business administration e lavorare per alcune startup a Berlino.

2. APPYPARKING, LA SCALEUP CHE VUOLE TRASFORMARE LA PARKING INDUSTRY

AppyParking, società fondata a Londra nel 2013 da Dan Hubert, ha sviluppato una piattaforma di mobilità data driven per trasformare il marciapiede in una commodity. Analytics in tempo reale contribuiscono a monitorare da un sistema centralizzato l’occupazione dei parcheggi su strada. In base a una tecnologia per la quale è stata fatta richiesta di brevetto, AppyParking può consentire in un click la conferma di pagamento del parcheggio e la fine automatica della sessione. La scaleup può lavorare con qualsiasi produttore di hardware per offrire la migliore soluzione per aziende diverse.

3. CARGONEXX, PER UN USO “RAZIONALE” DEI FURGONI

Cargonexx è una società di Amburgo (Germania), co-fondata nel 2015 da Rolf-Dieter Lafrenz, che offre un sistema di deep learning per razionalizzare la programmazione di utilizzo dei furgoni. La rete di trasporto intelligente della scaleup è in grado di valutare una varietà di dati da fonti differenti come il carico di un trasporto o i dati di traffico, e utilizza i più recenti modelli predittivi basati su algoritmi self-learning, cioè in grado di apprendere da soli. Il metodo statistico, che è estremamente complesso, analizza i fattori che influenzano il prezzo e stima i prezzi di mercato per futuri viaggi. Con un click chi deve inviare un carico può assegnarlo a prezzi di mercato e qualità affidabile. I carriers, d’altro lato, ricevono in automatico i matching e possono accedere a pagamenti veloci.

4. UNDERSTAND.AI, UN PASSO AVANTI PER L’AUTO A GUIDA AUTONOMA

Tedesca di Karlsruhe, Understand.ai è impegnata nel rendere più sicura la guida autonoma. Ha sviluppato un algoritmo machine learning che accelera la produzione dei dati di validazione e del training necessario per l’autonomous driving. Understand.ai contribuisce a annotare in modo accurato e veloce milioni di immagini, perciò contribuisce a rendere sempre più reale la prospettiva di avere un’automobile che si guida del tutto da sola.

5. LA MISSIONE DI BLICKFELD: FARE DELL’AUTONOMOUS CAR UN PRODOTTO DI MASSA

Blickfeld è un’altra startup tedesca che lavora sulle auto a guida autonoma attraverso un device che è come un radar e riconosce in automatico la distanza tra una macchina e l’altra. “La distance range technology è stata approvata una quindicina di anni fa – dice il founder Florian Petit –ed è usata, per esempio, da Waymo, ma noi la vogliamo in tutte le strade e in tutte le macchine. Perciò abbiamo reinventato un elemento di radar, che si chiama lidar, laser based detection, e lo abbiamo brevettato. In realtà abbiamo fatto richiesta per una trentina di brevetti, alcuni già approvati. Quello a cui puntiamo è fornire questa tecnologia come prodotto di massa ma allo stesso tempo di qualità. Attualmente stiamo lavorando con sei clienti, i principali player dell’automotive in Europa”.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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