MOBILITY& FOOD

Dall’energia al “mobility hub”: perché Eni Sustainable Mobility entra nel mondo della ristorazione

Così Eni, attraverso Enilive (Eni Sustainable Mobility), società impegnata anche nelle soluzioni di mobilità smart, ha avviato il progetto ALT Stazione del Gusto. Obiettivo: creare un mobility hub nelle stazioni di rifornimento, che offra una serie di servizi tra cui la ristorazione

Pubblicato il 23 Ott 2023

Eni e la mobilità

Trasformare la sosta per il rifornimento da necessità a un’esperienza piacevole, grazie alla possibilità di usufruire di tanti servizi, tra cui la ristorazione, è l’obiettivo del progetto ALT Stazione del Gusto di Enilive, nuovo brand di Eni Sustainable Mobility incentrato sulla mobilità.

Il progetto si inserisce nel percorso di innovazione dell’offerta della rete di stazioni di servizio di Enilive – sono oltre 5.000 in Europa, di cui oltre 4.000 in Italia – e ha preso via con l’apertura, lo scorso 20 settembre, del primo ristorante in partnership con l’accademia dello chef stellato Niko Romito, situato in viale America, a Roma.

Cos’è Enilive

Enilive (Eni Sustainable Mobility) è la società impegnata nelle attività di bioraffinazione, nella produzione di biometano, nelle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e nella commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, anche attraverso le oltre 5.000 Enilive Station in Europa. L’ampia offerta di prodotti, tra cui i carburanti di natura biogenica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), il bio-GPL e il biometano, nonché l’idrogeno e l’elettrico, oltre ad altri prodotti come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili, è realizzata in diversi impianti. Fra questi, le bioraffinerie di Venezia e di Gela, la bioraffineria St. Bernard Renewables LLC (joint venture partecipata al 50%) in Louisiana (Stati Uniti d’America), 22 impianti per la produzione di biometano in Italia, oltre ai nuovi progetti, attualmente in fase di valutazione, per due nuove bioraffinerie a Livorno e a Pengerang (Malesia). La società è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale.

Come una società dell’energia si lancia nella mobilità: Eni Sustainable Mobility

Un nuovo modo di vivere la mobilità, l’innovazione dell’offerta di Enilive

L’investimento nel progetto ALT Stazione del Gusto si inserisce nella strategia dell’azienda di consolidare la posizione di Enilive nel settore del food (segmento caffetteria), continuando ad arricchire i servizi offerti presso le Enilive Station.

“Le Enilive Station oggi sono ‘mobility hub’ in grado di fornire ai clienti tutti i vettori energetici disponibili (tra cui il biocarburante HVOlution, l’elettrico e il biometano) e di soddisfare sempre più le esigenze delle persone in movimento. La sosta per il rifornimento, tradizionale o elettrico, si può quindi trasformare da necessaria a utile, grazie alla possibilità di usufruire di tanti servizi, tra cui la ristorazione”, spiega Giovanni Maffei, direttore commerciale di Eni Sustainable Mobility.

“Enilive è già uno dei principali player nel settore del food (segmento caffetteria) con 600 Eni Cafè all’interno delle stazioni di servizio: si tratta della più grande catena di bar in Italia. ALT Stazione del Gusto consolida il ruolo di player di mercato anche nella ristorazione collettiva con un’offerta gastronomica cui sono applicate la creatività e la tecnica di Niko Romito, chef con tre stelle Michelin, che per il format ALT Stazione del Gusto ha creato un menu che si declina dalla colazione alla cena, in una serie di proposte da gustare seduti al tavolo o da asporto”, aggiunge.

Eni, mobilità e ristorazione: la collaborazione con lo chef stellato Niko Romito

Una collaborazione che nasce da un primo contatto avvenuto nel 2021, quando lo chef Romito apre il suo secondo ristorante ALT – dopo il primo a Castel di Sangro – a Montesilvano (Pescara), proprio in una stazione di servizio Enilive.

“Da questo primo contatto è nato il progetto di collaborazione di ampio respiro tra Enilive e Accademia Niko Romito: si basa su valori condivisi come la costante ricerca, l’innovazione e l’attenzione nei confronti del cliente”.

Una condivisione di valori che ha portato all’apertura del primo ristorante in un punto vendita storico: nella stazione di viale America, a Roma, parte della rete Eni dagli anni Sessanta. Una stazione che si è evoluta nel tempo, come riflesso dei cambiamenti che hanno interessato la mobilità e che l’azienda sta traghettando.

“Oggi è qui disponibile un’area dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici, e lo spazio che in precedenza era occupato dalla pensilina e dagli erogatori dei carburanti è stato trasformato in un’ampia e comoda area di sosta per i clienti del nuovo ristorante, anche con stalli dedicati al car sharing Enjoy”, spiega Maffei.

Quello di ALT Stazione del gusto è quindi un progetto che guarda al futuro, ma con radici nel passato che affondano nella storia degli stakeholder coinvolti. Nel format ALT Stazione del Gusto si combina infatti la storia personale dello chef e la visione futura (e condivisa) del progetto con Enilive. Lo chef, infatti, ha spiegato che la scelta del nome è un omaggio a suo padre, proprietario di un ristorante situato sulla strada, che aveva deciso di comunicare ai suoi clienti la scelta di iniziare a servire anche la colazione con un cartello che riportava la scritta “Alt, prime colazioni”.

Eni e la mobilità: le prospettive future

Nonostante il punto ristorazione sia attivo solo da qualche settimana, la risposta che l’azienda sta ricevendo dalla cittadinanza è quella di un forte interesse.

“In questi primi giorni di apertura, ALT Stazione del Gusto ha avuto un riscontro molto positivo, diventando un luogo di destinazione anche durante il weekend per centinaia di persone”, commenta Maffei.

L’apertura del ristorante di viale America, a Roma, è la prima di una serie. Il piano prevede una crescita graduale per arrivare nel quadriennio a cento ristoranti in Italia ed Europa, a cominciare dalle principali città italiane ed europee in cui la rete delle stazioni Eni è presente.

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Michelle Crisantemi
Michelle Crisantemi

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